1- UN SITO “PIRATA” SCODELLA I NOMI DI DIECI NOMI DI POLITICI OMOFOBI MA GAY - 2- L’INIZIATIVA DEL BLOG LISTAOUTING.WORDPRESS.COM SPACCA LA COMUNITÀ GAY: - CONCIA E SCALFAROTTO CONTRARI. "SONO IN DISSENSO NETTO", RINCARA FRANCO GRILLINI - 3- DI CONTRO, STRAFAVOREVOLE ALL’OUTING è ALDO BUSI CHE SCRIVE A DAGOSPIA: “L'OMOSESSUALITÀ NON È NÉ UN CRIMINE NÉ UNA COLPA NÉ UNA DEVIANZA NÉ UNA NEVROSI NÉ UNA MALATTIA, È UNA POSSIBILITÀ INTELLETTUALE E AFFETTIVA E DI SCELTA ECONOMICA E DI CIVILTÀ GLOBALE QUANTO L'ALTRA, MA CHI LA VIVE PROTEGGENDO LA PROPRIA "INTIMITÀ", QUESTA SÌ DEVIATA E DEVIANTE, NON SOLO NELL'OSCURITÀ (DI RAPPORTI SPESSO MERCENARI: MICA FANNO VITA DI COPPIA STABILE, QUESTI CIALTRONI CIARLATANI DELLA MORALE SESSUALE CATTOLICA!) E NON SOLO DIETRO I PRIVILEGI ISTITUZIONALI DI UNA CASTA (GLI OMOSESSUALI OMOFOBI IN PARLAMENTO E IN VATICANO: QUESTA È L'UNICA LOBBY GAY IN ITALIA!) MA ADDIRITTURA ADDITANDO NELL'OMOSESSUALE "DICHIARATO" UN PROBLEMA SOCIALE PER SCACCIARE L'ATTENZIONE DA SÉ, SI MACCHIA DELLA COLPA E DEL CRIMINE DELL'OMOFOBIA, QUINDI VA DENUNCIATO, ESATTAMENTE COME VA DENUNCIATO OGNI EVASORE FISCALE…”

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1- IL SITO "PIRATA" SCODELLA I NOMI DI DIECI NOMI DI POLITICI OMOFOBI MA GAY
http://listaouting.wordpress.com/

2- ALDO BUSI PER DAGOSPIA
Aldo Busi per Dagospia

aldo busialdo busi Aldo BusiAldo Busi

Bene, oggi 23 settembre, tramite quegli attivisti anonimi specialisti nell'outing telematico, dovremmo avere la promessa lista dei primi dieci politici o uomini pubblici italiani, quali giornalisti, artisti, ecclesiastici che, omosessuali o, come si dice disgraziatamente da un quarant'anni a questa parte, gay, si macchiano del crimine dell'omofobia, cioè che contribuiscono, notamente in Parlamento e nelle chiese e nei giornali e nelle televisioni, ad affossare ogni legge favorevole ai diritti delle persone dello stesso sesso desiderose di convivere stabilmente (e di adottare e di godere della reversibilità della pensione e dell'affitto e dell'eredità patrimoniale) tutelate come le comuni coppie formate da campioni del sesso opposto - le quali, a ben vedere, contraddittoriamente alle insane politiche procreazioniste e quindi religiosamente guerrafondaie, godono di ogni diritto anche se, proprio come una comune coppia omosessuale, non hanno generato nient'altro, reddito a parte.

L'omosessualità non è né un crimine né una colpa né una devianza né una nevrosi né una malattia, è una possibilità intellettuale e affettiva e di scelta economica e di civiltà globale quanto l'altra, ma chi la vive proteggendo la propria "intimità", questa sì deviata e deviante, non solo nell'oscurità (di rapporti spesso mercenari: mica fanno vita di coppia stabile, questi cialtroni ciarlatani della morale sessuale cattolica!) e non solo dietro i privilegi istituzionali di una casta (gli omosessuali omofobi in Parlamento e in Vaticano: questa è l'unica lobby gay in Italia!) ma addirittura additando nell'omosessuale "dichiarato" un problema sociale per scacciare l'attenzione da sé, si macchia della colpa e del crimine dell'omofobia, quindi va denunciato, esattamente come va denunciato ogni evasore fiscale che, godendo proditoriamente dei servizi pubblici pagati dagli altri, contribuisce ad affossare la qualità della vita civile e politica sottraendosi a precisi doveri di corresponsabilità morale e compartecipazione economica nei confronti dell'intera comunità.

Grazie all'outing, ovvero rivelazione forzata di un aspetto della personalità altrui che in sé non dovrebbe essere di alcun interesse terzo agli interessati, non è l'omosessuale nascosto che viene costretto a uscire allo scoperto, bensì il modo omertoso, mafioso, ricattatatorio che costui, un ricattato ben prezzolato e un ammalato con tanti servizievoli e sevizievoli dottori al suo capezzale, ha di vivere la sua omosessualità ledendo, per eccessiva difesa di uno stato patologico suo personale (corroborato e facilitato però dal privilegio del potere e dal potere del privilegio), il comune cittadino omosessuale che vive apertamente la sua naturale opzione sentimentale e sensoriale sprovvisto di ogni legittimazione e tutela legislativa.

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Quindi ben venga ogni possibile outing, poiché la violenza al libero arbitrio che con l'outing subirebbero questi gay occulti delle alte sfere omofobe e reazionarie del Paese è infinitamente minore della violenza che da sempre le loro corsie preferenziali, i loro stipendi e pensioni, i loro clan, la loro vampiresca ipocrisia fanno subire ai più e al Paese tutto e alla Comunità Europea intera.

Sguarniti del benché minimo riconoscimento legislativo, gli omosessuali italiani che non hanno paura della propria ombra (simbolo sin dall'antichità, guarda caso, del Diavolo in agguato per carpirla e involarla con sé, vera anima del corpo) sono di fatto cittadini di serie C che pagano ed equilibrano socialmente, per l'appunto, con un coraggio e un impegno personale e un esborso in energie autodifensive smodati in cambio del mero diritto di respirare, la vigliaccheria a tavolino, la reticenza mercanteggiata tra i vari scranni del potere, l'ostracismo omofobo dei pochi evasori totali che, decidendo per tutti, decidono programmaticamente contro alcuni milioni di cittadini, di lavoratori, di genitori omosessuali "contribuenti totali".

E ancora grazie, o pirati internettiani che state per denunciare al pubblico ludibrio (poiché i prescelti così vivranno questa "uscita dall'armadio": ma è un attimo, l'orrorosa meraviglia passa alla svelta) questi sepolcrali culi imbiancati biancogiglio, anche se dovrebbero essere loro a ringraziare voi per liberarli di un incubo in cui, se fossimo davvero cattivi fino in fondo me compreso, meriterebbero di essere lasciati a marcire fino all'ultimo minuto della loro vergognosa e putrida esistenza all'insegna del più silente e tacito e concordatario e impunito e millenario crimine contro l'umanità.
Fuori i nomi!

Aldo Busi


3- NO OUTING!
Da "Rainews24.it"

Paola Concia Ricarda TrautmannPaola Concia Ricarda Trautmann

L'ora X scocca domani alle 10. Sul blog 'listaouting' si annuncia la pubblicazione di una lista di dieci nomi di politici omofobi ma gay. Una iniziativa che fa discutere la comunità Lgbt, divisa tra chi si è detto favorevole, soprattutto privati cittadini sul web, e chi invece non ha per niente apprezzato, soprattutto leader politici del movimento.

"Questa iniziativa - spiega il sito 'pirata' - nasce per riportare un po' di giustizia in un Paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva".

L'outing di uomini pubblici è "uno strumento politico duro ma giusto" per "far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione". A questi nomi potrebbero seguirne altri di politici, ecclesiastici, personaggi dell'informazione. Già alcuni giorni fa Ivan Scalfarotto, vicepresidente dell'assemblea Pd si era dissociato dall'iniziativa e si era dimesso dal comitato d'onore di Equality Italia, il cui presidente Aurelio Mancuso veniva indicato da alcuni tra i promotori dell'outing, anche se l'interessato smentisce.

Paola Concia Ricarda TrautmannPaola Concia Ricarda Trautmann

CONCIA E SCALFAROTTO CONTRARI ALL'INIZIATIVA
"Non mi dissocio dalla rivendicazione dei nostri diritti - spiega Scalfarotto - ma questa pratica non contribuisce a costruire un Paese più civile". E anche Paola Concia, che in Parlamento ha cercato invano di far approvare una legge contro l'omofobia, spiega che "è un gesto estremo che io non farei mai, non è la mia cultura politica. Essere gay non è un'offesa o un insulto, io non mi offendo se mi dicono che sono lesbica". Concia, deputata Pd, invita però a riflettere "sul perché qualcuno giunge a queste forme estreme", "invito tutti a interrogarci sul perché in questo paese siamo arrivati a questo, perché alcuni pensano di fare una battaglia politica in questo modo discutibile? Forse perché siamo tra i Paesi più omofobi, servirebbe una riflessione su questo".

"SONO IN DISSENSO NETTO", RINCARA FRANCO GRILLINI
"E' un'operazione che serve solo a fare pubblicità a chi la promuove". "La pratica politica non si fa così, è non si fa sparando nel mucchio e in modo anonimo, ma individuando un personaggio importante su cui si hanno prove certe e con testimoni che testimoniano a viso aperto. L'ha inventata l'americano Michelangelo Signorile e nemmeno in Usa si fa più".

Grillini critica dunque il fatto che "nel caso italiano il blog è anonimo ed è gestito da un portavoce che non si assume responsabilità legali, ma parla di persone reali". "E' un fatto diseducativo anche per motivi pedagogici, è gettare il sasso e nascondere la mano, una cosa vile. E' un'operazione sbagliata perché sembra solo una vendetta e non porta nulla di positivo alla comunità Lgbt".

Paola Concia Ricarda TrautmannPaola Concia Ricarda Trautmann

Mancuso: "E' uno stigma se qualcuno ti indica come gay?"
E Aurelio Mancuso, invece, cosa dice? "Io ed Equality non c'entriamo nulla", assicura. "Ma non condanno l'iniziativa di questo sito corsaro", afferma.

FRANCO GRILLINIFRANCO GRILLINI

"Tre sono le considerazioni. Innanzitutto è uno stigma se qualcuno ti indica come gay? Se lo è non siamo un Paese europeo, la prima reazione che dovrebbero avere i dieci politici è di non sentirsi offesi, semmai possono smentire, ma non certo offendersi. La seconda cosa è che non c'è nessun clamore per il fatto che milioni di omosessuali in questo paese non hanno diritti e vengono discriminati senza che questo sollevi indignazione. Tra l'indignazione per la pubblicazione dei dieci nomi di politici e l'indignazione per una politica che blocca la legge sull'omofobia, mi sento più vicino alla seconda".

Infine, rimarca, "l'outing è una pratica estrema praticata negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra, per mettere alla berlina chi è pubblicamente omofobo ma in privato fa ben altro. In questo Paese siamo o no in una situazione eccezionale? Anch'io la ritengo una forma estrema, ma questa operazione personalmente non mi dispiace, perché dà voce a persone indignate da quello che accade. Io non condanno questi corsari".

 

 

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