SPUNTA LA CINA SUL PONTE – NON SOLO SALINI-IMPREGILO-FINCANTIERI E CIMOLAI, NELLA CORSA PER LA RICOSTRUZIONE DEL MORANDA DI GENOVA CI SONO ANCHE I CINESI – L’OFFERTA DEL COLOSSO DI PECHINO ‘CCCC’, NOTO SOPRATTUTTO PER LA COSTRUZIONE (DI RECENTE COMPLETATA) DEL PONTE CHE COLLEGA LA CINA CON HONG KONG

-

Condividi questo articolo


ponte morandi genova ponte morandi genova

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) -Anche il colosso cinese CCCC (China Communications Construction Company) e' in campo per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova.

 

Radiocor Plus ha appreso che una cordata formata dal gruppo cinese, l'italiana Salc di Milano (con la quale gia' collabora) e la societa' di ingegneria romana 3TI?Ingegneria, ha presentato una proposta progettuale lunedi' 26 novembre, la scadenza fissata dal commissario Marco Bucci per partecipare all''indagine di mercato', a cui a breve seguira' la procedura negoziale ai fini dell'assegnazione della commessa.

cccg cccg

 

CCCC e' uno dei tre big cinesi delle costruzioni, con un fatturato 2017 di 75 miliardi di dollari, ed e' la numero tre al mondo nella classifica Enr (Engineering News Record) per fatturato internazionale (23,1 miliardi di dollari), classifica nella quale Salini Impregilo occupa la 15esima posizione, con 6,5 miliardi di dollari di fatturato estero. CCCC e' nota soprattutto per la costruzione (di recente completata) del ponte marino che collega la Cina con Hong Kong e Macao (54,7 km, il viadotto piu' lungo al mondo).

Giuseppe Bono - AD Fincantieri Giuseppe Bono - AD Fincantieri

PIETRO SALINI IMPREGILO PIETRO SALINI IMPREGILO giovanni toti marco bucci ponte morandi giovanni toti marco bucci ponte morandi ponte morandi genova 1 ponte morandi genova 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…