Si mette male per il bocchinesco quotidiano napoletano \"Roma\" (ma Nelle società Bocchino non compare: azionista è la moglie Gabriella Buontempo) - \"LA FORZA GENTILE\" DI PISAPIA CONTRO BAT-MORATTI - LE ASSENZE DI MARIA STAR GELMINI CONSIGLIERE COMUNALE - quelle STRANE PROMOZIONI AI SERVIZIETTI SEGRETI PER MANCINI E PAOLETTI - QUERELA-AUTOGOL PER FABIO GHIONI - CELESTINI SI SCORDA LA DANDINI. Svista o censura?....

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A cura di Enrico Arosio e Primo Di Nicola per \"l\'Espresso\"

MARIASTELLAMARIASTELLA GELMINI

1 - SORPRESE - MARIA STELLA, CHI L\'HA VISTA?...
Salta fuori un\'altra perla dalla sorprendente biografia del ministro dell\'Istruzione Maria Stella Gelmini. Risale al lontano 2000. A Desenzano sul Garda, allora, era presidente del consiglio comunale e i colleghi la chiamavano Maria Star (era stata eletta nel \'98, con il suo voto determinante). Ma accumulava assenze su assenze, al punto da meritarsi una mozione di sfiducia. Tra le accuse riportate, questa: \"Ha dimostrato scarsa sollecitudine nell\'adempimento dei suoi doveri, è venuta meno ai compiti istituzionali e alle funzioni attribuitele\".

Le critiche più pesanti arrivarono dalla stessa maggioranza, da tre consiglieri di Forza Italia, che parlarono di \"inspiegabile attaccamento esclusivo orientato alle cariche\". Messa ai voti, nel 2000, la revoca da presidente passò con 13 favorevoli, cinque contrari e due astenuti. Contro di lei, non solo la minoranza di sinistra, ma pure i suoi alleati, sia di Forza Italia sia della Lega Nord. Caduta Maria Star, ebbe inizio una seconda vita, che avrebbe portato la giovane avvocatessa prima alla Camera, poi, nel 2008, sullo scranno di ministro. Ma la delibera di Desenzano, da allora, è introvabile: sparita dall\'albo pubblico del Comune, negata a chi la chiede. P. T.

2 - SERVIZI SEGRETI/1 - DIMENTICARE CALIPARI...
La messa in ricordo? Una iniziativa inadeguata: Nicola Calipari andava ricordato con una cerimonia di Stato. È con queste motivazioni, scritte in una lettera al direttore dell\'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise), il generale Adriano Santini, che Rosa Villecco Calipari, deputata del Pd e vedova del dirigente del Sismi ucciso in Iraq mentre riportava a casa la giornalista Giuliana Sgrena sequestrata dagli iracheni, ha comunicato che avrebbe disertato, con i figli e il resto della famiglia, la funzione religiosa organizzata il 4 marzo per ricordarlo a sei anni dalla morte.

nicolanicola calipari06

La semplice messa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Gli scorsi anni, infatti, Calipari veniva ricordato con ben altra ufficialità, una cerimonia nella sede dei servizi alla presenza dei vertici degli apparati di sicurezza e dell\'autorità politica, nel caso il sottosegretario Gianni Letta, che ha la delega per l\'intelligence. In più, Letta e i capi dei servizi non hanno mantenuto la promessa di intitolare la sede dell\'Aise, Forte Braschi, allo stesso Calipari. Un comportamento che agli occhi della vedova suona come un tentativo di \"rimuovere una vicenda scomoda e il ricordo di un servitore dello Stato morto in circostanze ancora da chiarire\". P. D. N.

3 - SERVIZI SEGRETI/2 - MISSIONE PROMOZIONE...
Nell\'ultima settimana, tre promozioni stanno facendo discutere le barbe finte italiane, alle prese con un\'ondata di prepensionamenti. La prima è quella di Alberto Manenti a numero due dell\'Aise, promozione che gli ha risparmiato l\'uscita per limiti d\'età. La seconda riguarda Marco Mancini, coinvolto nelle inchieste Telecom-Abu Omar e salvato dal segreto di Stato, a capocentro del servizio militare a Vienna.

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Ma la più sorprendente coinvolge l\'Aisi, dove l\'ultrasessantenne Giancarlo Paoletti è stato promosso caporeparto. Paoletti fu travolto dall\'inchiesta sulla banda della Magliana e accusato di false dichiarazioni ai pm sugli intrecci tra servizi segreti e criminalità. Salvato dalla prescrizione, è stato ripescato grazie alla legge Carnevale sul reintegro dei prosciolti. Il rientro è legittimo, la promozione appare invece discrezionale. F. B.

4 - ELEZIONI MILANO - PISAPIA CONTRO GOLIA...
Contro la macchina da guerra che Letizia Moratti scatenerà a ridosso dell\'election day a metà maggio per confermarsi sindaco di Milano, il candidato dell\'opposizione, Giuliano Pisapia, tenta la via della leggerezza dopo la campagna sulle case della Baggina. Per le strategie di marketing e comunicazione è una strada obbligata, viste le ben diverse risorse in campo: poco più di un milione di euro, contro un budget di oltre 5 milioni per la Moratti, più eventuali extra di fonte famigliare.

Pisapia, sulla scia della \"force tranquille\" di Mitterrand per le presidenziali francesi del 1981, lancia lo slogan \"La forza gentile\", studiato dal suo team di cui fanno parte Civicom e l\'agenzia Com.unico, la stessa che aveva lavorato con Renato Soru quando vinse le regionali sarde. La Moratti non ha fretta, ma ha già ingaggiato l\'hub creativo KleinRusso per il coordinamento dell\'immagine e il gigante Aegis Media per le pianificazioni. \"Letizia Moratti sindaco di Milano\", dovrebbe essere il semplice claim, mentre più sofisticate saranno le foto, scattate dal ritrattista Bob Krieger. Vi. P.

5 - GHIONI FA AUTOGOL - CASO TELECOM...
Querela-autogol per Fabio Ghioni. L\'ex capo del Tiger Team di Pirelli-Telecom, condannato per i casi di spionaggio informatico ai danni del \"Corriere della Sera\" e altre aziende e persone ritenute \"nemiche\", ha accusato di diffamazione il padre di Adamo Bove, il dirigente Tim morto nel 2006 a Napoli, un suicidio pieno di misteri. Nel mirino la lettera, pubblicata dal \"Corriere\", in cui Vincenzo Bove denunciava (inutilmente) ai top manager il ruolo di Ghioni nella manovra per isolare suo figlio Adamo, tentando di farne l\'unico capro espiatorio dello scandalo della security guidata da Giuliano Tavaroli.

LetiziaLetizia e Massimo Moratti con lInter

Ora il gip milanese Luigi Varanelli, accogliendo la motivata richiesta del pm Stefania Carlucci, ha assolto Vincenzo Bove (e il \"Corriere\") perché la sua lettera riferiva \"fatti veri\". Nell\'ordine: nel febbraio 2006 Adamo Bove esautora Ghioni sospettandolo di illegalità; i vertici aziendali dell\'era Tronchetti invece lo promuovono, con una scelta \"incredibile\" che affida proprio allo spione dei computer l\'indagine interna sullo spionaggio; e Ghioni usa quel potere \"per vendicarsi di Adamo Bove\". In giugno, quando scopre che la sua azienda si schiera con Ghioni perfino nell\'esposto ai pm, Adamo ne resta \"ossessionato\". E pochi giorni dopo vola nel vuoto da un cavalcavia. P. B.

6 - PELLEGRINAGGI TRASVERSALI - MADONNA CHE DEVOZIONE!...
Tutto è partito dal senatore del Pdl Salvatore Piscitelli, devotissimo alla Madonna. Piscitelli era già stato più volte a Medjugorje, ma a novembre ha avuto l\'idea di coinvolgere altri parlamentari con una lettera di invito. Così a novembre sono partiti per Medjugorje deputati e senatori di vari partiti, di maggioranza e opposizione.

cinziacinzia sasso e pisapia1

Tra questi, i berlusconiani Giuseppe Esposito, Paolo Tancredi, Alfredo Mantovano, Ada Spadoni Urbani, Maria Alessandra Gallone, Elena Centemero; il senatore democratico Giovanni Procacci; il finiano Candido Da Angelis, la leghista Angela Maraventano. Un bel gruppo trasversale che ha deciso di dare un seguito romano all\'iniziativa riunendosi per un rosario settimanale tutti i mercoledi nella chiesa di Santa Maria in Via. Prossimo pellegrinaggio a Medjugorje il 17 marzo, dove per settembre Piscitelli e colleghi hanno messo in calendario anche un raduno internazionale di europarlamentari cattolici. P. D. N.

7 - L\'INTERROGAZIONE - NIENTE BRACCIALETTI PER I DETENUTI...
Perché non si usano i braccialetti elettronici come strumento di controllo alternativo dei detenuti? La deputata del Partito democratico Magda Negri ha chiesto spiegazioni ai ministri della Giustizia e dell\'Interno Angelino Alfano e Roberto Maroni. Risultano impiegati solo dieci braccialetti a fronte di una fornitura di 400 pezzi costata ben 110 milioni di euro. La parlamentare ha evidenziato lo spreco di risorse pubbliche ma soprattutto ha chiesto di rilanciare il progetto, ricordando i risultati positivi riscontrati in altri Paesi europei: in Gran Bretagna ne sono in funzione 50 mila (interrogazione S.3/01925). (A cura dell\'associazione Openpolis)

8 - SATIRA - CELESTINI OSCURA LA DANDINI...
Ha suscitato una certa sorpresa l\'arrivo nella redazione di \"Parla con me\", la trasmissione di Serena Dandini su Rai Tre, delle copie-staffetta del libro di Ascanio Celestini \"Io cammino in fila indiana\", edito da Einaudi. Per un\'omissione molto rumorosa: la mancata citazione del talk show \"Parla con me\" dove quei testi erano andati in onda. Certo, l\'Einaudi ha avuto coraggio a pubblicare i monologhi di Celestini, attaccato sia da esponenti del Pdl sia da Silvio Berlusconi.

FabioFabio Ghioni

Il premier, ad esempio, aveva visto se stesso rappresentato nel personaggio di Tony Mafioso, un omaggio di Celestini a Peppino Impastato. Nonostante questo, però, non è stata segnalata l\'origine dei testi. Così, come per magia, il riferimento compromettente a \"Parla con me\" è sparito. Sebbene la sponda tv sia il modo migliore per lanciare un libro. Svista o censura? A. F.

9 - CASO USTICA - NON TOCCATE I GENERALI...
I familiari delle vittime sono avvertiti: rischierà una sonora querela chiunque sosterrà che il Dc9 dell\'Itavia fu abbattuto sui cieli di Ustica il 27 giugno del 1980 durante un combattimento aereo tra velivoli militari o da un missile, tirando in ballo depistaggi della nostra Aeronautica militare. Per il governo, che mette in campo i risultati di tutti i processi e di tutte le commissioni di esperti che hanno lavorato intorno alla tragedia, c\'è una sola verità: a fare esplodere l\'aereo fu una bomba.

E 31 anni dopo ha incaricato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi di vigilare sul rispetto di questa versione, anche tramite l\'Avvocatura dello Stato, onde tutelare l\'onore dell\'Aeronautica e dei suoi generali se qualche scettico dovesse tornare a ipotizzare loro responsabilità. O. F.

10 - MA LA SICILIA È MEGLIO DEL VIAGRA...
Dolce & Gabbana, nella loro lunga carriera, hanno avuto \"un colpo di genio\", sostiene Alberta Marzotto nel suo libello tutto pepe sul fashion system, \"L\'abito fa il monaco?\", appena uscito da Mondadori: \"Hanno trasformato la Sicilia, il cuore di una Terronia reietta e retrograda, maschilista e ancestrale, nell\'epicentro di un universo dannatamente glamour\", tra bei picciotti e vedove in reggicalze.

AscanioAscanio Celestini

La seduttività di D&G, scrive la giornalista di moda, si basa sull\'attrazione sessuale più schietta, la vera specialità regionale: \"Altro che Viagra\", assicura: \"Un uomo e una donna siculi sono due macchine del sesso sempre e comunque, a ogni età. E il sesso, si sa, vende\". L. Q.

11 - PAROLA DI GESUITA - I FESTINI DI ERODE...
Quando un gesuita prende la frusta son dolori. Il dotto biblista Silvano Fausti, su \"Popoli\", la rivista web internazionale della Fondazione San Fedele, storico baluardo della Compagnia di Gesù a Milano, se la prende con \"i festini di Erode e la vergogna nazionale\" (s\'è capito a chi allude). I media fanno confusione, denuncia, favorendo chi pesca nel torbido, mentre c\'è bisogno di chiarezza: \"Il male è il male, e chi lo fa va denunciato. Soprattutto se sta in alto, perché dà scandalo e induce altri a imitarlo\".

E qui, ormai, \"la nefandezza\" diventa \"puzza\". Aggiunge, sferzante: \"Necessitiamo di politici al di sopra, non al disotto di ogni sospetto. Che finisca ciò che ci rende ridicoli al mondo intero!\". La Chiesa, insiste Fausti, non deve più svendersi al perdonismo. \"Chiediamo che i vescovi siano meno yes-men e più yes-Lord\". E conclude: \"Basta reggere il moccolo. I cristiani hanno il dovere di cambiare la situazione\". Messaggio: coi salesiani chissà, ma coi gesuiti non si scherza. T. M.

12 - ROMA NEI GUAI...
Si mette male per il quotidiano \"Roma\", creatura del vicepresidente di Fli Italo Bocchino, la vicenda dei contributi ricevuti dal dipartimento per l\'editoria della presidenza del Consiglio. Oltre ad avere aperto un procedimento che potrebbe portare a una multa e alla revoca dei contributi incassati negli ultimi anni a causa del controllo sul giornale che le Edizioni del \"Roma\" (proprietarie della testata) eserciterebbero sulla società che lo edita, L\'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha deciso di segnalare l\'affaire alla Procura di Napoli.

SerenaSerena Dandini

Sotto accusa, le dichiarazioni inviate dalla società alla presidenza e all\'authority, per le quali si ipotizza il reato di false comunicazioni sociali. Nelle società Bocchino non compare: compare come azionista sua moglie Gabriella Buontempo. P. D. N.

13 - MONTECITORIO - LA TRUFFA PAGA...
I vertici della Camera avevano promesso che la loro posizione \"sarebbe stata valutata con il massimo rigore sotto il profilo disciplinare\". E infatti i 17 dipendenti indagati lo scorso anno dalla Procura di Roma per falso e truffa ai danni dello Stato perché con tesserini falsi si facevano segnare al lavoro mentre erano assenti, erano stati sospesi dal servizio. Oggi, dopo poco più di un anno da quel 28 gennaio in cui scoppiò il caso che agitò Montecitorio, tre di essi sono tornati al lavoro dopo avere patteggiato in tribunale e pagato alla Camera un risarcimento danni fino a 50 mila euro. D. C.

14 - SAIA IL TEMPOREGGIATORE...
È durato una settimana l\'allineamento fra le scelte politiche del senatore Maurizio Saia e il suo blog. Come reso noto da \"l\'Espresso\", fino a qualche settimana fa sul suo sito campeggiava il simbolo del Pdl, nonostante da quai un anno fosse approdato in Futuro e libertà. La dimenticanza era stata notata, e così Saia si è affrettato ad aggiornare l\'homepage. Ma nel giro di qualche giorno gli eventi lo hanno rimesso in contraddizione. Dopo il congresso fondativo di Milano, infatti, Saia è uscito dal Fli; il suo blog, però, reca il logo del partito in bella vista. \"Forse temporeggia in attesa di decidere dove andare\", malignano i finiani. P. FA.

15 - RIDATEMI LE MIE SALSICCE...
I giornalisti sono alla fame, deve aver pensato Pasquale Laurito, patron della \"Velina rossa\", l\'agenzia di stampa che detiene l\'interpretazione autentica del pensiero di Massimo D\'Alema, quando ha scoperto che nella sala stampa di Montecitorio qualcuno gli ha fatto sparire un pacchetto regalo contenente salsicce. Laurito aveva riposto i pregiati salumi in un sacchetto di plastica, insieme ai giornali. Al suo rientro dal Transatlantico i giornali c\'erano ancora, il resto non più. \"È inammissibile, una cosa così qui non si era mai vista\", ha detto sconsolato l\'ultraottantenne giornalista parlamentare. B. C.

16 - NORDEST - POCHI SOLDI PER IL PAPA...
Fede vacillante o crisi economica? Nel Nord-est imprenditori e parrocchiani rispondono con poco entusiasmo alla raccolta fondi per la visita del papa. La Chiesa triveneta ospiterà Benedetto XVI il 7 e 8 maggio ad Aquileia e a Venezia. E proprio Venezia, con la messa al parco San Giuliano di Mestre, sta mettendo in imbarazzo il patriarca Angelo Scola e il vescovo ausiliare, Beniamino Pizziol, organizzatore dell\'evento.

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Tra palco (scenografia di una basilica, 800 mila euro, poi ridotti a 400 mila), vestiti (quasi 300 mila euro che una sartoria ha osato chiedere a Regione e Province), servizi, sicurezza e gadget, è uscito un preventivo di 2 milioni. Pizziol ha cercato sponsor tra banche e imprese, promettendo di valorizzare i loro marchi, addirittura un incontro con il pontefice. Ma le risposte sono state fredde. Si è allora lanciata una campagna di elemosine in tutte le chiese delle diocesi, ma i sacerdoti hanno raccolto più proteste che oboli per \"Pietro nelle terre di Marco\". G. SB.

 

 

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