STASERA PAGA IL PAPA! BERGOGLIO PRIMA HA APERTO LE PORTE DELLA CAPPELLA SISTINA AI SENZATETTO E POI HA OFFERTO LA PIZZA PER CENA: “CI HA ABBRACCIATI E CI HA DETTO DI PREGARE PER LUI CHE È UN PECCATORE”

Uno dei clochard ricevuti dal Papa si chiama Antonio è napoletano, vive a Roma da anni, come può e con poco, anche lui ha avuto per casa la strada: “Il Papa mi ha chiesto di dove sono e io gli ho risposto orgoglioso che sono di Napoli. Lui mi ha stretto le mani e mi ha detto Forza Napoli. No, Santità, Forza Argentina”…

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Enrico Fierro per il “Fatto Quotidiano”

PAPA FRANCESCO BENEDICE UN BAMBINO DALLA PAPAMOBILE MENTRE SI FA SPAZIO TRA LA FOLLA DI PERSONE ACCORSE DA TUTTA LAMERICA LATINA PAPA FRANCESCO BENEDICE UN BAMBINO DALLA PAPAMOBILE MENTRE SI FA SPAZIO TRA LA FOLLA DI PERSONE ACCORSE DA TUTTA LAMERICA LATINA

 

Si è avvicinato, mi ha stretto le mani e mi ha detto pregate per me che sono un peccatore”. Claudio ha le lacrime agli occhi quando ci racconta del suo incontro con papa Francesco. “Ci pensi, lui ha detto a me che è un peccatore, lui, l’uomo più buono della Terra, il Papa della povertà”.

 

Claudio è uno dei 150 clochard, rom, uomini e donne che vivono ai margini della società, che alle sette di sera escono in gruppo dalla loro visita in Vaticano. Per la prima volta un pezzo di umanità dolente ha potuto alzare gli occhi e tuffarsi nella maestosità dei dipinti della Cappella Sistina. Ammirare la tenebrosa bellezza del Giudizio Universale, calpestare i mosaici che tutti i Papi hanno calpestato prima di mostrarsi al mondo.

IL PAPA BENEDICE LA FOLLA ALLA FINE DELLA GIORNATA MODIALE DELLA GIOVENT IN BRASILE IL PAPA BENEDICE LA FOLLA ALLA FINE DELLA GIORNATA MODIALE DELLA GIOVENT IN BRASILE

 

Bruno e la sua donna, “conosciuta per strada, quando per tetto avevo il buio del cielo”, dice, hanno ricevuto un abbraccio di papa Francesco. “Per tutti ha avuto parole buone, ma una frase in particolare mi ha colpito: questa è la casa di tutti”.

 

Le ricchezze inestimabili dei Musei Vaticani, la quiete dei giardini dove papa Bergoglio passeggia meditando, “casa di tutti”. “Capisci – riflette Claudio – anche nostra, di gente che vive per strada, di chi ha poco. Papa Francesco sta davvero cambiando la Chiesa”. Glielo lasceranno fare, chiediamo? “Ci sono molte resistenze”.

 

Docce e barbiere sotto il Colonnato di San Pietro Docce e barbiere sotto il Colonnato di San Pietro

C’è anche un gruppo di rom. “Viviamo nel campo della Fiera di Roma, siamo una famiglia di quindici fratelli”, ci dice una ragazzina vestita con gli abiti buoni e i gioielli della festa. È con sua madre. “È stata una visita meravigliosa, un regalo che la Chiesa ha voluto farci, ma la sorpresa più bella è stata l’arrivo del Papa, è comparso all’improvviso, si è fatto abbracciare da tutti, chi aveva il cellulare si è fatto le foto. Poi abbiamo pregato con lui”.

 

Docce e barbiere sotto il Colonnato di San Pietro Docce e barbiere sotto il Colonnato di San Pietro

A organizzare la visita monsignor Konrad Krajeski, elemosiniere vaticano, che il Papa ha voluto personalmente ringraziare. Nel gruppo anche Tonino Sammarone della Comunità di Sant’Egidio. “Il Papa ha voluto farci un regalo bellissimo, molti dei visitatori non avevano mai visto queste meraviglie. Avevamo tutti le cuffie per sentire le spiegazioni delle guide. Ma il momento più esaltante è stato quello della preghiera col Santo Padre”.

 

Konrad Krajewski Konrad Krajewski

Miguel, clochard che viene dal Venezuela, è entusiasta. “Avevo visto solo le foto della Cappella Sistina, ma vedere i dipinti di Botticelli, Perugino e del Pinturicchio dal vivo è davvero una emozione forte”. Antonio è napoletano, vive a Roma da anni, come può e con poco, anche lui ha avuto per casa la strada. “Il Papa mi ha chiesto di dove sono e io gli ho risposto orgoglioso che sono di Napoli. Lui mi ha stretto le mani e mi ha detto Forza Napoli. No, Santità, Forza Argentina”.

 

Ognuno ha il suo aneddoto da raccontare, uno sguardo particolare, la mano del Papa che si ferma per un attimo sulle guance da accarezzare, frammenti di una giornata particolare, qualcuno ha in mano una busta bianca con del cibo. Alla fine della visita, intorno alle 18, gli ospiti del Papa hanno consumato una veloce cena.

 

dettaglio cappella sistina dettaglio cappella sistina “musei vaticani 3d la grande arte al cinema”, 31277884 la cappella sistina risplende grazie mila led 2 “musei vaticani 3d la grande arte al cinema”, 31277884 la cappella sistina risplende grazie mila led 2

“Pizze, mozzarelle, frutta”, ci raccontano. “Il Papa ha voluto regalarci un pizzico di felicità”, commenta un giovane dall’accento polacco. La giornata è finita, i giardini torneranno ad ospitare le passeggiate del Papa, i musei e la Cappella Sistina saranno riaperti alla folla di turisti che ogni giorno fa la fila per dire “io c’ero”. Sotto il colonnato una anziana donna. “Dormo sui cartoni, a Borgo Pio. Peccato, volevo esserci anch’io”. Il Vaticano è troppo piccolo per accogliere il dolore di troppi.

 

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