BREXIT, BRESHIT - L’IDEA DEL POPOLO ABBIA SEMPRE RAGIONE A MUGHINI FA VOMITARE – ANCHE IL RENZIANO GORI E' D'ACCORDO: "GLI IGNORANTI NON VOTINO" - E SU TWITTER SCOPPIA IL FINIMONDO: "ALLE PRIMARIE PERÒ FATE VOTARE ANCHE CHI NON HA LA CITTADINANZA" - "LE ELITE NON SOPPORTANO LA DEMOCRAZIA. GLI PIACCIONO SOLO GLI ELETTORI CHE RATIFICANO"

Mughini: "A far vincere il “Brexit” in Inghilterra non è stato il “popolo” e bensì gli ultrasessantacinquenni, quelli che odiano gli immigranti sempre e comunque, gli abitanti delle “periferie” che non se la passano mica tanto bene, ma anche quelli che non sapevano bene che cosa stavano facendo..."

Condividi questo articolo


mughini maurizio costanzo show mughini maurizio costanzo show

1- L’IDEA DEL POPOLO ABBIA SEMPRE RAGIONE A MUGHINI FA VOMITARE

Giampiero Mughini per Dagospia

 

BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI

Caro Dago, questa volta non riesco a dir meglio di Roberto Saviano. Se tu usi la parola “popolo” con l’aria di averne le lacrime agli occhi da quanta Verità e Bene e Onniscienza viene da quella parola e da chi la abita (la gente comune, la gente di tutti i giorni, la gente lontana dall’“establishment”), allora non puoi fare a meno di riconoscere che il “popolo italiano” del 1938 era entusiasta del duo Mussolini-Hitler, e che se il Duce avesse indetto un referendum alla fine del 1941, dopo che aveva dichiarato guerra agli Usa, probabilmente il “popolo” di piazza Venezia e dintorni lo avrebbe applaudito a scena aperta.

BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI

 

Lo stesso oggi. Quando “il popolo” non esiste, né in Inghilterra né altrove. Non certo nella Francia dove Marie Le Pen rischierebbe di vincere una consultazione popolare anti-Europa. Non certo in Grecia dove in occasione di un referendum tirarono un calcio agli stinchi all’Europa pur non avendo i soldi di che mangiare due volte al giorno, e non è che votando contro l’Europa quei soldi sarebbero venuti dal nulla e difatti non sono venuti affatto, ne venne solo qualche cachet televisivo al prestante Yanis Varoufakis.

BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI

 

BREXIT BREXIT

E’ talmente ovvio che Nigel Farage e Matteo Salvini non sono affatto la voce di un presunto “popolo” e bensì due politici accaniti e schiamazzanti. A far vincere il “Brexit” in Inghilterra non è stato il “popolo” e bensì gli ultrasessantacinquenni, quelli che odiano gli immigranti sempre e comunque, gli abitanti delle “periferie” che non se la passano mica tanto bene, le subculture nazionaliste, ma anche quelli che non sapevano bene che cosa stavano facendo e solo volevano ululare un grido di rabbia contro il presente.

 

Non esiste “il popolo”. Esistono le persone, i comparti professionali, le identità culturali e generazionali, le diverse regioni e le diverse città, e in ciascuna città “il centro” e “la periferia”, quelli che hanno attraversato la crisi economica restando in piedi e quelli che ci hanno rimesso le anche e le palanche, i lettori del “Fatto” e i lettori di “Libero” e i lettori del “Corriere” (gente questi ultimi che hanno in comune solo il numero di narici alla punta del naso).

BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI

 

E’ del tutto evidente che è complicatissimo dire e dimostrare che è meglio stare nell’Europa come funziona oggi o invece sia meglio prenderne le distanze. Pur di non dire fesserie come ha fatto Farage, il quale aveva promesso ai sostenitori del “Brexit” che ci sarebbero stati un bel po’ di miliardi di sterline con cui fare i propri porci comodi, una volta usciti dall’Europa, e invece non è vero niente.

 

BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI BREXIT - LA REAZIONE DEI LONDINESI

Altro che dare la felicità su questa terra a chi abita in “periferia”. Di certo finora c’è che le Borse di tutto il mondo hanno divorato una quantità di denaro (e dunque di ricchezza di noi tutti) come dopo l’11 settembre 2001. Di certo c’è che due milioni e passa di gente del “popolo” inglese chiede a sua volta che il referendum si rifaccia perché quello che è avvenuto è solo una stronzata da irresponsabili.

 

BREXIT BREXIT

Ne parlo non come uno del “popolo” e bensì come un italiano ultrasettantenne che legge di tutto e sa quasi tutto, che passa ore della giornata a compilare i versamenti fiscali e che modestamente appartiene a quel piccolo comparto di italiani (il 4 per cento) che tutti assieme paghiamo il 32 per cento delle tasse riscosse dallo Stato italiano. E solo per quest’ultimo fatto ho diritto di parola.

 

cristina parodi giorgio gori cristina parodi giorgio gori

2. BREXIT IL RENZIANO GORI CONTRO LA DEMOCRAZIA: "GLI IGNORANTI NON VOTINO"

Sergio Rame per Il Giornale

 

Bufera social sul renzianissimo Giorgio Gori. Il sindaco di Bergamo è, infatti, finito impallinato su Twitter per un cinguettio anti Brexit.

"Elettori disinformati producono disastri epocali - ha scritto - per votare servirebbe l'esame di cittadinanza".

 

Il primo cittadino renziano, in pesante polemica con il risultato del referendum che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, ha scatenato una selva di polemiche. "Sicuro? - gli fanno notare in molti - perché allora lei non sarebbe mai stato eletto".

 

ballottaggi giorgio gori bergamo ballottaggi giorgio gori bergamo

All'indomani della Brexit, i dem si sono svegliati profondamente anti democratici. Sono molti, infatti, gli esponenti del Pd a polemizzare contro l'eccesso di democrazia concesso ai cittadini del Regno Unito. Per Gori, come per molti altri, il voto di chi ha appoggiato l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea vale meno di chi ha, invece, votato per il "remain". Quelli della campagna del "leave", per intenderci, sono considerati tutti quanti degli ignoranti.

 

È questo un po' il senso del tweet del sindaco di Bergamo. Un cinguettio che ha infastidito i più. "Lo choc li ha fatti sbarellare - commenta Mauro - vanno compresi e assecondati. Ditegli che l'hanno votato solo i premi Nobel, così si calma...". E Simone incalza: "Con l'ignoranza che mostra con questo tweet lei non potrebbe certo votare". "I voti alle elezioni comunali però ve li prendete - commenta, poi, Domenico - gli esami servono a seconda dei risultati?". E Roberto gli va dietro: "Per non parlare delle primarie. Lì fanno votare anche chi non ha cittadinanza". E c'è persino chi ricorda i cinesi in coda per votare Beppe Sala.

 

GIORGIO GORI AL BIG BANG DI RENZI GIORGIO GORI AL BIG BANG DI RENZI

All'indomani della Brexit il tweet di Gori ha scatenato un dibattito accesissimo. Ma la maggior parte degli utenti si limitano a criticare pesantemente. "Adesso se non si vota come piace a lei si è disinformati", gli fanno notare. E ancora: "Le elite non sopportano la democrazia. Gli piacciono solo gli elettori che ratificano".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…