CADUTI IN GUERRA, CADUTO PER IL BUNGA! - IL 20 SETTEMBRE, IL CAINANO NON PARTECIPA AI FUNERALI DEL TENENTE ROMANI, PARÀ DELLA FOLGORE MORTO IN AFGHANISTAN - LA SERA PRIMA (MENTRE IL FERETRO ARRIVAVA A CIAMPINO), MEGAPARTY CON 24 RAGAZZE (LA FAMOSA FESTA “NE VEDRAI DI OGNI”), FINITO ALLE 4 DI MATTINA. ALLA FINE, “ERA DISTRUTTO” E AL SUO POSTO HA MANDATO GIANNI LETTA - L’EX CAPO DELLA NATO IN SUD EUROPA, GENERALE MINI: “UN OLTRAGGIO ALLE FAMIGLIE. I NOSTRI RAGAZZI CHE MUOIONO PER IL PAESE NON POSSONO ESSERE L’ULTIMA DELLE PRIORITÀ”…

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Tommaso Cerno e Emiliano Fittipaldi per \"L\'espresso\"

1 - NIENTE FUNERALI: B. È AL PARTY...

IlIl tenente Alessandro Romani

Silvio Berlusconi era atteso oggi ai funerali di Luca Sanna, 33 anni, il caporalmaggiore ucciso qualche giorno fa in Afghanistan. Non si è fatto vedere. Probabilmente ha preferito, dopo lo scandalo Ruby, evitare di presenziare a una cerimonia funebre mandando il sottosegretario Gianni Letta.

Non è la prima volta che Berlusconi salta appuntamenti istituzionali così delicati: sembra incredibile, ma lo scorso 19 settembre, mentre la salma del paracadutista della Folgore Alessandro Romani, trentaseienne originario di Roma, veniva accolta con cordoglio a Ciampino, il presidente del Consiglio era al telefono con Nicole Minetti. Di scendere a Roma per salutare la famiglia del giovane militare ucciso da un cecchino non gli è passato, probabilmente, nemmeno per la testa: la sera, ad Arcore, erano infatti attese 24 ragazze, insieme ai suoi amici Emilio Fede e Carlo Rossella.

Così l\'unico intervento ufficiale del premier sulla morte di Romani resta quello del 17 settembre, il giorno dell\'attentato. Poche righe da Palazzo Chigi: «Ho appreso con dolore la notizia della morte del tenente Romani... A lui va il mio più profondo ringraziamento e alla sua famiglia il mio più sentito cordoglio». Il 18 il Cavaliere sembra in forma: va fino a Taormina, a presenziare al Congresso de La Destra dell\'amico Francesco Storace.

IlIl feretro di Alessandro Romani arriva a Ciampino

Ma il 19 settembre, una domenica, non si muove da Arcore. Tanto che alle 14,30 sono il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il governatore del Lazio Renata Polverini e i vertici militari gli unici ad accogliere il feretro di Romani. Che fa Berlusconi? Alle 16,30 Nicole Minetti parla con un\'amica che diventerà testimone chiave nell\'inchiesta su festini e prostituzione ad Arcore.

La consigliera regionale della Lombardia insieme al Cavaliere sta organizzando una festa per la sera. «Ho sentito adesso the boss of the boss. Gli ho detto \"Ahhh, allora stasera guarda che porto una mia amica\". Mi fa: \"Ottimo\". Gli ho detto: \"Guarda che ha la seconda laurea, ti dà del filo da torcere\". \"Ottimo\". Si vede che non poteva parlare...».

È l\'intercettazione http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Telefonata-di-Nicole-Minetti-all-amica-T.M/2142829 , ormai famosa, in cui la consigliera regionale spiega all\'amica, T.M, che cosa succede durante la cena allegra del presidente.

Il pomeriggio, mentre i familiari del parà accolgono il figlio caduto, c\'è un vorticoso giro di telefonate tra le 24 invitate. Tra loro le gemelline De Vivo, Barbara Faggioli, la prostituta Maria Ester Garcia Polanco, Barbara Guerra, Iris Berardi, altre escort e show girl come Raffaella Fico. A Ciampino la cerimonia si è conclusa da un pezzo. Ad Arcore iniziano le danze. La serata è divertente, secondo le intercettazioni si conclude a notte fonda, verso le 2 e 30. Le ragazze vanno via con gioielli e buste da 2000 euro, altre prendono ancora di più. Secondo gli inquirenti qualcuna si ferma per tutta la notte: le De Vivo, Aris Espinosa, la Fico.

NapolitanoNapolitano ai funerali del tenente Romani

Il Cavaliere, probabilmente, era soddisfatto. Almeno stando ai racconti che T.M ha fatto il giorno dopo a un amico: «Io ho vissuto la serata come se fossi al \"Bagaglino\"... poi qualcuno ha iniziato a fare vedere il culo e da lì la serata è decollata».

Il giorno dopo, lunedì 20 settembre, nel pomeriggio alla Basilica di Santa Maria degli Angeli si officiano i funerali del tenente Romani. In chiesa ci sono tutti: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che abbraccia i genitori, i presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini, i ministri La Russa, Brunetta e Meloni, Nicola Zingaretti, Pier Ferdinando Casini e i capi delle Forze Armate. Berlusconi è ancora ad Arcore: proprio come oggi ai funerali di Stato di Sanna, a rappresentare Palazzo Chigi c\'è Gianni Letta.

AlessandroAlessandro Romani

Che cosa stava facendo il nostro premier quel pomeriggio? Il presidente del Consiglio in serata ha in programma una cena di gala nella sua villa Gernetto a Lesmo insieme agli imprenditori della moda, Santo Versace in primis. Ma è il dopocena che, forse, gli interessa di più: Roberta Bonasia, sua presunta fidanzata, non è potuta venire al festino della sera prima. Deve recuperare: così - secondo le telefonate intercettate che la ragazza fa al fratello il giorno dopo - la invita all\'happening con una novantina di imprenditori. Poi verso mezzanotte il Cavaliere torna a Milano, in bella compagnia. «Siam state lì e abbiamo fatto festa con le ragazze» commenta la Bonasio «C\'era anche qualcuno che c\'era alla cena, un macello!». Il solito: discoteca, buste coi soldi, belle ragazze.

La serata da Silvio dura fino alle 4 del mattino. «Lui, ovviamente, distrutto». Le ultime forze per chiedere un favore a Roberta: contattare tre ragazze da portare il prossimo week-end. Questo ad Arcore. A Roma, invece, le bandiere erano a mezz\'asta per lutto cittadino.


2 - IL GENERALE MINI: UN OLTRAGGIO ALLE FAMIGLIE...

berluSCONIberluSCONI ARCORE house

Per mancare a un funerale di Stato, davanti alle bare dei nostri caduti, «un politico deve dover adempiere ad impegni irrinunciabili. In realtà abbiamo spesso assistito a politici di questo governo che delegano il dovere di rappresentanza con molta superficialità. Perfino per motivi che non hanno niente a che vedere con gli impegni istituzionali e magari hanno a che vedere, invece, con delle vere e proprie fantasie amorali».

Nel giorno dei funerali di Luca Sanna, ultimo soldato italiano caduto in Afghanistan, l\'ex capo di Stato Maggiore del Comando Nato delle forze alleate Sud Europa, il generale Fabio Mini, è turbato. Turbato dall\'aver appreso che Berlusconi disertò i funerali del parà Alessandro Romani, lo scorso 20 settembre, mentre ad Arcore sia la sera del rientro della salma, sia la stessa sera delle esequie, erano in programma due dei festini finiti nell\'inchiesta di Milano.

NicoleNicole Minetti

«Non mi sembra giusto che le crisi istituzionali o anche personali possano influire sui doveri di commemorazione e rispetto dei soldati che sono caduti nell\'adempimento del servizio», aggiunge il generale Mini. «Le priorità che bisogna assegnare ai propri doveri sono sempre in funzione di impegni istituzionali che comunque tutte le cariche dello stato devono saper porre in una giusta prospettiva. I nostri soldati che muoiono non possono essere l\'ultima delle priorità. Non è giusto per le loro famiglie, non è giusto per i commilitoni e soprattutto è profondamente ingiusto nei confronti degli italiani e delle istituzioni alle quali fanno riferimento».

RUBYRUBY A KALISPERA

Secondo l\'ex capo di Stato maggiore, «i riti che spettano ai caduti, quelli sì sono irrinunciabili. E dalla partecipazione, dalla compostezza, dall\'emozione che sin riesce ad esprimere durante questi riti si misura anche la civiltà di un popolo», aggiunge.

SILVIOSILVIO BERLUSCONI CON GRAN GNOCC BALLERINA

«Oggi devo invece constatare che i paesi con civiltà molto meno sviluppate e antiche della nostra rispettano i loro caduti molto più di quanto non si faccia altrove. Non parlo della Gran Bretagna, dove la Regina, annualmente, mette il suo papavero assieme a quello di migliaia di cittadini e tutte le istituzioni britanniche nel giardino dell\'abbazia dove ogni papavero è un morto per la patria. Non parlo nemmeno degli Stati Uniti dove i caduti ricevono cerimonie di altissimo livello e soprattutto fanno vedere ai loro politici e governanti in atteggiamenti di assoluta compostezza. Mi riferisco a paesi del Terzo Mondo, che non hanno ancora nemmeno raggiunto la democrazia, ma che davanti ai loro morti esprimono tutto ciò che hanno imparato di buono».

 

 

 

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