1- SU \"MICROMEGA\" STREPITOSO MINI-SAGGIO DI NATALIA ASPESI CHE ANALIZZA LA PIù GRANDE E PERICOLOSA INVENZIONE DEL BANANA: NON è IL POTERE POLITICO MA LA \"CARNE FRESCA\" - 2- LA FINE FU ALL’INIZIO. PROPRIO NEGLI ANNI IN CUI LE ITALIANE OTTENEVANO IL DIVORZIO, LA PILLOLA, L’ABORTO, UN NUOVO DIRITTO DI FAMIGLIA, LA PARITÀ SALARIALE, LA CANCELLAZIONE DEL DELITTO D’ONORE, IN TELEVISIONE INIZIAVA A CIRCOLARE L’IMMAGINE DI UNA DONNA SEMPRE PRONTA A DENUDARSI, A SORRIDERE, AD AMMICCARE E A TACERE SCULETTANDO - 3- IL MODELLO \"BISCIONE\" HA TRIONFATO OVUNQUE, FINO AGLI SCRANNI DEL GOVERNO - 4- È ORMAI CONSUETUDINE OVVIA CHE SOLO SE VENTENNE, GAMBA LUNGA, SORRISO SESSUALOSSEQUIENTE E PRECARIATO TELE-EROTICO O DI ALTRA DIAVOLERIA ELETTRONICA, UNA RAGAZZA HA DIRITTO A UNA CARRIERA DI POLITICAL SHOW GIRL ALLA CARFAGNA - 5- IL DRAMMA? LE ITALIANE NON SI SENTONO TRADITE, USATE, AVVILITE, FREGATE. NIENTE! -

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ASPESIASPESI

Natalia Aspesi per Micromega

E se tra quarant\'anni, in un non impossibile (e terrorizzante) ormai consolidato berlusconismo postberlusconi, una ultrasettantenne Mara Carfagna, oggi ministro fisicamente impeccabile, aspirasse ad essere eletta presidente della Repubblica? Probabilmente, anzi certamente, anche se berlusconicamente meritevole, non ce la farebbe; infatti le famose Pari opportunità di cui lei attualmente si occupa con candido zelo, potrebbero in futuro diventare doppiamente impossibili.

Proviamo a immaginarci un 2051 a cui si è arrivati per inerzia, debilitati dall\'immobilismo e da nuovi Bossi (forse lo stesso Trota o il suo eventuale figlio Sardina), nuovi SB, nuovi GF, nuovi PfC, nuovi PlB eccetera; le donne sono sempre lì, un passo avanti e due indietro, infatti continuano a non aver accesso alle massime cariche istituzionali o di altro autentico potere: in più è ormai consuetudine ovvia che solo se ventenne, gamba lunga, sorriso sessualossequiente e precariato tele-erotico o di altra diavoleria elettronica, una ragazza ha diritto a una carriera di political show girl.

ragazzeragazze bunga

Tornando al presente, già da adesso ci si chiede: che fine faranno tutte le nostre belle ministre e sottosegretarie e parlamentari messe lì per meriti di corpo e sudditanza (ma provviste delle famose lauree, magari brevi, che giustificherebbero il salto fulmineo da velina muta a personalità chiacchierina e legiferante, previ tre giorni di scuola quadri), quando, ultracinquantenni e malgrado miracolosi interventi conservativi a spese dello Stato, affioreranno cedimenti, crepe o addirittura crolli come a Pompei?

AlessandraAlessandra Sorcinelli

Verranno cacciate o semplicemente pensionate, come si è fatto con indocili giornaliste televisive, e sostituite con più fresche «belle figliole» (come le chiamano i loro sponsor anziani), il cui sedere nudo, in balletti o calendari e persino in talk show pieni di bruttissimi uomini vestiti, ha ben disposto le autorità incompetenti?

Già le pioniere di questa nuova rappresentanza politica, quindi non più di primissimo e neppure di terzo pelo, pur ricostruite sino allo spasimo, ingessate da bisturi e diavolerie esoteriche, azzoppate da vertiginosi tacchi a spillo anche nelle visite alle truppe in Afghanistan, sono sempre più dimenticate dalle telecamere, pure quando scuotendo cascate di capelli-extension, mostrano spicchi di coscia tra le calze autoreggenti e le mutande.

AlessandraAlessandra Sorcinelli

La regressione delle italiane al solo valore che il berlusconismo attribuisce loro è cominciata prima che il berlusconismo stesso, in nome della più illiberale delle libertà, diventasse un modo di stravolgere la politica, i valori, l\'etica, le idee, i progetti, la giustizia, la Costituzione.

È cominciato, ed erano gli anni Settanta, in un bar di periferia con tavolini coperti di tovaglie di plastica a fiori, da cui una televisione locale privata trasmetteva a tarda sera uno spettacolo in bianco e nero molto seguito: uno spettatore, per esempio «l\'amico Pino», al telefono, poneva una domanda, quasi sempre calcistica, a una signora con maschera, che si definiva casalinga.

RaissaRaissa Skorkina

Se la risposta era sbagliata, la prosperosa signora, mimando goffi movimenti di danza erotica, si toglieva un capo di abbigliamento, fino a spogliarsi quasi del tutto. Calcio e gnocca da Telemilano, proprietario un giovane costruttore intraprendente, che Camilla Cederna, in un suo profetico articolo dell\'aprile 1977, descrive come «un uomo non tanto alto, con un faccino tondo da bambino coi baffi, nemmeno una ruga, un nasetto da bambola, leggero profumo maschio al limone. Mentre il suo aspetto curato, i suoi modini gentili, la sua continua esplosione di idee piacerebbero a un organizzatore di festini e congressi...».

LeLe meteorine gemelle Ferrera

Tutto il percorso imprenditoriale, finanziario, politico, giudiziario e privato dell\'effervescente allora quarantenne Silvio Berlusconi, al primo matrimonio e ai primi due figli, sarà segnato da queste passioni, da elargire a un suo popolo entusiasta, ricavandone ricchezza, potere e vertiginosa autostima: calcio, gnocca e televisione, con la politica al servizio di televisione, gnocca e calcio.

BarbaraBarbara Guerra

Quando nascono le ragazze fast food, belle, prosperose, colorate, seminude, come Carmen Russo di Drive-in sulla berlusconiana Italia 1, e poi le formidabili ridenti sciocchine a seno nudo e capezzoli di strass che riempiono a decine traballando sui tacchi Colpo grosso del baffuto Umberto Smaila, le italiane hanno già ottenuto il divorzio, un nuovo diritto di famiglia, la parità salariale, la legalizzazione della pillola e dell\'interruzione di gravidanza, la cancellazione del delitto d\'onore, mentre dovranno aspettare sino al 1996 perché si riconosca la violenza carnale come delitto contro la persona e non contro la morale.

Le ragazze hanno riempito le piazze in nome del femminismo, Carla Lonzi ha sputato su Hegel, Elvira Banotti ha scandalizzato dissertando di donna clitoridea e donna vaginale, a migliaia si sono ribellate a sottomissione e inconsistenza leggendo Betty Friedan, Luce Irigaray, Kate Millett, Germaine Greer, Luisa Muraro. Hanno finalmente scoperto il loro corpo, il suo valore e il suo potere erotico e materno, si sono impossessate del diritto al piacere, vogliono la parità su tutto, lavoro, famiglia, sesso.

barbarabarbara guerra

Ma come mai in televisione, mentre frotte di belle giovani ragazze dal grosso seno, ridono, sorridono, si scuotono, si spogliano, ammiccano, mostrano la punta della lingua, sbattono le loro natiche ondeggianti sul naso del telespettatore, lanciano gridolini e non parlano, gli uomini che loro circondano sono del tutto vestiti anche in smoking, parlano gridando, accumulano stupidaggini, le trattano con sufficienza, un po\' le deridono, si leccano i baffi osservandole?

BarbaraBarbara Faggioli

È chiaro, la legge ha stabilito quasi tutte le parità, ma non la televisione, non la pubblicità, non il mercato, non Berlusconi, che hanno leggi tutte loro. Non i manager televisivi, che sono quasi tutti maschi, non il pubblico, che è soprattutto femminile, e tifa per i presentatori signorili e volgari, e dalle sorelle che si esibiscono in costumini scemi impara quel che gli anni Settanta avevano cercato di far dimenticare: non si illudano le donne, non è del loro cervello che il mondo ha bisogno, ma dell\'immagine del loro corpo e del loro corpo stesso, della loro giovinezza e inconsistenza, per gli ozi e il piacere degli uomini.

DriveDrive In

Si offendono, si arrabbiano per questo le italiane, si sentono tradite, usate, avvilite, fregate, proprio dal momento in cui la rivoluzione di poche ha facilitato la vita di molte? Per niente, anzi. Quell\'uomo apparentemente gioviale, eterno gagà anni Cinquanta, ha già trasformato la televisione nel Grande Fratello del suo potere e irretito le telespettatrici con l\'avvilimento delle sue trasmissioni; ma le ha anche ammesse nel paradiso dei set, in veste di pubblico ma anche di protagoniste di finte storie vere sceneggiate da professionisti: quando per difendere le sue ricchezze e non rispondere dei suoi affari, decide di «scendere in campo», di imposessarsi della politica per stravolgerla a suo vantaggio personale, quella motitudine di telespettatrici diventa una moltitudine di elettrici.

CopertinaCopertina Playmen - Carmen Russo - Eva Robins - gennaio 1982

Vengono in mente i dieci discorsi che Mussolini rivolse alle donne tra il 1936 e il \'37 per mobilitarle: per spronarle di volta in volta a figliare senza interruzione, a resistere alle sanzioni, a dedicarsi alla vita rurale, a consumare i lussi della moda autarchica, a cedere il posto di lavoro ai maschi, ad essere le custodi dei focolari e le educatrici di prole fascista. Berlusconi è più spiccio, anche se martellante da ognuna delle sue reti, soprattutto nelle trasmissioni di intrattenimento, fatte apposta per le donne.

Il modello continuamente proposto è quello che piace a lui e che gli è utile: ragazzine mute sempre sorridenti, svestite, che si esprimono col bacino in movimento (e mai un vescovo che protesti per tanto inutile e umiliante esibizionismo): rustiche dilettanti dai movimenti monotoni e sgraziati, tutte uguali nel trucco e nei tanga, sempre viste attraverso la lente dello schermo televisivo che le sottrae alla realtà.

MaraMara Carfagna modella dark

Donne che diventano celebrità, star del nulla, che in abito da sera conducono gridando e dando del tu a tutti, trasmissioni insensate. Poiché questa celebrità la si ottiene non sapendo fare nulla (non ballando, cantando, recitando, scrivendo i propri testi, inventando qualcosa) sono milioni le ragazze che si sentono autorizzate, non sapendo fare nulla ed essendo appena carine, a vedere nel mondo televisivo il loro futuro radioso.

E se per arrivarci bisogna essere gentili con gli uomini che si incontrano sullo scosceso cammino, dall\'usciere al direttore generale, perché no? Berlusconi sa incantare le donne e sono milioni a trovarlo fighissimo, a innamorarsene come fosse un giovane calciatore muscoloso, rapato e con orecchino: e non importa se il premier, nuovo Principe azzurro, ha una truccatrice che sbaglia sempre fondotinta e cipria, e il trapianto dei capelli non gli è riuscito e si è tornati a una curiosa verniciatura marrone del cranio, il lifting ha ceduto e gli anni e i farmaci l\'hanno gonfiato.

carfagnacarfagna

È come certi viveur primo Novecento, un tombeur de femmes che ha sempre la battutina erotico-scherzosa, in cui politica e sesso si incrociano inesorabilmente; e non importa se queste galanterie fanno venire i brividi ai suoi pari stranieri, agli italiani che rispettano le donne e alle donne che chiedono rispetto.

carfagnacarfagna

Non si sa se sono i suoi sondaggisti a suggerirgli di insistere sulle sue vecchie battute, da toghe rosse a belle figliole, per riconquistare le simpatie che sta perdendo; o se è lui che ormai maniacalmente non pensa che a quella cosa là, soprattutto quando agli incontri politici anche internazionali gli cade la testa sul petto e pare schiacci un corroborante pisolino.

Delle sue battute ormai celebri ce n\'è un\'antologia, che suscita deliri di simpatia in milioni di fan, gli stessi che probabilmente adorano Mammuccari o Frizzi o altri buontemponi, che però non devono governare. Di un ginecologo dice «che ha le mani in pasta», negli incontri internazionali assicura di aver avuto una fidanzata romena, una fidanzata turca, e di essere popolarissimo in Francia, «basta contare le fidanzate che ho avuto», e di «aver perso i capelli per le troppe fidanzate».

carfagnacarfagna

Le belle ragazze lo entusiasmano all\'eccesso, obbligandolo a gaffe pazzesche: «Evitare gli stupri? Servirebbero tanti soldati quante belle donne»; ad Aida Yespica, «Io con te andrei ovunque»; ad Alessandra Guerra, candidata leghista, durante il conflitto iracheno, «l\'unica Guerra che ci piace è la nostra Alessandra». A un congresso di An, «Vedo laggiù in prima fila rappresentanti di notevole livello estetico» ma anche «A noi le signore, soprattutto belle, in parlamento ci piacciono molto».

RUBYRUBY AL PARADISO DI RIMINI

A Wall Street incontrando uomini d\'affari, «Un altro motivo per venire a investire in Italia è che oltre al bel tempo e alla bellezza del paese, abbiamo anche bellissime segretarie». Tra le rovine del terremoto d\'Abruzzo, saluta l\'assessora provinciale di Trento, «Posso palpare un po\' la signora?».

E di Mara Carfagna, presente ai Telegatti, dove i ministri sgomitano per farsi vedere, dice, «Guardatela, se non fossi già sposato la sposerei». Col suo charme, dice, ha sedotto la robusta presidente finlandese, mentre il premier danese «è il più bello d\'Europa e penso di presentarlo a mia moglie perché è anche più bello di Cacciari. Con tutto quel che si dice in giro, povera donna».

RUBYRUBY AL PARADISO DI RIMINI

La «povera donna» è la signora Veronica Lario, sua moglie e madre di tre dei suoi cinque figli, che è uscita dall\'ombra per denunciare il «ciarpame politico» di cui il marito farfallone si circonda, le tante ragazzette e ragazzone, escort di professione o casuali, da lui protette, che vanno a decine alle sue feste dove è il solo uomo, che lo seguono a distanza nei suoi viaggi di governo, che sono state sorprese dai fotografi in bikini minimi sulle sue ginocchia o comunque abbarbicate al suo corpo invecchiato: minorenni da lui protette, dalla insignificante ragazzetta di Casoria alla sveglia minorenne marocchina spacciata dal premier stesso come «nipote di Mubarak», e da lui sottratta alla polizia «perché sono una persona di cuore e aiuto chi ha bisogno».

RUBYRUBY AL PARADISO DI RIMINI

Chissà dove è andata a finire la sorellanza, chissà perché anche le donne sono cieche davanti alle intemperanze al limite della pedofilia di un marito che offende continuamente e pubblicamente la moglie.

Non solo Mara Carfagna, non solo altre donne del partito del premier, ma una folla di donne qualsiasi, secondo un sondaggio, addirittura l\'85 per cento, attacca la signora Lario - che pubblicamente offesa, ha pubblicamente reagito - perché, dicono banalmente, «i panni sporchi si lavano in famiglia».

RUBYRUBY AL PARADISO DI RIMINI

Anche quando riguardano un capo di governo, un vecchio pomicione che non sa frenarsi e anziché tener nascosta ogni avventura che il denaro gli consente, permette che venga a galla; perché anche per queste ossessioni erotiche vuole il plauso del popolo, e non importa se in questo modo infetta la sua carica e stravolge il bon ton istituzionale e la morale comune, mettendo anche in pericolo la sua persona: resta infatti un mistero come mai lo si veda sempre sommerso da decine di gorilla dall\'aria spietata, per poi ricevere a palazzo, in villa, villona, castello, magione, fortezza, masseria, trullo o che altro, ragazzette sconosciute che potrebbero essere una versione nostrana ma sempre pericolosa e sconveniente, di Mata Hari o delle spie russe recentemente estradate dagli Usa.

RubyRuby da Vanity Fair

Fosse un altro, forse deluderebbe del tutto i suoi spettatori elettori: ma è lui, è Silvio Berlusconi, l\'uomo della Provvidenza, l\'unto del Signore, l\'uomo del fare, quello che da quasi vent\'anni, con qualche periodo all\'opposizione, ha promesso un\'Italia meravigliosa: e mentre quell\'Italia precipita sempre di più nel fallimento, l\'ottimismo incrollabile e bugiardo del capo continua a raccogliere consensi innamorati, soprattutto femminili: certo un po\' meno di prima, ma non abbastanza meno: e poi gli basta niente, un colpo di fortuna, una nuova tintura del cranio, un nuovo acquisto nell\'oltraggioso mercato della politica, o l\'ennesima lussuosa dimora, che tac, i sondaggi risalgono, e la gente, le signore, tornano ad essere entusiaste e si lasciano risedurre.

RUBYRUBY DA OGGI

Il trionfo profumato delle belle ragazze non solo dove la grazia fisica è necessaria, per ragioni di mercato o spettacolo, ma anche dove non lo è, essendo indispensabile altro, l\'esperienza, l\'intelligenza, l\'indipendenza, la cultura, l\'intraprendenza, la professionalità, la competenza, la passione, sta producendo guasti forse irreparabili nella vita delle donne e in quella del paese.

Ogni volta che Berlusconi insulta Rosy Bindi, perché non ha vent\'anni, non porta gonne scosciate e non ha il fisico della escort, dimostra quanto tema l\'intelligenza e la preparazione di un vero indomabile avversario che in un eventuale dibattito gli farebbe fare figuracce: e non potendo attaccarla politicamente, perché non ne è in grado, tenta di umiliarla nel più becero e vile dei modi facendo figuracce davvero umilianti per lui.

RUBYRUBY DA OGGI

Ma intanto riesce a promuovere l\'idea che, non contando le donne se non per la loro immagine, tutte le altre meritano l\'esclusione da ogni forma di rappresentanza e potere: donne come ce ne sono a milioni, non particolarmente avvenenti, non più giovani, non impegnate in una costante inutile apparente seduzione, che non danno importanza al trucco e al vestire, che non si mostrificano con la chirurgia e non hanno tempo per la palestra: persone normali, come è l\'80 per cento delle donne che non rientrano negli schemi di quella che Paolo Guzzanti ha chiamato mignottocrazia.

rubyruby

Intanto capita che stia a poco a poco scomparendo dallo schermo televisivo la sapienza femminile; anche nei dibattiti più seri, le donne invitate, in ogni caso in numero sempre inferiore a quello degli uomini, anche se politiche, scienziate, industriali, manager, giudici, persino assassine sono tendenzialmente giovani e carine.

Le meno giovani e carine, magari di massimo talento e ingegno, latitano perché non fanno audience, per lo meno audience berlusconiana. Si torna indietro, velocemente: se prima le donne non contavano perché non avevano accesso alle carriere, oggi non contano perché anche se fanno grandi carriere, a cui si arriva a una certa età e dedicando il proprio tempo, sono diventate invisibili.

BERLUSCONIBERLUSCONI RUBY

Se svaniscono i modelli di donne di successo per meriti e impegno diversi dal seno esposto e dalla minigonna, se la velina letterina letteronzola postina tronista eccetera diventa la sola immagine di successo per le ragazze appena graziose (ma persino per quarantenni indomite che si presentano sventatamente ai teleprovini), se è già una promozione l\'invito ad apparire come pubblico al politico-pulp Kalispera o al domestico Prova del cuoco, che senso ha faticare, studiare, immaginarsi un futuro professionale, quando, del resto, oggi pare più facile la comparsata televisiva che l\'assunzione anche temporanea in qualsiasi ufficio?

RubyRuby e il fidanzato Luca Risso

Mentre migliaia di giovani donne occupano con la loro grazia fisica e la necessaria inconsistenza, massime doti femminili accreditate dal berlusconismo, ogni spazio possibile, l\'invisibilità di milioni le riconduce per forza, massicciamente, al privato, che si fa sempre meno pubblico e meno protetto.

RUBYRUBY A KALISPERA DA SIGNORINI

Sulla vita delle donne invisibili gravano gli anatemi vaticani contro la pillola abortiva, il proliferare dei medici antiabortisti, la disoccupazione e la sottoccupazione, l\'esaurirsi di ogni forma di intervento sociale, gli uomini incattiviti dall\'autonomia delle donne, che si vendicano in ogni modo, anche ammazzandole.

L\'uomo che più di tutti odia, teme, disprezza le donne è proprio lui, Silvio Berlusconi, il gran tombeur de femmes, che le riduce pubblicamente, esemplarmente, a graziosi strumenti intercambiabili delle sue pulsioni senili e di un\'immaginaria festa continua di cui tutti i maschi italiani dovrebbero usufruire. Sarebbe ora che le sue fan, quelle che cantano appena possibile «Meno male che Silvio c\'è», se ne rendessero conto.

 

 

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