TE LA DO IO LA MONTESSORI! - SCHIAFFI E CALCI AI BAMBINI: TRE MAESTRE ARRESTATE IN PROVINCIA DI PALERMO - BOTTE ANCHE A UN DISABILE - LE TRE PROFESSORESSE INCASTRATE DA UNA BAMBINA CHE TORNAVA A CASA E PICCHIAVA LA SUA BAMBOLA: I SUOI GESTI AVEVANO INSOSPETTITO I GENITORI - VIDEO - -

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Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

 

VIOLENZE SCUOLA PARTINICO VIOLENZE SCUOLA PARTINICO

Lucia (il nome è di fantasia) tornava a casa e picchiava la sua bambola. «Zitta, finiscila o ti prendo a botte», «idiota», «scema » e giù schiaffoni. Un comportamento troppo strano per una bimba di sette anni, che ha finito per insospettire i genitori che, pian piano, hanno provato a chiederle a che gioco stesse giocando. È stato così che, a febbraio, è venuto fuori che quella bimba di sette anni giocava così a «fare la maestra», riproponendo con la sua bambola quello che viveva giornalmente in classe.

 

In quella seconda elementare di un istituto comprensivo di Partinico, grosso centro del Palermitano, le tre maestre sembra che non andassero troppo per il sottile per tenere a bada i loro alunni e per rimproverarli quando un compito non era fatto a dovere. Insulti, strattonamenti, schiaffoni erano la quotidianità ma più d’una volta le tre maestre, tutte con una certa esperienza sulle spalle, avrebbero colpito gli alunni con calci e colpi alla nuca.

 

Anche chi, come un bambino con una grave disabilità obbligato sulla sedia a rotelle, non era in grado di muoversi da solo. Piuttosto che aiutarlo, l’insegnante di sostegno gli riservava un trattamento che «infliggeva sofferenze fisiche e morali intollerabili», come ha scritto il gip Maria Cristina Sala nelle 56 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare con cui, accogliendo la richiesta dell’aggiunto Salvo De Luca e del pm Ilaria Di Somma, ha disposto gli arresti domiciliari per le tre maestre.

 

«Mamma, oggi la maestra, strillando, ha dato due botte a... Oggi le ha prese anche... battoni in testa...mamma, succede tutti i giorni », ha cominciato finalmente a raccontare Lucia ai genitori.

 

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Maltrattamenti e violenze i reati contestati alle tre insegnanti, tutte di Partinico, G.M, F.O e V.F, di età compresa tra i 45 e i 61 anni. Le prove a loro carico sono tutte nelle immagini registrate dalle telecamere piazzate nell’aula della seconda elementare dagli investigatori della Guardia di finanza guidata dalla comandante Marta Balbo alla quale si sono rivolti i genitori di Lucia. «Devo ringraziare questi genitori che hanno avuto fiducia in noi — dice — È stato grazie a loro che, sei mesi fa, è cominciata questa delicatissima indagine che è faticosamente andata avanti in un contesto estremamente omertoso, senza la collaborazione da parte delle famiglie degli altri bambini, nonostante ci fossero anche loro in quella classe».

 

Sergio non era proprio in grado di difendersi da quell’insegnante di sostegno che, piuttosto che aiutarlo a seguire le lezioni o accompagnarlo, sembrava accanirsi su di lui con una furia e una crudeltà davvero inaudita.

 

VIOLENZE TRA I BANCHI VIOLENZE TRA I BANCHI

La telecamera la riprende mentre trascina il bambino giù dalla sedia a rotelle tirandolo giù per il cappuccio della felpa, mentre lo abbandona per terra per lunghissimi sette minuti, mentre con il tacco della scarpa gli calpesta prima il piede, poi il ginocchio, mentre lo prende a calci e lo schiaffeggia o gli stringe la pelle con pizzicotti. E le microspie intercettano i lunghi lamenti e le grida di Sergio mentre gli altri bambini della classe, impauriti, abbassano la testa sul banco nel tentativo di non attirare l’attenzione delle altre maestre che guardano e non intervengono.

 

MAESTRE VIOLENZE TRA I BANCHI MAESTRE VIOLENZE TRA I BANCHI

Nell’ordinanza di custodia cautelare le parole del gip si alternano ai fotogrammi che riprendono Sergio, con il bavaglino, il capo reclinato, inchiodato su quella sedia a rotelle mentre subisce violenze e vessazioni di ogni genere. Sergio schiaffeggiato a mani unite su entrambe le guance, Sergio preso a pizzicotti, Sergio per terra. Tra le continue minacce delle maestre: «Ora mi arrabbio e ti faccio piangere per davvero».

 

Incredula, davanti al video che mostra le violenze sul figlio, la mamma di Sergio ricorda i tanti lividi sul corpo del bambino. « Quando chiedevo spiegazioni, la maestra mi diceva che cadeva e siccome lui non cammina bene, le credevo. Da madre, vedere quel video è stato terribile. Mio figlio da un mese all’altro è diventato aggressivo, irascibile. Questa persona non dovrebbe stare ai domiciliari, ma marcire in carcere. Io adesso pretendo giustizia e non mi fermerò davanti a nulla».

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