1. NELLA NOTTE RE GIORGIO II HA FATTO SAPERE A PALAZZO GRAZIOLI CHE O LA SMETTONO IMMEDIATAMENTE CON QUESTI IRRESPONSABILI COMPORTAMENTI (RICHIESTA DI GRAZIA, VOTO ANTICIPATO, MANIFESTAZIONI IN PIAZZA) CHE RISCHIANO DI FAR SALTARE LA SANTA BARBARA DEL PAESE, OPPURE ORA DAVVERO BASTA: "LE MIE DIMISSIONI SONO GIÀ SCRITTE” 2. C’E’ IL RISCHIO DI UN CLIMA DA GUERRA CIVILE, E IL PRIMO A PAGARNE LE SPESE SAREBBE IL POPOLO ITALIANO, SAREMMO AD UN PASSO DAL DEFAULT-GRECO: SESSANTA MILIONI DI ITALIANI IMMOLATI SULL'ALTARE DEI PROBLEMI GIUDIZIARI DI UN SINGOLO A CAPO DI UN PARTITO POLITICO PUR SEMPRE MINORITARIO: IL PDL RAPPRESENTA MENO DI UN TERZO DEI VOTANTI, I QUALI VOTANTI SONO SOLTANTO LA METÀ DEL PAESE 3. DI PIÙ, I FALCHI CHE SPINGONO IL CAV VERSO L’APOCALISSE SONO MENO DELLA METÀ DEL PDL 4. VOTO SUBITO! A FIRENZE, L'ASSE TRA IL FALCO VERDINI E RENZI VIVE E LOTTA TRA DI NOI

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DAGOREPORT

Telefoni roventi stanotte con il centralino del Quirinale dopo che nella giornata di ieri, in particolare alla riunione dei gruppi parlamentari Pdl (benché a ranghi molto ridotti, primi segni di scricchiolii?) hanno preso il sopravvento i falchi talebani della falange antigiudiziaria del Pdl su di un Cav non Cav confuso, frastornato e privo di una linea chiara da seguire, e con l'insofferenza visibile dell'ala moderata che non ne può più di questa convivenza che vuole solo prevaricare su ogni decisione.

berlusconi bersani inciucio quirinaleberlusconi bersani inciucio quirinale

Nella notte dunque Re Giorgio II ha fatto sapere a via del Plebiscito che o la smettono immediatamente con questi irresponsabili comportamenti che rischiano di far saltare la Santa Barbara del Paese, oppure ora davvero basta: "Fermatevi prima che sia troppo tardi. Le mie dimissioni sono già scritte, e poi farete i conti con un mio successore sicuramente meno garantista di me e, per quel che ne capisco, anche con una nuova maggioranza che a quel punto finirà per asfaltare anche un centrodestra allo sbando con ritorsioni e risentimenti interni irrisolvibili"

"E' profondamente sbagliato, ha continuato la voce dal Colle, chiedere la grazia in questo modo, cosa che denota anche una superficialità stupefacente in fatto di regole e procedure, sbagliata la manifestazione di domani sera a piazza Santissimi Apostoli, sbagliati i sit in davanti al Quirinale, che non solo non può essere ma non può nemmeno apparire come un luogo dove con la minaccia si cercano di ottenere risultati impossibili. È di fronte a tali irresponsabili pretese la reazione a difesa dell'istituzione e' ferma e non ammette deroghe. Per molto meno, tra l'altro, altri capi dello Stato hanno rischiato l'impeachment".

BERLUSCONI PRIGIONI BY CARLIBERLUSCONI PRIGIONI BY CARLI

Dunque, linea durissima del Quirinale verso via del Plebiscito. Semmai, ha aggiunto nella notte la voce del Colle in collegamento con la Val Fiscalina dove Re Giorgio prova a trascorrere le vacanze, "sono ben altri i procedimenti giudiziari ancora in corso che possono essere ancor più devastanti e che un clima di scontro, o peggio di irresponsabile caduta del governo non farebbe altro che accelerare ancor di più nel loro iter, accentuare nelle presunte responsabilità di Berlusconi e esaltare la sua propensione a delinquere".

Insomma, il rischio di un clima da guerra civile, nonostante le spiagge affollate. È nella guerra civile il primo a pagarne le spese sarebbe il popolo italiano, la situazione economica già pessima del Paese, le aziende, la disoccupazione ed anche la galassia di società Mediaset e Fininvest che finirebbero inevitabilmente per essere coinvolte se non travolte dai debiti e da una crisi finanziaria alle stelle, con uno spread che, malgrado il generale agosto, ritornerebbe prepotentemente in alto.

consolazione kkkcon presidente berlusconeconsolazione kkkcon presidente berluscone

Il rischio Italia, gli uomini del Colle lo hanno ben presente e lo hanno messo sul tavolo del lungo filo rosso notturno con via del Plebiscito, aumenterebbe in modo esponenziale: le agenzie di rating avrebbero gioco facile a relegare i nostri titoli di Stato a spazzatura, gli investitori internazionali, già pochi, si ritirerebbero.

Saremmo ad un passo dal default: sessanta milioni di italiani immolati sull'altare dei problemi giudiziari di un singolo per quanto capo di un movimento politico pur sempre minoritario: il Pdl rappresenta infatti meno di un terzo dei votanti, i quali votanti sono soltanto la metà del Paese. E, per di più, i falchi che stanno spingendo il Cav non Cav verso un devastante scontro finale sono meno della metà del Pdl, che, e' bene ripeterlo, rappresenta appena un terzo della metà dei votanti (che sono a loro volta solo la metà del Paese).

EDOARDO BARALDI EPILOGO DI BERLUSCONIEDOARDO BARALDI EPILOGO DI BERLUSCONI

Insomma, un quadro che nessun capo dello Stato, nemmeno Re Giorgio II, potrebbe reggere avendo tra l'altro vincolato la sua accettazione del mandato bis a condizioni ben precise, condivise e sostenute da tutte le forze politiche, in primis il Pdl, che lo hanno rieletto. Se non vi è' nelle prossime ore un soprassalto di consapevolezza e di responsabilità l'Italia rischia entro l'anno gli effetti devastanti già sperimentati in Grecia e a Cipro con licenziamenti in tronco dei dipendenti pubblici, prelievi forzosi dai conti correnti, ulteriore fuga dei residui capitali all'estero, disoccupati in piazza e tensioni sociali governabili solo a prezzo di altri traumi.

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Tutto ciò gli uomini di Re Giorgio lo hanno ben spiegato nella notte agli interlocutori del Pdl, in primis ne siamo certi all'ineffabile Letta Gianni (che oggi viene anche chiamato in causa per il Monte Paschi di Siena, altra partita tutta da raccontare anche in casa Pd). E per Berlusconi Silvio in calo di adrenalina dopo le iniezioni di forti dose di Santanche', Verdini e Brunetta un'altra notte insonne, quasi da fargli desiderare una tranquilla vita domiciliata in quel di Arcore per un anno.

berlu in tribunaleberlu in tribunale

Ps1. Oltretutto appare chiaro che Verdini Denis in una partita che solo apparentemente punta a salvare il Cav non più Cav, in realtà (poiché teme per se stesso) sta facendo anche il lavoro sporco per Renzi Matteo e per l'ala del Pd che vogliono far saltare il governo. È cosa ormai più che nota, e non solo a Firenze, che l'asse Renzi/Verdini vive e lotta tra di noi.

Ps2. Alfano Angelino e i moderati del Pdl battano un colpo se non vogliono essere anche loro travolti: leali sì con il Cav non più Cav ma su di una rigorosa linea di responsabilità nazionale. È questa l'ora di tirar fuori il "quid". Cosi sapremo finalmente se Angelino ce l'ha o non ce l'ha.

 

 

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