USABOMBER – ARRESTATO CHI HA SCATENATO L'INCUBO DEI PACCHI ESPLOSIVI AGLI ESPONENTI DEM - INCASTRATO DAL DNA TROVATO SU UNO DEGLI ORDIGNI, CESAR SAYOC, 56ENNE BIANCO, È UN REPUBBLICANO SOSTENITORE DI TRUMP – SUI FINESTRINI DEL FURGONE BIANCO SUL QUALE VIAGGIAVA C’ERANO ADESIVI DI THE DONALD E DI MIKE PENCE E…

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Valeria Robecco per "Il Giornale"

 

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È un uomo bianco di 56 anni con precedenti penali il sospetto serial bomber che ha scatenato l' incubo dei pacchi esplosivi negli Usa. Le forze dell' ordine lo hanno arrestato a Plantation, in Florida, Stato da cui sono partiti la maggior parte dei 14 congegni inviati negli ultimi giorni a diversi alti esponenti del partito democratico, tra cui l' ex presidente Barack Obama, il suo vice Joe Biden e l' ex segretario di Stato Hillary Clinton.

 

Ma anche a individui e organizzazioni critiche del presidente americano Donald Trump come il miliardario filantropo George Soros, l' attore Robert De Niro e la Cnn. Proprio questo hanno in comune tutti i destinatari degli ordigni: l' opposizione all' attuale inquilino della Casa Bianca. 

 

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«Il sospetto è in custodia dell' Fbi», conferma il ministro della Giustizia Jeff Sessions, precisando che è accusato di cinque crimini federali. Dopo una caccia all' uomo a livello nazionale le indagini si sono concentrate in Florida, dove sono scattate le manette per Cesar Sayoc: il 56enne vive nella cittadina di Adventura, tra Miami e Fort Lauderdale, ha legami con New York (dove è nato) e diversi precedenti penali.

 

Le forze dell' ordine riferiscono che anche grazie al Dna trovato su almeno uno dei congegni gli inquirenti lo hanno identificato come il principale sospettato. L' uomo è stato bloccato in un'officina e il suo furgone bianco è finito sotto sequestro: sui finestrini del mezzo ci sono immagini di Trump e del vice presidente Mike Pence, bandiere americane, simboli della presidenza Usa, e un' offesa alla Cnn, uno dei media più criticati da The Donald.

 

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Il New York Times afferma che Sayoc è un elettore repubblicano registrato: ora dovrà affrontare accuse penali federali, ma già nel 2002 è stato arrestato per una minaccia bomba, oltre ad avere alle spalle accuse per furto e frode. Resta da vedere se è un lupo solitario o se ha dei complici. Trump, intanto, dalla Casa Bianca assicura: «Perseguiremo il o i responsabili con la massima severità».

 

«Non consentiremo che la violenza politica abbia posto negli Stati Uniti, siamo impegnati a fermarla», prosegue. Tuttavia, si rammarica che la vicenda stia distogliendo l' attenzione dalle elezioni di Midterm proprio quando, a suo avviso, il Grand Old Party sta avendo buoni risultati. «I repubblicani stanno facendo così bene nel voto anticipato e nei sondaggi, ed ora accade questa cosa delle bombe. Le notizie adesso non parlano di politica. Repubblicani, votate!», scrive su Twitter.

 

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Anche De Niro, uno dei destinatari del pacchi bomba e tra i più accesi oppositori del presidente, invita ad andare alle urne per le Midterm (ovviamente per la parte opposta). Poche ore prima dell' arresto sono stati scoperti altri due pacchi esplosivi: uno in Florida, indirizzato al senatore democratico Cory Booker, un' altra delle voci più critiche del tycoon.

 

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E l'altro nel cuore di Manhattan all' interno di un ufficio postale, il cui destinatario è James Clapper, ex capo dell' intelligence Usa, presso gli uffici newyorkesi della Cnn. Poi, dopo il fermo di Sayoc, ne è stato intercettato un altro in California, diretto al donatore dem Tom Steyer.

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