Massimo Gaggi per “Il Corriere della Sera”
Un pilota morto, un altro gravemente ferito e il sogno del turismo spaziale della Virgin Galactic di Richard Branson che svanisce, almeno per adesso.
Il miliardario britannico, che ha già convinto 700 persone (tra le quali anche Lady Gaga e Justin Bieber) a prenotare un volo suborbitale da 250 mila dollari, aveva programmato l’inizio delle missioni commerciali delle sue astronavi prima per il 2013, poi per fine 2014. Ritardi e difficoltà tecniche avevano poi suggerito un ulteriore rinvio al 2015.
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Ma ieri il primo volo sperimentale dopo uno stop di 9 mesi ha avuto esiti catastrofici. Una volta staccatasi dall’aereo-madre «WhiteKnight2» (rientrato regolarmente alla base), la navetta spaziale ha iniziato la caduta libera ed è esplosa appena i due piloti (unici a bordo di un veicolo che ha sette posti) hanno tentato di accendere il motore-razzo. Uno, benché ferito, è riuscito miracolosamente ad azionare il paracadute. Per l’altro non c’è stato nulla da fare.
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Branson, un miliardario abituato alle imprese temerarie da quando, quasi 30 anni fa, cominciò a cercare di battere record di traversate oceaniche e di volo su palloni aerostatici, a volte salvato in extremis dagli elicotteri di soccorso della Raf, non è tipo da fermarsi davanti a un incidente, anche se mortale. Che, tra l’altro, non è il primo per la sua Virgin Galactic. Volare nello spazio, si sa, è un azzardo: tutto si basa sulla fiducia. Lo sa bene lo stesso Branson che, proprio per costruire fiducia tra i possibili clienti, ha sempre detto che lui sarà a bordo del primo volo commerciale delle sue astronavi assieme al figlio Sam.
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Un incidente come questo, con le immagini dei rottami dell’astronave della Virgin sparsi nel deserto del Mojave, in California, distrugge quella fiducia. Ma l’esplosione ha anche distrutto l’unica navetta SpaceShip2 (evoluzione della SpaceShip1 con la quale Burt Rutan vinse l’Xprize) oggi in grado di volare. Secondo quanto dichiarato a caldo dai tecnici, ieri era stato sperimentato un nuovo tipo di carburante. Branson vuole costruire cinque o sei navi astronavi, ma a oggi ce n’era solo una in grado di volare — quella esplosa ieri — mentre il secondo esemplare deve ancora essere completato.
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Appena saputo dell’incidente, Branson è partito per raggiungere la base della Virgin Galactic nel deserto californiano. L’amministratore delegato della società, George Whitesides, ha detto che «conquistare lo spazio è un’impresa difficile e questo per noi è un giorno molto duro, ma andremo avanti».Sicuramente, però, ci vorranno anni per modificare i sistemi di propulsione alla luce di questo incidente e per ricostruire la flotta galattica.
