SESSO IN CATTEDRA - VOTI ALTI IN CAMBIO DI UNA CIULATINA ALLA FINE DELLE LEZIONI: ARRESTATO PROFESSORE A CAGLIARI - ALLE ALLIEVE SCATTAVA FOTO OSÈ E INVIAVA SMS OSCENI, A UNA REGALÒ UN PAIO DI MANETTE - L’UOMO FERMATO A CASA DELLA FIDANZATA: “ORA DIVENTERÒ UNA STAR” -

Per aver costretto una decina di ragazze a fare sesso con lui, un insegnante di matematica è agli arresti domiciliari: 11 capi d’imputazione tra cui concussione e violenza sessuale - Per non essere sorpreso dai colleghi a fare sesso in aula metteva una ragazza fuori dalla porta a fare da palo - Il gip: “È una persona fuori controllo”...

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Alberto Pinna per “il Corriere della Sera

 

Voti alti e promozione assicurata alle alunne che accettavano di far sesso; una sfilza di 2 sul registro a chi rifiutava. Marcello Melis, insegnante di matematica e fisica, per anni ha ricattato le studentesse dell’istituto magistrale Eleonora d’Arborea. «Così non va, ti faccio ripetizioni, vieni a fare i corsi di recupero serali, diventerai bravissima».

 

PROFESSORE CAGLIARI MARCELLO MELIS 2 PROFESSORE CAGLIARI MARCELLO MELIS 2

Per aver costretto una decina di ragazze fra i 16 e i 18 anni a fare sesso con lui, Melis, 47 anni, è agli arresti domiciliari: concussione e violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, 11 capi d’imputazione. Almeno altre 10 allieve hanno accettato, consenzienti, di avere rapporti in cambio di pagelle generose.
 

E proprio un litigio nei corridoi fra due allieve «gelose», che si contendevano le attenzioni del professore ha confermato mormorii e sospetti. «Veleni» osservano gli inquirenti, accennando alle ragazze che si accusavano l’un l’altra di essere «favorite». Una mamma ha ritirato la figlia e l’ha iscritta in un’altra scuola; altri genitori hanno protestato: «Si fanno lezioni di sesso e non di matematica».
 

PROFESSORE CAGLIARI MARCELLO MELIS PROFESSORE CAGLIARI MARCELLO MELIS

Prime indagini nel 2011 e panico fra le alunne dei corsi di Melis. Convocate dalla polizia quasi tutte hanno negato. Si è aperta una breccia quando una delle ragazze, in lacrime, ha ammesso la violenza, fra i banchi e con la porta chiusa a chiave. E durante le «lezioni» Melis faceva scattare dalle sue «preferite» foto compromettenti. «Se parli, le farò vedere in giro».

 

I ricatti sono andati avanti dal 2005; poi un’alunna si è confidata con un’insegnante, sono partite note informative alle autorità scolastiche e una denuncia alla magistratura, il ministero ha ordinato due ispezioni, Melis è stato sospeso tre volte ma non ha desistito: continuava a tormentare le ragazze con sms e intimidazioni. «Se non vieni dirò ai tuoi genitori che sei omosessuale e hai una relazione con una compagna di classe». L’ultima sospensione alla fine dell’anno scolastico 2013: sarebbe dovuto rientrare in classe fra qualche settimana.
 

Nelle indagini centinaia di messaggi spinti, dalle testimonianze delle ragazze violenze e perversioni. A una Marcello Melis ha fatto un regalo particolare, un paio di manette: «Quando le ho viste, ho pensato subito a te». Per non essere sorpreso dai colleghi durante le violenze in aula, talvolta l’insegnante convinceva qualche alunna a fare da sentinella fuori della porta. «È una persona fuori controllo» ha scritto il gip Giorgio Altieri. Lo hanno arrestato a casa della fidanzata. E lui, sprezzante: «Ora diventerò una star».
 

 

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