ALTE CARICHE, BASSI TRAFFICI – SERVONO TRE GIUDICI ALLA CONSULTA E I PARTITI DANNO IL PEGGIO – IL PD TRATTA CON I GRILLINI CHE PERÒ BOCCIANO UN COSTITUZIONALISTA DI FAMA COME BARBERA – ALLORA SI FA AVANTI FORZA ITALIA E PROPONE SISTO IN CAMBIO DI BARBERA, MENTRE ALFANO E SCHIFANI BUTTANO NEL MAZZO ANCHE PITRUZZELLA

Augusto Barbera aveva avuto lo scrupolo di precisare che anni fa era stato sfiorato da un’indagine sui concorsi accademici della quale non si è saputo più nulla. Ma tanto è bastato per i Cinque Stelle, che però a questo punto rischiano di non piazzare neppure il loro candidato, Franco Modugno…

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Ugo Magri per “la Stampa

 

AUGUSTO BARBERA AUGUSTO BARBERA

La scena cambia ogni 24 ore. L' altra sera eravamo all'«embrassons-nous» tra Pd e Cinque Stelle, che sembravano sul punto di eleggere insieme almeno due dei tre giudici costituzionali rimasti in sospeso.

 

Stamattina invece lo scambio di tenerezze è tra Pd e Forza Italia, vecchi amanti che si erano lasciati male, però alle 8 in punto tornano a incontrarsi per reciproca convenienza: insieme con i centristi, proveranno ad accaparrarsi tutte e tre le poltrone, lasciando fuori i grillini. Non è detto che ci riescano. Ma proprio qui sta l' aspetto più interessante (e imbarazzante) dell' intera vicenda.

FRANCESCO PAOLO SISTO E LE SUE BUFFE SCIARPE FRANCESCO PAOLO SISTO E LE SUE BUFFE SCIARPE


Tutti contro Grillo. Alle ore 13, quando si riunirà il Parlamento in seduta comune, una larghissima maggioranza dovrebbe teoricamente convergere su Augusto Barbera, su Francesco Paolo Sisto e su Giovanni Pitruzzella candidati rispettivamente del Pd, di Forza Italia e dei centristi a vario titolo. Gli unici contrari, sempre sulla carta, dovrebbero essere i grillini che, sul totale di 950 parlamentari, non arrivano a metterne insieme neppure 130.

francesco paolo sisto nancy dell olio francesco paolo sisto nancy dell olio

 

Per cui la sorpresa sarebbe notevole, e lo shock politico ancora di più, se questa «Invincibile Armada» dovesse fallire quota 570, pari al quorum dei 3 quinti richiesto per eleggere i tre giudici costituzionali. Vorrebbe dire che Renzi e Berlusconi, Alfano e la Meloni, Bersani e Salvini non sono riusciti a fare senza Grillo neppure mettendosi tutti quanti insieme.

GIOVANNI PITRUZZELLA DA NAPOLITANO GIOVANNI PITRUZZELLA DA NAPOLITANO


Giro di valzer. La rottura coi Cinque Stelle si è consumata sul nome di Augusto Barbera. Candidandolo, il Pd aveva creduto di fare buona figura perché di tratta (lo spiega bene il capogruppo alla Camera Rosato) di un costituzionalista eminente, di una persona molto stimata che prima di accettare aveva avuto lo scrupolo di far presente come anni fa i giornali avessero parlato di lui per delle indagini su presunte raccomandazioni in concorso accademico, ma di cui non si era mai più saputo nulla: nessun indagato e zero rinvii a giudizio.

 

FRANCO MODUGNO FRANCO MODUGNO

Fosse stata una cosa davvero seria, qualcosa sarebbe successo. Per i grillini, tuttavia, siamo già ben oltre il consentito. Le reazioni dei parlamentari M5S hanno preso una piega negativa, senza nemmeno attendere il parere degli iscritti che si sarebbe dovuto esprimere ieri tramite un referendum online, però nel frattempo sul blog di Grillo era già stata lanciata un' altra consultazione (su chi candidare a Roma) cosicché alla fine per evitare pasticci non se n' è fatto nulla. Comunque il no grillino a Barbera è rimasto, forte e chiaro.

sede consulta sede consulta


Occhio per occhio. Il Pd ha reagito bocciando l' incolpevole Franco Modugno, anch' egli autorevole costituzionalista, candidato lunedì sera dal M5S. La vendetta può apparire cinica, ma così va la politica. Si sono fatti avanti i berlusconiani, proponendo al Pd un' intesa che verrà sancita stamattina, della serie «voi vi prendete Barbera e noi Sisto». Astuti, quelli di Scelta civica hanno pure loro avanzato una candidatura (Pitruzzella) che nelle intenzioni dovrebbe occupare la terza poltrona libera, levandola per l' appunto ai grillini che sono la seconda forza nei sondaggi eppure rimangono costantemente fuori dalle intese istituzionali.


Che sia una buona cosa, è lecito dubitare.

 

 

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