Francesco Borgonovo per \"Libero\"
Marina Berlusconi«In questo partito, di vecchio solo io basto e avanzo: largo ai giovani e alle donne», dice Silvio Berlusconi ad Atreju. E prosegue nel tratteggiare il profilo del centrodestra che verrà, in vista del quale bisogna creare «cellule, team» in grado di capire che cosa valga la pena di comunicare agli italiani, «in modo da diffondere dei libri, come Il libro nero del comunismo, film come Urla nel silenzio».
Ora, a noi viene in mente una soluzione in grado di rispondere a tutte queste caratteristiche, per di più concentrandole in una sola figura. Giovane, donna e in grado di fabbricare pensiero attraverso i libri. Si chiama Marina Berlusconi. Poco più di quarant\'anni, manager affermata al vertice del gruppo Mondadori e di Fininvest.
La prestigiosa rivista statunitense \"Forbes\"l\'ha definita «la donna più potente d\'Italia»; il quotidiano francese \"Le Figaro\" se n\'è innamorato, qualche mese fa, raccontandola come una «iperattiva con un temperamento istintivo e volenteroso », capace di gestire con lucidità e lungimiranza le aziende di famiglia.
SILVIO BERLUSCONIDagospia, nei giorni scorsi, insinuava maliziosamente che la Delfina di Arcore starebbe preparando la propria discesa in campo, fertilizzando il terreno con importanti interviste al Corriere della Sera. E la voce non è isolata. Pensateci bene: la Principessa Marina le carte in regola per misurarsi con la politica - ed eventualmente, chissà quando, succedere all\'amato papà (al quale è sempre stata vicina e fedelissima) - le ha tutte. Intanto, il cognome, segno rassicurante della prosecuzione dinastica.
Poi, un sano retroterra liberale, che emerge proprio nelle lunghe interviste rilasciate nell\'ultimo anno. Dalle dichiarazioni al giornale di Via Solferino (sempre attraverso Daniele Manca), emerge un piglio combattivo, un tono da guida, ma non svincolato dalla sensibilità filiale e femminile.
DE BENEDETTILo scorso ottobre, a poca distanza dalla sentenza Mondadori che premiava De Benedetti (i famosi 750 milioni da pagare), disse che contro Silvio si era scatenata una «caccia all\'uomo». Si dimostrò decisa, Marina, capace di fondere la visione politica all\'amore filiale. Fu capace di esprimere l\'affetto per il padre senza perdersi nei sentimenti. Difese le sue aziende, rivendicò la capacità dei Berlusconi di creare ricchezza e rifilò un paio di cazzotti in pieno volto a Carletto De Benedetti («avrebbe voluto essere come Berlusconi solo che non ci è mai riuscito»).
renzo bossi by marziano copytrotaPerò aggiunse anche: «Non faccio comizi e non mi occupo di politica». A leggere l\'intervista rilasciata questa settimana, tuttavia, il dato politico emerge con forza. Quello intellettuale pure. Marina ha rivoltato come un calzino «l\'eroismo a tassametro» del teologo Vito Mancuso che si lamentava per una \"legge ad aziendam\"che favorirebbe l\'editore di Segrate (il suo), e con lui la totalità degli intellettuali di sinistra. È tornata alla carica su Repubblica, la «Pravda», lancia del gruppo che assalta il Cavaliere.
bossi e berlusconi tenerezzaNelle sue chiacchierate non è mai eccessiva e non retrocede di un passo. Esprime valori e motivazioni forti, dai quali affiorano spunti per un manifesto: contro la minoranza rumorosa di toghe rosse, contro i poteri forti che non hanno «alcuna investitura popolare » e mirano a ribaltare il risultato delle urne; riflessioni sulla crisi economica, spirito d\'iniziativa, fiducia nell\'impresa. Inoltre - puntina maliziosa - le recenti foto in topless su \"Chi\" la collocano in pieno Sessantotto berlusconiano, la rivoluzione dei costumi del centrodestra, la fantasia e la libertà al potere. Permetteteci di fantasticare.
Umberto Bossi e Silvio BerlusconiSe Marina scendesse in campo, potrebbe ritrovarsi accanto pure un altro erede illustre: Renzo Bossi. La Principessa e il Trota. Con un solo bacino, rischia di uscirne un nuovo asse del Nord Bossi- Berlusconi, destinato a durare chissà quanto. Marina, Marina, Marina, ti devi al più presto schierar. Non ti manca nulla.