Giacomo Galeazzi per "la Stampa"
EMMA BONINO - COPYRIGHT PIZZILa Chiesa in allarme per l'«inattesa candidatura» dell'abortista Bonino. Nei Sacri Palazzi si sta seguendo con grande attenzione la «radicalizzazione» del maggior partito d'opposizione. Nel Lazio, tra gerarchie ecclesiastiche e movimenti, i più preoccupati sono i settori progressisti del mondo cattolico, soprattutto l'influente e territorialmente radicata Sant'Egidio.
mario marazzitiAi Democratici sono arrivati segnali di forte contrarietà alla Bonino proprio da parte della Comunità il cui portavoce Mario Marazziti era una delle possibili candidature, esterne ai partiti, che avrebbe potuto mettere d'accordo laici e cattolici progressisti. Nel quartier generale del Pd, si stanno trattando i termini di un accordo con i Radicali che consenta di scongiurare uno scontro frontale con il mondo cattolico. Intanto la teodem Paola Binetti avverte che «la Bonino non va bene perché è anticlericale e non rappresenta una candidatura di sintesi tra le sensibilità diverse presenti nel partito».
PAOLA BINETTILa punta di lancia della componente cattolica del Pd snocciola alternative: «La Lanzillotta è laica ma non anticlericale o laicista. Letta ha una solida formazione cattolica ma non è un fondamentalista. La Bindi darebbe filo da torcere alla Polverini». E «se il Pd candida la Bonino è il partito che esce da me», evidenzia la Binetti. Stesso no dall'episcopato.
CArtelloni Polverini VINCENZO PAGLIA«E' sbagliato candidare chi da sempre attacca i valori cattolici per un anticlericalismo fuori dalla storia», mette le mani avanti un leader influente della Chiesa laziale come il vescovo di Palestrina, Domenico Sigalini, che è anche Assistente generale delll'Azione Cattolica e segretario della commissione Cei per le migrazioni. Nessuna reazione ufficiale, invece, da Sant'Egidio.
ZingarettiAd allarmare è la convinzione che ora i credenti voteranno altrove o si asterranno per colpa di un Pd schiacciato sulle estreme che prima elegge un segretario regionale poi dà il mandato esplorativo a Zingaretti. Nell'arcipelago ecclesiale si preferivano candidature meno dirompenti (Marini, D'Ubaldo, Bachelet) sulle quali anche l'Udc era d'accordo. La Bonino candidata è vissuta come una «furbata» dei Radicali che ne guadagneranno visibilità pur perdendo. Come nelle battaglie minoritarie all'Onu che invece Sant'Egidio vince aggregando i diversi (per esempio nella moratoria sulla pena di morte).