BATTIATO BATTE UN COLPO – “se non ci pensassero mafia, ca­morra e ’ndrangheta a fornire posti di lavoro, sarebbe un guaio” – “è evidente che qui non è più un proble­ma di destra e sinistra. SONO TUTTI COLLUSI” – “recuperare etica, morale, dignità”

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Fabrizio Roncone il Corriere della Sera
«D'istinto, di pan­cia, mi verrebbe da dire che non esiste alcuna differenza tra Nord e Sud. Perché quan­do salgo a Milano trovo gli stessi poveri di Palermo, e poi anche la stessa arroganza di tutti gli altri, la stessa deriva tribale, violenta, la voglia di sopraffare, di sfoggiare mu­scoli e ignoranza, trovo l'iden­tica insofferenza al giusto, al bene comune...».

BATTIATOBATTIATO

Lei è un intellettuale, pro­vi a non rispondere di pan­cia.
«Allora le dico che il Sud è seduto su un vulcano, un vul­cano non di natura geologica, ma sociale. E sebbene questo vulcano stia per esplodere, i politici fanno finta di nulla, anzi si appassionano in discus­sioni sostanzialmente inutili, come è in fondo anche quella scatenata dagli ultimi dati for­niti da Bankitalia».

( Questa intervista a Franco Battiato - geniale autore sempre in bilico tra sperimen­tazione e leggendari album da milioni di copie, e poi regista, scrittore, studioso di medita­zione orientale e persino capa­ce, nonostante l'aspetto auste­ro, di slanci di purissima iro­nia - era cominciata con lui che, gentilmente, chiedeva di non essere chiamato maestro. «Sa, fossimo in Francia, il ter­mine avrebbe un senso: ma qui...» ).

Lei è siciliano e vive a Mi­lo, tra il mare e l'Etna. I politi­ci che...
«Che commentano pompo­si lo studio della nostra Banca centrale secondo cui al Sud la vita costa il 16,5% in meno? Ah! Ma non uno che dica quanto qui conti una certa so­lidarietà familiare, dove il pa­dre aiuta il figlio disoccupato, e soprattutto zitti, tutti zitti sull'aspetto più eclatante del­la faccenda: e cioè che in tutto il Sud c'è un'economia som­mersa di natura criminale, ma­fiosa, che non solo fattura ci­fre pazzesche, ma che poi va a reinvestirle, appunto, proprio al Nord».

battiato GIOVANEbattiato GIOVANE

Scenario complesso.
«Complesso? Colluso».

Questa è un'affermazione pesante.
«Questa è la verità».

Battiato, la spieghi.
«Chi è che governa il Sud? Loro. Chi è che incassa le tas­se? Loro. Chi è che poi i soldi delle tasse non li tramuta in beni pubblici, tipo autostrade, ospedali, scuole? Loro... e allo­ra io le chiedo: questi politici sono credibili?».

Intanto esponenti del Pdl e del Mpa di Lombardo pen­sano di fondare un partito del Sud.
«Pensano a una Lega del Sud. No, l'idea mi fa orrore».

Promettono di interessar­si concretamente ai proble­mi del Meridione...
«Sono centocinquanta anni, è dal giorno in cui l'Italia fu unita su un pezzo di carta che il Sud o viene dimenticato, op­pure usato. Sa perché sono a favore del Ponte sullo Stretto? Solo perché darebbe la sensa­zione materiale di unire».

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Lei è pessimista.
«No. Sono realista. Per ca­pirci: leggo che il ministro Tre­monti starebbe pensando a una Banca per il Mezzogior­no... »
Tremonti pensa potrebbe aiutare lo sviluppo delle im­prese meridionali...
«Senta, possono fondare tutte le banche che vogliono. Prima però devono riuscire a far vincere gli appalti agli im­prenditori onesti, e non alle cosche. Prima devono garan­tirci che le case, in Abruzzo, non verranno ricostruite dalle stesse ditte che, nei pilastri, in­vece del cemento, misero la sabbia».

Lei è assolutamente pessi­mista.
«Io la sera accendo la televi­sione e ascolto i tigì. Poi, al mattino, acquisto i giornali. E cosa trovo? Trovo questi si­gnori che non parlano mai del Paese reale, che soffre, che non arriva alla fine del mese... non gli sento mai dire che al Sud il numero dei disoccupati è diventato enorme e che se non ci pensassero mafia, ca­morra e 'ndrangheta a fornire posti di lavoro, sarebbe un guaio».

Come ne usciamo?
«Io credo che l'intero Paese vada rieducato».

monda19 fr battiatomonda19 fr battiato

Rieducato?
«Senta, è del tutto evidente che qui non è più un proble­ma di destra e sinistra. Il pun­to politico è recuperare etica, morale, dignità, senso dello Stato».

Gli studenti più bravi sem­bra siano al Sud. Si sospetta però aiutati da insegnanti in­dulgenti nei giudizi.
«Lei cita statistiche, inutili statistiche. Come si fa a capire se un professore è largo di ma­nica? L'unica certezza è il lessi­co usato dai leghisti: ecco, quello testimonia, detto tra noi, che al Sud, probabilmen­te, si studia meglio».

 

 

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