“IL FOGLIO” INCARTA, COME UN POLLO FRITTO, IL CANDIDATO ALLE PRIMARIE DEL PD - SCOVATA Una lettera riservata da Pittsburgh Imputa irregolarità amministrative - IL chirurgo DELL'antipoliticA ACCETTA e RIMBORSA (MA ORA SPIEGHI PURE...) -

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Da "Il Foglio"

Ignazio Marino si presenta, anche sulla scena politica e nelle primarie per la segreteria del partito di opposizione, come un grande medico di prestigio internazionale. Gli è dovuto uno screening imparziale. Il Foglio è entrato in possesso di una lettera riservata arrivata a Marino, e da lui controfirmata, il 6 settembre del 2002.

IGNAZIO MARINO - copyright PizziIGNAZIO MARINO - copyright Pizzi

La lettera afferma che Marino si è reso responsabile di irregolarità amministrative rilevanti, e il chirurgo accetta condizioni molto dure, severissime, di risoluzione del rapporto di lavoro con la grande struttura americana per cui operava professionalmente. Resta opaco anche un eventuale altro motivo per la separazione.

Il sette settembre del 2002, il giorno dopo aver controfirmato le accuse di irregolarità a suo carico e aver accettato di rimborsare la cifra richiesta dal datore di lavoro, il futuro senatore del Pd invia una lunga lettera alle redazioni dei giornali per spiegare le motivazioni che l'hanno costretto a dimettersi dalla guida di uno dei centri di trapianti più importanti d'Europa (l'Ismett di Palermo) che lo stesso Marino aveva fondato appena tre anni prima in collaborazione con un colosso medico e universitario di Pittsburgh, Pennsylvania.

Un colosso in cui il chirurgo dei trapianti aveva lavorato per molti anni: l'University of Pittsburgh Medical Center (UPMC). "Importanti ragioni di carattere personale", scriverà Marino, "dopo aver preso un sonnifero per riuscire a dormire prima di affrontare il passo d'addio", "mi hanno portato a riflettere sui molteplici impegni connessi al ruolo di direttore dell'Ismett".

LEOLUCA ORLANDO - Copyright PizziLEOLUCA ORLANDO - Copyright Pizzi

Le "importanti ragioni di carattere personale" sono state per molto tempo un piccolo ma significativo enigma della vita di Marino. In quei giorni, le dimissioni del chirurgo ebbero l'effetto di creare un profondo sentimento di indignazione nei confronti di quei "poteri siciliani" che avevano costretto Marino a tornare in America.

"Quel tratto di penna sotto la lettera di dimissioni - scrisse Repubblica l'8 settembre del 2002 - è un sipario di ferro che si abbatte con assordante clangore sui sogni di cambiamento, di superamento del sottosviluppo, di avvicinamento all'Europa. Marino ha scelto di andarsene senza alzare la voce. Del resto, gridare non spetta a lui. Non è un politico ma un chirurgo, e continuerà a farlo lontano dalla Sicilia, maledicendola e amandola come tutti i siciliani della diaspora".

GOFFREDO BETTINI - copyright PizziGOFFREDO BETTINI - copyright Pizzi

Quel tratto di penna sotto la lettera di dimissioni fece molto indignare un fronte politico di centrosinistra guidato dall'allora sindaco di Palermo Leoluca Orlando ("L'istituto è stato sacrificato a logiche clientelari"), preoccupato per l'insostenibile "fuga dei cervelli italiani" verso l'estero.

Unica nota dissonante quella del compianto Carlo Marcelletti: "Ma quale fuga di cervelli", spiegò, "per la partenza di Marino qui nessuno si è stracciato le vesti per la disperazione. Marino doveva raccontare la verità prima di andarsene e non lo ha fatto".

La verità sulla fuga del cervello genovese - che ha studiato a Roma per imparare a Pittsburgh come aprire un centro di trapianti a Palermo - è contenuta nella lettera datata 6 settembre del 2002 e inviata dall'amministrazione della University of Pittsburgh Medical Center per sanzionare la separazione con il "Dear dr. Marino".

La materia del contendere riguarda "a variety of reasons", una serie di irregolarità - "intenzionali e deliberate" - di cui Jeffrey A. Romoff (il boss dell'UMPC firmatario della missiva) ne specifica però una in particolare. In inglese si dice "a dozens of duplicate originals of receipts" e in italiano la disinvoltura si traduce semplicemente così: note spese truccate.

Pittsburgh sarà molto severa con Marino: chiederà un risarcimento in denaro, la restituzione di tutti i benefit e i materiali offerti dall'università, la rinuncia a ogni buonuscita e l'allontanamento immediato dall'università americana (dove il senatore aveva una cattedra), dal Centro Nazionale Trapianti (di cui Marino era membro) e dalla stessa Ismett.

Al futuro senatore l'UPMC prometterà discrezione sulle ragioni che hanno portato al divorzio e offrirà soltanto "neutral reference" (referenze fredde: la data di assunzione e la funzione svolta). Il Foglio non ha alcun pregiudizio personale contro Marino e anzi ha pubblicato il manifesto integrale della sua candidatura alla guida del Pd.

Ma non sarebbe male che una star della medicina, generosa del proprio status e della propria immagine nella battaglia pubblica in corso, spiegasse in modo serio e trasparente perché si precipitò a dimettersi sette anni fa da un grande gruppo sanitario americano, perché controfirmò le accuse a lui rivolte avallandole, perché diede spiegazioni reticenti o imprecise o vanitose di un passo che oggi risulta tanto opaco. Dear dr. Marino, questo pasticcio siculo-americano lo spiega meglio ai suoi elettori o no?

2 - ECCO LA LETTERA CHE SVELA COME MARINO FU ALLONTANATO...
Da "Il Foglio"

Pubblichiamo la traduzione della lettera con cui il 6 settembre del 2002 il numero uno del centro medico dell'Università di Pittsburgh (Jeffrey A. Romoff) ha spiegato a Ignazio Marino i termini del suo allontanamento dalla direzione dell'istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie ad Alta Specializzazione: l'Ismett.

Gentile dottor Marino, per varie ragioni Lei ha espresso il Suo desiderio di presentare le dimissioni dalla Sua posizione presso lo UPMC (University of Pittsburgh Medical Center) e da altre posizioni che derivano da tale rapporto. Secondo i termini e le condizioni indicate di seguito, l'UPCM accetterà le Sue dimissioni, con effetto da oggi.

Le Sue dimissioni riguardano tutte le posizioni presso UPMC Health System così come
i privilegi dello staff medico presso gli ospedali UPMCHS e il Veterans Administration
Hospital di Pittsburgh, Pennsylvania. Lascerà anche la Sua posizione in facoltà presso la Scuola di Medicina dell'Università di Pittsburgh e si dimetterà anche da direttore dell'Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) e dal Centro Nazionale Trapianti italiano.

In conseguenza delle Sue dimissioni, a partire da oggi cesserà di ricevere qualsiasi compenso, prebenda e benefit. A questo proposito, accadrà quanto segue:

1. L'UPMC non provvederà oltre al pagamento del Suo alloggio, ma può restare nell'appartamento sino al 30 settembre 2002. Tuttavia, a partire da oggi, l'UPMC terminerà
immediatamente il pagamento dei servizi di aiuto domestico, e Lei sarà responsabile per ogni servizio, la tv via cavo e le altre fatture legate all'appartamento.

2. Per venerdì 13 settembre 2002 provvederà a restituirci tutti i cellulari, i cercapersone,
i computer portatili, i documenti identificativi, le chiavi ecc., sia italiani sia americani.
La Sua auto e le chiavi della Sua auto dovranno essere consegnati a Giuseppe Alongi a Palermo.

3. Tutte le carte di credito così come le carte di acquisto dell'UPMC saranno immediatamente restituite a Giuseppe Alongi.

4. Qualsiasi altro pagamento da parte dell'UPMC o di qualsiasi sua società controllata verso di Lei o la Sua famiglia si interromperà oggi e Lei accetta di rimborsare l'UPMC Italia per qualsiasi pagamento anticipato. In conformità con la policy dell'UPMC la Sua copertura assicurativa sanitaria e dentistica proseguirà fino al 30 settembre del
2002. Dopo tale data, e se non richiesto altrimenti, Le saranno forniti tutti i diritti offerti
dalla normativa vigente in materia (COBRA, Consolidated Omnibus Budget Reconciliation
Act).

Sempre in conformità con la policy dell'UPMC, provvederà a restituire immediatamente
tutti gli archivi e i documenti, sia in forma elettronica sia cartacea, che Lei ha rimosso
o dei quali ha causato la rimozione dall'ufficio di Palermo e non rimuoverà alcun archivio né da Palermo né da Pittsburgh senza l'autorizzazione dell'UPMC. Tutti i libri e i giornali acquistati dall'UPMC o dalla Scuola di Medicina dell'Università di Pittsburgh dovranno restare nell'ufficio di Palermo o in quello di Pittsburgh o, se dovesse scegliere di trattenerne qualcuno, li potrà acquistare a un prezzo ragionevole.

Per permettere una regolare transizione, i Suoi effetti personali potrebbero essere rimossi
dal Suo ufficio entro venerdì 13 settembre 2002. Come richiesto dalla nostra policy, l'UPMC supervisionerà con discrezione la rimozione degli oggetti dal Suo ufficio. A partire da venerdì 13 settembre 2002, il Suo ufficio dovrà essere liberato, Lei non farà ritorno all'ufficio di Palermo, né a quello di Pittsburgh, o all'ospedale di Palermo a meno che non le sia richiesto da un rappresentante autorizzato dell'UPMC.

Come Lei sa, nell'iter ordinario necessario a elaborare le Sue recenti richieste di rimborsi spese, l'UPMC ha scoperto che Lei ha presentato la richiesta di rimborso di determinate
spese sia all'UPMC di Pittsburgh sia alla sua filiale italiana. Di conseguenza è stata intrapresa una completa verifica sulle sue richieste di rimborso spese e sui nostri esborsi nei Suoi confronti. Tale verifica è attualmente in corso.

Alla data di oggi, riteniamo di aver scoperto una serie di richieste di rimborso spese deliberatamente e intenzionalmente doppia all'UPMC e alla filiale italiana. Fra le altre irregolarità, abbiamo scoperto dozzine di originali duplicati di ricevute con note scritte da Lei a mano. Sebbene le ricevute siano per gli stessi enti, i nomi degli ospiti scritti a mano sulle ricevute presentate a Pittsburgh non sono gli stessi di quelli presentati all'UPMC Italia.

Avendo sinora completato soltanto una revisione parziale dell'ultimo anno fiscale, l'UPMC ha scoperto circa 8 mila dollari in richieste doppie di rimborsi spese. Tutte le richieste di rimborso spese doppie, a parte le più recenti, sono state pagate sia dall'UPMC sia dalla filiale. Come restituzione dei rimborsi spese doppi da Lei ricevuti (lei, ndt) accetta di rinunciare a qualsiasi pagamento erogato dall'UPMC o dall'UPMC Italia ai quali avrebbe altrimenti diritto, compresi (a titolo esemplificativo ma non esaustivo) lo stipendio per il mese di settembre 2002 e il pagamento per qualsiasi giorno di vacanza,
permesso o malattia accumulato.

Accetta inoltre di rinunciare a ogni diritto contrattuale per il trattamento di fine rapporto che potrebbe ottenere in seguito alle Sue dimissioni e solleva ulteriormente, congedandosi per sempre da esse, l'UPMC e tutte le sue filiali, compresi ma non soltanto la UPMC Italia
e i suoi successori e aventi causa, da ogni e qualsiasi richiesta che possa avere ora o
potrà avere in futuro, risultanti da eventi antecedenti a questa lettera.

L'UPMC La solleva da ogni altra restituzione per i rimborsi spese doppi da Lei ricevuti.
Rispetterà i termini e l'impegno contenuto nel suo Accordo esecutivo di lavoro con l'UPMC del 1 gennaio 1997 come espresso nei paragrafi 3C, 3D e 4 del suddetto Accordo.
Si asterrà dall'esprimere qualsiasi commento sia in pubblico sia in privato che, intenzionalmente o no, possa essere considerato dispregiativo dell'UPMC e/o di ogni sua
filiale, consociata, direttore, funzionario o impiegato o possa in qualsiasi modo compromettere le operazioni dell'UPMC o avere un impatto negativo sulla reputazione
dell'UPMC in Italia o in qualsiasi altro luogo del mondo.

Salvo che l'UPMC non sia tenuta a rivelare le circostanze del Suo allontanamento a dirigenti selezionati e membri del Consiglio di amministrazione dell'UPMC e funzionari
in Italia coinvolti con l'ISMETT a causa di obblighi fiduciari di UPMC nei loro confronti,
l'UPMC manterrà confidenziali i termini delle Sue dimissioni e delle circostanze che le hanno affrettate. L'UPMC l'avviserà di tale rivelazione e avviserà coloro ai quali verrà fatta tale rivelazione che le circostanze riguardo le Sue dimissioni sono confidenziali.

Su richiesta proveniente da qualsiasi potenziale datore di lavoro o partner commerciale, l'UPMC Le fornirà referenze neutrali, ovvero saranno fornite soltanto le date del rapporto di lavoro e la posizione da Lei occupata. Nell'eventualità in cui l'UPMC determinasse che Lei non ha rispettato una qualsiasi delle condizioni di dimissioni elencate nei paragrafi precedenti di questa lettera, l'UPCM non sarà vincolata a nessuna delle promesse illustrate in questo paragrafo in materia di riservatezza e referenze.

Fermo restando tuttavia che l'UPMC, prima di contravvenire a tali promesse, Le farà pervenire con anticipo ragionevole una comunicazione dettagliata e le darà una ragionevole opportunità di rispondere e/o rimediare. La sua firma sulla linea sottostante indicherà l'accettazione di questi termini e la Sua intenzione di essere legalmente vincolato a essi.

Cordialmente

Jeffrey A. Romoff

 

 

 

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