LA RECENSIONE DELLA VERGOGNA - UN CLIENTE DI UN VILLAGGIO TURISTICO PUBBLICA SU TRIPADVISOR UN POST IN CUI SI LAMENTA DELLA “MIRIADE DI RAGAZZI DISABILI” CHE HA TROVATO, E CHE PER I SUOI FIGLI “VEDERE PERSONE CHE SOFFRONO SU UNA CARROZZINA NON E’ UN BELLO SPETTACOLO”

Condividi questo articolo


Eleonora Giovinazzo per “Repubblica.it

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

“Bastava che la direzione mi avvisava e avrei spostato la vacanza in altra data”. Così, lo scorso primo giugno, l’autore della recensione su Tripadvisor dal titolo “Il pacco è servito” rimproverava la struttura ricettiva Villaggio il Lido d’Abruzzo di non aver avuto premura nei suoi confronti. La direzione, secondo l’insoddisfatto e anonimo cliente che si è firmato “cico33”, aveva commesso l’imperdonabile “errore” di non averlo messo al corrente che, nella stessa settimana, i suoi figli avrebbero dovuto condividere la location con “una miriade di ragazzi disabili”.

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO RECENSIONE VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO RECENSIONE

Troppo dolore da sopportare per i loro giovani occhi. Questo ha spinto cico33 a scrivere una recensione che gli si è ritorta contro come un boomerang, nonostante lo staff della struttura sia l'unico a poter avere un’idea della sua identità. Trova disabili nel villaggio vacanze, la recensione: “Non è un bello spettacolo".

           

La recensione è stata pubblicata su Facebook dalla giornalista Selvaggia Lucarelli. Dalla bacheca della blogger si è diffusa l’indignazione degli altri utenti, che hanno condiviso lo sdegno. La scorsa notte la recensione è stata cancellata. Eppure, i responsabili del Rotary Campus Abruzzo e Molise, che ogni anno organizzano la vacanza per i disabili e le rispettive famiglie, l'avevano segnalata già lo scorso 2 giugno. Non avendo la stessa risonanza mediatica della Lucarelli, hanno però dovuto sorvolare, protestando solo sulla propria bacheca Facebook.

 

“Sono attualmente nella struttura e volevo dire alla direzione di questa struttura che nella vita bisogna essere leali - esordisce l’autore della recensione - Spiego... Ho prenotato questo viaggio per far divertire soprattutto i miei figli. Siamo arrivati e nel villaggio era presente una miriade di ragazzi disabili. Premetto non per discriminare ci mancherebbe sono persone che purtroppo la vita gli ha reso grandi sofferenze ma vi posso assicurare che per i miei figli non è un bello spettacolo vedere dalla mattina alla sera persone che soffrono su una carrozzina.

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

 

Bastava che la direzione mi avvisava e avrei spostato la vacanza in altra data. Sto valutando o meno di intraprendere una via legale per eventuali risarcimenti. Grazie di tutto”. L’egoismo e la mancanza di sensibilità dell’autore della recensione hanno scatenato la solidarietà del web verso la struttura e verso gli organizzatori del campus.

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

 

“Il comportamento di questa persona è inqualificabile - ha commentato Peppino Terenzio, uno degli organizzatori storici del Rotary Campus - Il campus che noi organizziamo, di cui nel 2017 ricorrerà il trentennale, negli anni è totalmente cambiato. Dall’andare a scovare i disabili col lanternino tra Umbria, Marche, Abruzzo e Molise, spronando i genitori a partecipare, siamo arrivati a un gruppo di 400 persone nel 2016 (delle quali circa 280 disabili, una quarantina dei quali su sedia a rotelle).

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

Trent’anni fa portare in giro un disabile era un’impresa, ora i tempi sono cambiati. Le prime volte siamo andati nei villaggi con le tende e le roulotte donate dalla protezione civile. Dalle 15 persone che hanno partecipato al campus nel 1988 siamo arrivati alle 400 di oggi. Purtroppo siamo vaccinati anche a persone come l’autore della recensione”.

 

Amore, forza, sacrificio: alcune delle parole più belle che legano i disabili e le loro famiglie

Condividi   È chiaro che l’attività dell’organizzazione non si limiti al campus estivo. “Tutto l’anno cerchiamo di smuovere le coscienze con i nostri eventi. Durante la settimana in questione, dal 28 maggio al 4 giugno, abbiamo portato al villaggio i bambini che hanno partecipato a un concorso di poesia e hanno passato una giornata insieme ai disabili. La mia risposta a quella recensione è semplice: la prossima volta che prenotiamo vorremmo sapere dalla struttura se verranno persone come l’autore della recensione.

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

Così potremo cambiare date o luogo. Accanto allo slogan Tutti Insieme/Nessuno Escluso, abbiamo fatto nostra la frase che ci disse un ragazzo disabile che aveva partecipato al campus nello scorso anno, ovvero che il Rotary Campus è un posto dove chi è disabile non è disabile. È diventato il nostro motto”. 

 

Accanto a fatti riprovevoli come la recensione negativa, ci sono fortunatamente esempi positivi, come quello di alcune famiglie di Bergamo che, per caso, capitarono nella struttura abruzzese durante la stessa settimana del campus e che avevano un parente sulla sedia a rotelle.

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

“Quest’anno hanno prenotato per scelta nella stessa settimana in cui siamo andati noi”, racconta Terenzio. “Io che vivo a 360 gradi la disabilità so che è importante che i bambini non vivano queste differenze - conclude l’organizzatore - Mia figlia, che non è disabile, e che ha partecipato insieme a me ai campus dall’età di 4 anni, si sta preparando per il test del corso di laurea in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva. Questo la dice lunga su cosa significhi”.

 

Sulla questione è intervenuto anche Iacopo Melio, noto sui social per la sua campagna #voglioprendereiltreno. La sua omonima onlus ha realizzato una maglietta con stampate le parole “Keep calm e io in vacanza ci vado. #testaApinolo”.

 

VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO VILLAGGIO LIDO DI ABRUZZO

“Cosa ci insegna la 'brutta storia' della recensione negativa verso il gruppo di disabili in vacanza? - scrive Melio sulla sua pagina Facebook - Che non esiste un problema tanto grande da non poter essere trasformato in opportunità! Ecco qui una nuova maglietta a sostegno della nostra Onlus Vorreiprendereiltreno. Il ricavato, come sempre, andrà a sostenere i nostri progetti di sensibilizzazione e di abbattimento delle barriere, non solo architettoniche ma anche culturali e sociali”.

 

PEPPINO TERENZIO PEPPINO TERENZIO

Insieme ai tanti utenti del web rimasti disgustati dalla recensione, ci sono i genitori dei ragazzi che hanno partecipato al campus, come Gabriella Labate, mamma di due figli disabili di 7 e 13 anni. “Quella persona dovrebbe vergognarsi - commenta Labate - Si dovrebbe mettere nei panni di noi genitori e dei nostri figli. Come si sarebbe sentito nel leggere le sue parole? Chiamano i nostri figli diversamente abili, ma ignorano quanto posseggano un’abilità che hanno probabilmente solo loro: sanno far sentire il calore dell’accoglienza e dell’amore. Quel signore avrebbe potuto prendere questa vacanza con noi come un’esperienza di crescita - aggiunge - Ho sempre pensato che questi ragazzi non arrivino nelle nostre famiglie per caso. I miei figli mi hanno dato un grande dono: quello di interpretare la vita per quello che è, vederne l’essenza, i valori. Amo la vita e quando mi dicono che sono sfortunata perdo le staffe”.

Selvaggia Lucarelli Selvaggia Lucarelli

 

Tra le persone che hanno accolto con rammarico la recensione di cico33 c’è anche l’amministratore del Villaggio Il Lido d’Abruzzo, Bruno Ciutti. “Non abbiamo bisogno di pubblicità - specifica il titolare - Abbiamo sempre ospitato tutti nella nostra struttura e continueremo a farlo. Avevamo chiesto a TripAdvisor di rimuovere quella recensione, ma non abbiamo avuto riscontri. Invito l’autore a tornare qui, in forma anonima, chiedere scusa ai disabili e alle loro famiglie. Sono disposto ad offrirgli gratuitamente una settimana di vacanza. Ho un’idea su chi possa essere questa persona ma, dato che non ho alcuna certezza, non intendo sbilanciarmi”.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…