WIKI-dolors - PER NON INTACCARE IL RAPPORTO CON GLI USA, IL GOVERNO ITALIANO HA “COSTRUITO” IL RAPPORTO SULLA MORTE DI NICOLA CALIPARI, L’AGENTE CHE SALVÒ GIULIANA SGRENA DAI RAPITORI IN IRAQ, UCCISO A UN CHECK-POINT AMERICANO, AFFINCHÉ I GIUDICI E IL PARLAMENTO NON POTESSERO FARE UN’INCHIESTA - BANANA, GIAN-BECCHINO, LETTA E POLLARI INCONTRANO I DIPLOMATICI USA, E GLI ASSICURANO: “ABBIAMO SCRITTO CHE È OMICIDIO NON VOLONTARIO. COSÌ LA MAGISTRATURA NON POTRÀ FORZARE LA LEGGE COME FA DI SOLITO”…

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Marco Ludovico per \"Il Sole 24 Ore\"

nicolanicola calipari

Il 4 marzo 2005 Nicola Calipari, 007 del Sismi, muore durante la liberazione di Giuliana Sgrena, giornalista del Manifesto rapita dall\'organizzazione della Jihad islamica mentre si trovava a Baghdad. A ucciderlo i colpi sparati dai soldati americani. All\'omicidio di Calipari fece seguito un\'inchiesta del comando militare Usa, cui parteciparono rappresentanti italiani che non vollero sottoscrivere le conclusioni americane di assoluzione.

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Il governo italiano avrebbe fatto pressioni sulla magistratura nell\'inchiesta sulla morte di Nicola Calipari. Il rapporto italiano sull\'incidente sarebbe stato scritto anche per questo scopo e comunque per impedire un\'indagine delle commissioni parlamentari. «Tutto privo di fondamento» smentisce palazzo Chigi. Ma la bufera dei dispacci di WikiLeaks, pubblicati dal quotidiano britannico Guardian e siglati dall\'ambasciatore Usa a Roma (2001-2005), Mel Sembler, non si placa.

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«Il governo italiano - scrive il diplomatico il 3 maggio 2005 - vuole lasciarsi il caso alle spalle e ha scritto almeno una parte del rapporto sulla morte del funzionario del Sismi, il 4 marzo 2005 a Baghdad, per evitare le inchieste della magistratura». E ancora, Roma «bloccherà i tentativi delle commissioni parlamentari di aprire indagini». Il 2 maggio 2005 i vertici dell\'ambasciata Usa sono convocati dall\'ufficio del premier per ricevere in anticipo il rapporto italiano sul caso Calipari. Il 5 e il 6 maggio Silvio Berlusconi sarebbe intervenuto alla Camera e al Senato per il dibattito.

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«Presenti all\'incontro - riferisce il \"cable\" siglato da Sembler - il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Gianfranco Fini, il sottosegretario Gianni Letta, l\'ambasciatore negli Usa Gianni Castellaneta, il capo del Sismi Nicolò Pollari, alcuni dei loro consiglieri, e due commissari, il diplomatico Cesare Ragaglini e il generale del Sismi Pierluigi Campregher. Secondo Sembler gli italiani assicurano che «l\'incidente non deve avere ripercussioni negative» sulle «eccellenti relazioni bilaterali».

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Perciò, secondo il diplomatico Usa, nel rapporto italiano c\'è scritto «gli investigatori italiani non hanno trovato prove che l\'omicidio è stato intenzionale: questo punto - nota Sembler - è stato designed specifically (costruito specificatamente) per scoraggiare altre indagini della magistratura, visto che per la legge italiana possono aprire inchieste sulla morte di cittadini italiani all\'estero, ma non in caso di omicidio non intenzionale».

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L\'ambasciatore Usa aggiunge un\'altra nota,: «I nostri contatti (ovvero Fini, Letta, Castellaneta e Pollari) hanno messo in guardia che i magistrati italiani sono famigerati per forzare queste leggi ai loro scopi, quindi resta da verificare se la tattica del governo italiano avrà successo».

L\'opposizione si scaglia contro l\'esecutivo. «Provo la stessa sensazione - spiega la vedova di Nicola, Rosa Villecco, vicepresidente dei deputati del Pd - che ho avuto leggendo, mezzora prima che fosse dato alla stampa, quelle pagine del rapporto italiano che definiva l\'uccisione \"non intenzionale\". Sì, il governo italiano voleva lasciarsi alle spalle il caso Calipari e mettere i rapporti bilaterali con l\'America davanti alla verità».

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Grande amarezza anche in Giuliana Sgrena, la giornalista che Calipari mise in salvo al prezzo della sua vita. Secondo l\'inviata del Manifesto «solo il Parlamento può riaprire il caso e rendere onore alla memoria di un servitore dello Stato».

 

 

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