1- RATZINGA SCOMUNICA IL BANANA DEL BUNGA-BUNGA (CHI TE S’INGULA): \"L’AMORE È RIDOTTO A MERCE DI SCAMBIO, DA CONSUMARE SENZA RISPETTO DI SE STESSI E DEGLI ALTRI\" - 2- DOPO \"FAMIGLIA CRISTIANA\", ANCHE UN CAI-NANO SENZA \"AVVENIRE\": \"IL PAESE VUOLE SOBRIETÀ PERSONALE E DECOROSO RISPETTO DI CIÒ CHE SI RAPPRESENTA\" - 3- SUL MARCIO, ARRIVA LA MARCEGAGLIA! \"RITROVARE LA DIGNITÀ DELLE ISTITUZIONI\" - 4- LA TELEFONATA DEL CAVALIERE INFOJATO (IN PERSONA!) ALLA QUESTURA DI MILANO: \"QUELLA RAGAZZA È UNA PARENTE DEL PRESIDENTE MUBARAK, AFFIDATELA ALLA MINETTI\" - 5- NUOVA E ZOCCOLISSIMA GALLERIA DI IMMAGINI DELLA MAROCCHINA DI HARD-CORE!

Condividi questo articolo


1 - IL PAPA SCOMUNICA IL BANANA: \"L\'AMORE È RIDOTTO A MERCE DI SCAMBIO, DA CONSUMARE SENZA RISPETTO DI SE STESSI E DEGLI ALTRI\"
Repubblica.it

baciamanobaciamano di berlusconi al papaVINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

\"Sono semplicemente felice di vedervi così numerosi a questo incontro\", ha detto Benedetto XVI salutando gli oltre 100 mila ragazzi dell\'Azione Cattolica che hanno invaso Piazza San Pietro già da questa mattina presto Piazza San Pietro per l\'incontro con il Pontefice, organizzato nell\'ambito dell\'iniziativa \"C\'è di più. Diventiamo grandi insieme\".

Troppo spesso oggi \"l\'amore è ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto di se stessi e degli altri\", ha continuato il Papa. \"Così - ha spiegato - è molto amore proposto dai media e da internet. E\' egoismo, chiusura, illusione di un momento, qualcosa che vi lega come una catena, qualcosa che soffoca il pensiero e quella forza insopprimibile che è l\'amore vero che, certo, costa anche sacrificio\".

papapapa ratzinger e papa berlusconi Benny per Libero PAPA-BERLUSCONIPAPA-BERLUSCONI

Il Pontefice ha anche parlato della sua infanzia: \"Da bambino, alle elementari, ero tra i più piccoli della classe. E questo tanto più mi spingeva a desiderare di essere un giorno grande, e non solo nella statura\". \"Essere grandi davvero - ha spiegato Benedetto XVI - non è questione di statura, significa essere persone con un cuore grande, amiche di un amico grande, Gesù, che dà la sua grandezza anche a noi\".

Il \"mondo degli adulti ha il dovere di essere di esempio ai giovani e di dire loro parole vere e alte - ha detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco -. Ma voi aiutateci a essere educatori credibili, efficaci, incalzateci con le vostre domande, siate pronti e generosi nel giocare voi stessi: si tratta della vostra vita\". Il Papa ha esortato i giovani a vivere un amore \"impegnativo e autentico, l\'unico che dà in fin dei conti la vera gioia\".

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

2- BERLUSCONI SENZA \"AVVENIRE\": \"IL PAESE VUOLE SOBRIETÀ PERSONALE E DECOROSO RISPETTO DI CIÒ CHE SI RAPPRESENTA\" - MARCEGAGLIA: RITROVARE IL SENSO DELLA DIGNITÀ DELLE ISTITUZIONI
La Stampa.it

Duro richiamo del quotidiano dei Vescovi italiani \"Avvenire\" al premier Silvio Berlusconi che ieri ha pubblicamente rivendicato la libertà e difeso con orgoglio il proprio stile di vita e il suo rapporto con le donne, sottolineando di non essere intenzionato a cambiare alcunchè.

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

«Noi siamo convinti -scrive il giornale della Cei in un editoriale siglato dal direttore Mario Tarquinio dedicato al caso Ruby- che l\'Italia e gli italiani si aspettino da chi siede al vertice delle Istituzioni dello Stato la dimostrazione di sentirsi gravato oltre che di un indubbio e legittimo potere, di doveri stringenti. Sobrietà personale e decoroso rispetto di ciò che si rappresenta sono quelli minimi. E riguardano tanto il linguaggio quanto lo stile di vita».

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

Ma il monito più duro arriva da Emma Marcegaglia: «Il Paese è in preda alla paralisi, l\'azione del Governo non c\'è in un momento molto difficile per l\'economia», dice. Marcegaglia, che commenta gli ultimi scandali chiedendo alla politica di «ritrovare il senso della dignità delle istituzioni», chiede anche di riprendere «l\'agenda delle riforme vere per ridare crescita e occupazione al Paese». Secondo Marcegaglia, tuttavia, «Confindustria non dice che la responsabilità è del presidente del Consiglio. Bisogna - chiarisce - che la politica nel suo complesso reagisca».

RUBYRUBY

3- LA TELEFONATA DEL CAVALIERE INFOJATO (IN PERSONA!) ALLA QUESTURA DI MILANO: \"QUELLA RAGAZZA È UNA PARENTE DEL PRESIDENTE MUBARAK, AFFIDATELA ALLA MINETTI\"
Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

Fu Silvio Berlusconi a dichiarare al capo di gabinetto della questura di Milano che Ruby era la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak. Fu lui, esponendosi in prima persona, a mentire sulla reale identità della giovane e a chiedere che fosse subito affidata al consigliere regionale del Pdl Nicole Minetti.

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

Il testo della telefonata, così come è stato ricostruito dallo stesso funzionario Pietro Ostuni, è agli atti dell\'inchiesta della magistratura che procede per favoreggiamento della prostituzione nei confronti della stessa Minetti, di Emilio Fede e di Lele Mora.

RUBYRUBY

È il 27 maggio 2010, le 23 sono appena passate. Nella stanza del fotosegnalamento c\'è Ruby, 17 anni, marocchina, fermata perché è stata denunciata da una sua amica per il furto di 3.000 euro. Lei cerca di difendersi, giura che quei soldi sono suoi. E quando le chiedono come mai è a Milano da sola, dice di essere in lite con la sua famiglia che vive a Messina. «Sono andata via, perché ho problemi con i miei genitori», chiarisce.

In un altro ufficio squilla il telefono del capo di gabinetto Pietro Ostuni. A chiamare è un uomo. Si qualifica come il caposcorta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. E subito chiarisce il motivo della telefonata: «So che da voi c\'è una ragazza che è stata fermata. È una persona che conosciamo e dunque volevamo sapere che cosa sta succedendo».

RUBYRUBY

Fornisce le generalità della giovane, si informa su quanto è accaduto. Ostuni inizialmente resta sul vago. E allora il caposcorta è più esplicito: «Anche il presidente la conosce, anzi aspetta che adesso te lo passo». Il funzionario rimane incredulo. Capita spesso che le personalità chiamino il gabinetto delle questure sparse in tutta Italia per i motivi più disparati, ma certo non si aspettava di parlare con il capo del governo. E invece è proprio Berlusconi a chiarire la situazione. Il resoconto della sua telefonata è nelle relazioni di servizio che sono già state depositate agli atti dell\'indagine.

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

«Dottore - spiega Berlusconi - volevo confermare che conosciamo questa ragazza, ma soprattutto spiegarle che ci è stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak e dunque sarebbe opportuno evitare che sia trasferita in una struttura di accoglienza. Credo sarebbe meglio affidarla a una persona di fiducia e per questo volevo informarla che entro breve arriverà da voi il consigliere regionale Nicole Minetti che se ne occuperà volentieri».

RUBYRUBY

Ostuni chiarisce che la procedura di identificazione è ancora in corso, ma assicura che si provvederà al più presto. E subito dopo chiede di accelerare lo svolgimento della pratica. Poi avvisa i poliziotti che si stanno occupando della ragazza, dell\'imminente arrivo della Minetti. Genericamente spiega che la questione interessa Palazzo Chigi. Non immagina che una funzionaria riferisca ai colleghi di questo «intervento». E invece la notizia fa presto a diffondersi. Soltanto il questore Vincenzo Indolfi viene informato che è stato Berlusconi in persona a chiamare, ma comunque si capisce che Ruby ha qualcuno «importante» che l\'aiuta.

Qualche minuto prima della mezzanotte Minetti arriva in via Fatebenefratelli. Le viene spiegato che bisogna attendere il via libera del magistrato di turno al tribunale dei minori, la dottoressa Anna Maria Fiorilli. Nei casi di fermo di un minore, c\'è l\'obbligo di informare l\'autorità giudiziaria del provvedimento e poi di attendere le sue decisioni circa la destinazione dell\'indagato.

RUBYRUBY

Ed è quanto avviene anche quella sera, così come risulta proprio dalla relazione inviata al ministro dell\'Interno Roberto Maroni. Al consigliere regionale viene comunque concesso di vedere la ragazza. Ruby le va incontro, l\'abbraccia, la ringrazia per quanto sta facendo. Alle 2, esattamente otto ore dopo il fermo, la giovane marocchina torna libera. Agli atti rimane la firma di Nicole Minetti che dichiara di accettare il suo affidamento. Un impegno che - evidentemente - non ritiene di continuare ad onorare.

RUBYRUBY

Una settimana dopo, il 5 giugno, Ruby litiga con una sua amica brasiliana. Interviene la polizia, la giovane viene portata in ospedale dove rimane qualche giorno. Al momento della dimissione la trasferiscono in questura proprio perché si tratta di una minorenne. Si decide di contattare il consigliere Minetti proprio perché possa andare a prenderla, visto che risulta affidataria. Ma per due volte la donna non risponde e a quel punto - dopo aver nuovamente contattato il magistrato per il \"nulla osta\"- arriva il provvedimento per trasferirla in una casa-famiglia a Genova.

Nella sua informativa al ministro, Indolfi chiarisce che «nessun privilegio è stato concesso alla ragazza perché tutte le procedure sono state rispettate». Caso chiuso per il Viminale, come chiarisce in serata Maroni che si dice «pronto anche a riferirne in Parlamento». Ma l\'indagine della procura di Milano è tutt\'altro che conclusa. Moltissimi sono gli interrogativi ancora aperti.

RUBYRUBY

Bisogna innanzitutto fare riscontri su chi effettivamente avvisò il presidente Berlusconi che Ruby era stata fermata ed era in questura per accertamenti: non è ancora escluso che abbia chiamato personalmente il caposcorta. In altre indagini sulle frequentazioni private del capo del governo, alcune ragazze avevano dichiarato di essere state autorizzate dallo stesso premier a contattare - in caso di necessità - direttamente il caposcorta o comunque qualcuno della segreteria.

RUBYRUBY

Una prassi che sarebbe stata seguita diverse volte e che anche Ruby potrebbe aver deciso di sfruttare quando ha compreso di trovarsi nei guai. E pure Nicole Minetti dovrà chiarire quale sia la reale natura del suo rapporto con Ruby, visto che prima accettò di firmare il decreto per l\'affidamento della minore e poi decise di non occuparsene più.

 

 

VINCINO-BUNGAVINCINO-BUNGA

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...