DA ''ASSASSINO'' E ''CAMORRISTA'' A ''UN GRANDE PASSO IN AVANTI'': L'INCONTRO TRA LUIGI DI MAIO E VINCENZO DE LUCA, CON LA SCUSA DELLE UNIVERSIADI, LA RAGION DI STATO CHE SEPPELLISCE SOTTO LA POLVERE ANNI DI QUERELE, INSULTI, PERSONAGGETTI. I SOCIAL, OVVIAMENTE, IMPAZZISCONO

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luigi di maio vincenzo de luca luigi di maio vincenzo de luca

Giovanna Di Giorgio per www.ilmattino.it

 

Faccia a faccia. Sguardo fisso l’uno nell’altro. E mani sui fianchi, come quei pistoleri del Far West pronti a estrarre la rivoltella dal cinturone per far fuoco in un duello che ha per testimoni i volti dei padri della Patria. Da un lato Luigi Di Maio, dall’altro Vincenzo De Luca. Uno al cospetto dell’altro, il vicepremier e il governatore, immortalati in uno scatto un po’ sfocato, quasi rubato, rilanciato dal presidente della Regione Campania su tutti i suoi canali social, da Facebook a Instragam, passando per Twitter.

 

Nessuna pistola fumante, però. E solo un vago ricordo di quello “sceriffo” che un tempo fu sindaco di Salerno. Il quale, al contrario, accompagna la foto con un commento soddisfatto: «Con il vicepremier Luigi Di Maio e il sottosegretario Giorgetti a Palazzo Chigi. Un grande passo in avanti per le Universiadi 2019».

 

luigi di maio su vincenzo de luca luigi di maio su vincenzo de luca

Già, le Universiadi. La ragion di Stato che seppellisce sotto la polvere querele e anni di sfottò. Che mette di fronte non più il «webmaster Luigino Di Maio», lo «steward dello stadio San Paolo», il bersaglio preferito del presidente, l’uomo sbeffeggiato a ripetizione nei suoi monologhi puntualmente ripresi da Maurizio Crozza. Né, dall’altra parte, il vecchio politico da mandare a casa, ché pure Di Maio a De Luca ne ha detti di tutti i colori. Faccia a faccia, adesso, ci sono due uomini di Stato.

 

Due istituzioni chiamate a collaborare per il bene comune. Poi, cosa davvero è passato per la testa dei due lo sanno solo loro. Certo, il sorrisetto sulle labbra del vicepremier cinquestelle che, complice qualche centimetro in più, sembra guardare dall’alto in basso il suo interlocutore, è eloquente.

 

vincenzo de luca quattro querele vincenzo de luca quattro querele

Ma tant’è. E tanto è bastato per scatenare il web, tra incredulità, rabbia e ironia. «Sono confuso», scrive qualcuno. E un altro: «Presidente, se l’è fatto controllare il computer dal webmaster di Pomigliano?» Ancora: «L’incontro tra Giggino ed Enzo si può paragonare a quello di Vittorio Emanuele con Garibaldi». C’è chi promette: «Mi faccio il poster e lo attacco in bagno al posto del calendario Pirelli». E chi non rinuncia a canzonare: «Allora è vero che l’amore non è bello se non è litigarello?».

IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI DI MAIO CONTE GIORGETTI DI MAIO CONTE GIORGETTI DI MAIO CONTE GIORGETTI DI MAIO CONTE GIORGETTI di maio de luca di maio de luca

 

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