1- ORA CHE C’è LA PROVA, UN DOCUMENTO UFFICIALE DEL GOVERNO DI SANTA LUCIA, CHE GIANFRANCO FINI HA REGALATO UN MILIONE E MEZZO DI EURO A SUO COGNATO, GIANCARLO TULLIANI, SOTTRAENDOLO ALLE CASSE DEL PARTITO CHE GUIDAVA, ALLEANZA NAZIONALE, CONTINUERà A RICOPRIRE LA TERZA CARICA ISTITUZIONALE DEL PAESE? - 2- SEMBRA GROTTESCA QUELLA RISPOSTA CHE FINI STESSO DIEDE POCHE SETTIMANE FA AD ENRICO MENTANA CHE LO INTERVISTAVA PER IL TG DI LA7: “NON HO NULLA DA TEMERE PERCHÈ NON HO NULLA DA NASCONDERE. RIDEREMO QUANDO SARÀ FATTA CHIAREZZA DALLA MAGISTRATURA, BASTA ASPETTARE QUALCHE SETTIMANA, QUALCHE MESE”

Condividi questo articolo


LiberoLibero Giornale Fini Finita - Nonleggerlo

1- DAGOSPIA: \"C\'È TULLIANI DIETRO LE SOCIETÀ OFF-SHORE
Da \"la Repubblica\"
- Le società off-shore che hanno gestito l\'affare della casa di Montecarlo data in affitto al fratello della compagna di Gianfranco Fini apparterrebbero allo stesso Giancarlo Tulliani. Lo scrive il quotidiano \"El Nacional\" citando alcuni documenti del governo di Santa Lucia nei Caraibi. L\'articolo, ripreso da Dagospia, suscita subito nuove polemiche. \"Il presidente della Camera è in grado di imporre a Giancarlo Tulliani una rapida smentita della notizia diffusa da Dagospia sulla proprietà delle società off-shore che hanno gestito l\'affare di Montecarlo? Il silenzio ostinato fa male alle istituzioni oltre che a una comunità ferita\", attacca Francesco Storace, leader de \"La Destra\".

fini,fini, tulliani

2 - «LA CASA È DI TULLIANI» DOCUMENTO SULLA STAMPA DI SANTO DOMINGO
Giusi Fasano e Virginia Piccolillo per il \"Corriere della Sera\"

Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini coinvolto da due mesi nella vicenda della casa a Montecarlo, sarebbe «il titolare della Printemps Ltd e della Timara Ltd». Lo hanno scritto due giornali dominicani, Listin Diario e El Nacional, ripresi dal sito web Dagospia. Secondo i due giornali d\'oltreoceano, Tulliani sarebbe legato alle due società offshore che hanno sede a Santa Lucia, isoletta caraibica dell\'arcipelago delle Piccole Antille.

GIANCARLOGIANCARLO TULLIANI

In particolare, El Nacional pubblica un documento governativo dell\'isola-Stato che dimostrerebbe il collegamento tra Giancarlo Tulliani e le società Printemps e Timara. Il senatore di Futuro e liberta, Francesco Pontone, tesoriere del patrimonio di Alleanza Nazionale, si è dimesso. «Era inevitabile», ha commentato l\'ex di An Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato.

finifini e tulliani

Lo scrive il sito italiano Dagospia, che lo riprende nel pomeriggio dal quotidiano dominicano Listin Diario e in serata da un altro giornale, El Nacional. La notizia sarebbe questa: Giancarlo Tulliani «è il titolare della Printemps Ltd e della Timara Ltd». Così dicono i due giornali d\'oltreoceano. Giancarlo Tulliani, il cognato di Gianfranco Fini da due mesi nella bufera per lo scandalo politico della casa a Montecarlo, sarebbe quindi più che legato alle due società offshore che hanno sede, appunto, a Santa Lucia, isoletta caraibica dell\'arcipelago delle Piccole Antille. Ed El Nacional pubblica un documento governativo ufficiale dell\'isola-Stato che dimostrerebbe il collegamento Tulliani-Printemps-Timara.

Si tratta della fotocopia della lettera con la quale il 16 settembre il ministro della giustizia di Santa Lucia, L. Rudolph Francis, comunica al capo del governo e ministro delle Finanze dell\'isola caraibica che il beneficiario reale delle società Printemps e Timara è Giancarlo Tulliani.

A questo punto delle due l\'una: o è un clamoroso falso oppure è la prova che il cognato del presidente della Camera è il regista di tutti i passaggi della casa di Montecarlo. Cioè prima la vendita da Alleanza Nazionale alla Printemps Ltd e, pochi mesi dopo, il nuovo rogito dalla Printemps alla Timara Ltd che, non a caso, ha poi dato l\'appartamento in affitto proprio a Giancarlo Tulliani. Ora: se davvero le due società offshore sono di Tulliani, la Procura di Roma, che sulla questione ha aperto un fascicolo per truffa, potrebbe arrivare a indagare il cognato di Fini.

FiniFini Tulliani Famiglia

Questo probabilmente già basta e avanza a rovinare l\'umore del presidente della Camera. Che però deve fronteggiare da ieri sera una nuova emergenza. Le dimissioni del tesoriere di An. «Era inevitabile» sintetizza quando sono le undici di sera il presidente del gruppo pdl al Senato Maurizio Gasparri. «Inevitabile» che il senatore di Futuro e libertà, Francesco Pontone, si dimettesse, appunto, da tesoriere del patrimonio di Alleanza Nazionale.

L\'ha fatto durante la riunione dei comitati di gestione e dei garanti che si occupano dell\'intera eredità di An. E con lui si è dimesso Giovanni Catanzaro, uno dei due vicepresidenti (non finiano) che hanno affiancato finora Pontone. Dimissioni per adesso virtuali: perché la serata si è chiusa con un nulla di fatto. Nessuno dei due si può considerare fuori gioco, tutto è rinviato alla discussione della prossima volta. Era la prima riunione dopo lo scandalo della casa di Montecarlo per il quale la Procura romana ha sentito nei giorni scorsi un primo gruppo di testimoni.

bechisbechis

Fra loro proprio Pontone. I 300 mila euro incassati per la vendita, ha spiegato il senatore, erano la sola offerta ricevuta fino a quel momento, nel 2008. Mentre l\'ex parlamentare di An, Antonino Caruso,a veva di chiaratoin un\'intervista (salvo poi non confermarlo in Procura) che c\'era stata un\'altra offerta, di gran lunga superiore. Gasparri ha commentato l\'addio di Pontone come fosse già accettato: «Ci auguriamo che ci aiuti a gestire con chiarezza una fase molto delicata».

3- FINI SI DIMETTA
Franco Bechis per Libero - fbechis.blogspot.com

letteralettera del governo di Santa Lucia

Gianfranco Fini ha regalato un milione - un milione e mezzo di euro a suo cognato, Giancarlo Tulliani, sottraendolo alle casse del partito che guidava, Alleanza Nazionale. E\' stato Tulliani ad acquistare la celebre casa di Montecarlo con la Printemps Ltd l\'11 luglio 2008 ed è stato lui a rivendersela alla Tulliani immobiliare (Timara Ltd) al solo scopo di confondere le tracce sulla proprietà. Dalla vendita di quella casa Alleanza Nazionale ha ricevuto 300 mila euro, una cifra con cui a Montecarlo non si poteva acquistare nemmeno un box auto o una cantina.

Prima della vendita c\'era stata un\'offerta superiore al milione di euro. Oggi con la stessa metratura nella stessa via vengono venduti appartamenti al prezzo di 2,5-3 milioni di euro. E\' chiaro il danno inferto al partito politico e l\'ingente vantaggio finanziario consentito al cognato di Fini, che può rivendersi l\'immobile ai valori veri di mercato.

casacasa montecarlo

Ora che il ministro della giustizia dell\'isola di Santa Lucia, ai Caraibi, ha certificato la proprietà di Printemps e Timara in una lettera riservata al suo primo ministro, di cui è venuta in possesso la stampa locale, la verità è venuta alla luce: quella casa è passata dalla famiglia politica alla famiglia personale di Fini.

CASACASA TULLIANI A MONTECARLO

Non c\'è più bisogno nemmeno di fare perdere tempo e soldi ai magistrati italiani che oltretutto non sarebbero stati in grado di venire a capo di nulla, vista la raffinatezza dell\'operazione compiuta in un paradiso fiscale. Sembra grottesca alla luce di questo documento ufficiale del governo di Santa Lucia quella risposta che Fini stesso diede poche settimane fa ad Enrico Mentana che lo intervistava per il Tg di La7: \"Non ho nulla da temere perchè non ho nulla da nascondere. Rideremo quando sarà fatta chiarezza dalla magistratura, basta aspettare qualche settimana, qualche mese\".

TullianiTulliani Gaucci

Non è stato necessario tanto tempo, per fortuna. E guardando quella lettera c\'è davvero da ridere. Ma non è il presidente della Camera a poterlo fare. Dovremmo ridere noi chiamati \"infami\", appellativo che come ricordava giustamente Marco Travaglio, fa parte del gergo usato dai mafiosi per attaccare chi sceglie la verità e lo Stato e non loro. Ma non c\'è molto da ridere, perché la questione è assai seria e grave.

gaucci,gaucci, tulliani

Quel documento pubblicato dalla stampa caraibica, che certifica la vendita a Tulliani della casa di Montecarlo, dimostra che Fini ha mentito sia davanti al suo partito che di fronte all\'opinione pubblica. E\' un peccato grave per un uomo politico, in grado da solo di rovinare carriere in molti paesi del mondo. E\' un peccato più grave se commesso dalla terza carica istituzionale del paese, oltretutto con minacce gravi e a questo punto del tutto ingiustificate alla libertà di espressione e di stampa in Italia.

Dopo questa clamorosa bugia svelata dal governo di Santa Lucia, non è più problema di una parte politica la permanenza o meno di Fini alla presidenza della Camera. E\' un problema di tutto il paese, che non può più essere da lui rappresentato a una così alta carica istituzionale. Il resto ha diritto a chiederlo, anche con azioni giudiziarie, chi ha militato in Alleanza Nazionale anche a prezzo di grandi sacrifici: la restituzione di quella casa. Allo stesso prezzo a cui è stata venduta la prima volta.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCHEO-POMPINO - ANITA EKBERG IN AUTO CON FELLINI - VALENTINA CORTESE: “FEDERICO SI PORTÒ IN MACCHINA UNA DI QUELLE ATTRICIONE, CHE PIACEVANO A LUI: PROSPEROSE, ABBONDANTI, VISTOSE. INSOMMA, MENTRE ANDAVANO A OSTIA, LEI PARLAVA DELLA SUA VOCAZIONE ARTISTICA, NEANCHE FOSSE LA BERGMAN. A UN CERTO PUNTO FEDERICO COMINCIÒ AD ACCAREZZARLE I CAPELLI E POI CON LA MANO SULLA NUCA A SPINGERLA VERSO IL BASSO. FINALMENTE LA POVERETTA CAPÌ COSA STAVA ACCADENDO E, CON TUTTO IL FIATO IN GOLA, DISSE: "FEDDERICCO, IO ARTISTA, IO NO POMPETTO"

DAGOREPORT - BIDEN È MESSO MALISSIMO: IL 48% DEGLI ELETTORI DEMOCRATICI SI RICONOSCE NELLE RAGIONI DEI PALESTINESI DI GAZA (TRA I REPUBBLICANI SOLO IL 25%), E ACCUSA LA CASA BIANCA DI ECCESSIVA DEBOLEZZA NEI CONFRONTI DI NETANYAHU IN MODALITÀ “DOTTOR STRANAMORE” – HAMAS SI SPACCA: A DOHA, IL CAPO POLITICO HANIYEH VUOLE TROVARE UN ACCORDO; A GAZA, IL CAPO MILITARE YAYA SINWAR E’ CONTRARIO - NETANYAHU SI DICE FAVOREVOLE A UNA TRATTATIVA PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI, MA ALLO STESSO TEMPO VUOLE SPIANARE RAFAH, L’ULTIMO FORTINO DI HAMAS, DOVE SI SONO RIFUGIATI 1 MILIONE E MEZZO DI SFOLLATI DAL NORD

ARCHEO-QUIZ - UN BELL'ANEDDOTO CHE LA DICE LUNGA SUL TIPO DI RAPPORTI CHE INTERCORRONO TRA STAMPA E POTERE - "QUALCHE TEMPO FA IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE RICEVETTE LA TELEFONATA DEL CAPUFFICIO STAMPA DI UNA GRANDE INDUSTRIA: ‘’CARO DIRETTORE, SAPPIAMO CHE STA PER USCIRE UN SERVIZIO MONDANO DOVE COMPARE LA FOTO DI (E LÌ IL NOME DELL'AD DELLA GRANDE INDUSTRIA) ABBRACCIATO A (E LÌ IL NOME DI UNA SIGNORA, AL MOMENTO AMANTE NUMERO DUE DELL'AD). LEI CAPIRÀ, ALLA NOSTRA GRANDE INDUSTRIA QUESTO DISPIACE NON POCO" - "IL GIORNALE È GIÀ IN MACCHINA", OBIETTÒ IL DIRETTORE. CON LA VOCE DI CHI SA DI ESSERE AUTORIZZATO A TUTTO, IL CAPUFFICIO STAMPA DISSE: "VA BENE, QUANTO COSTA COMPRARE TUTTA LA TIRATURA DEL SUO GIORNALE?" – COME E’ ANDATA A FINIRE? BASTA LEGGERE DAGOSPIA…

A CASA DI CARLO DE BENEDETTI - COME SI FA, AVENDO I SUOI SOLDI, A POSARE DAVANTI A UNA PARETE A TROMPE-L'ŒIL CHE RIPRODUCE UN FINTO TRALICCIO CON VITE, DOVE C’È APPESO SOPRA UN FALSO CANALETTO IN CORNICE DORATA OSCURATO, PER GIUNTA, DALLE FOTO DEI PARENTI, DI CUI UNA IN CORNICE LEOPARDATA? - IL CUSCINO SUL DIVANO SEMBRA LA TOVAGLIA DI UNA PIZZERIA. NON PARLIAMO DEGLI ANIMALETTI POP SU UNA CONSOLLE DI MARMO - JOHN ELKANN AVRÀ DISTRUTTO “REPUBBLICA” MA LUI DEVE AVER IMPARATO DALL’ARCINEMICO BERLUSCONI A FAR FALLIRE IL BUON GUSTO… - VIDEO