BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - IL “GOVERNO DEL NO” SE NE SBATTE DI PIETRO GRASSO (E SCIOLTA CIVICA): DECISA ALL’UNANIMITÀ L’ABOLIZIONE DEL SENATO

“Oggi sul Senato diciamo quattro ‘no’. No al voti di di fiducia. No al voto sul bilancio. No all’elezione diretta dei senatori e no all’indennità per i senatori” - La ministra Giannini, dopo i dubbi vota sì - E il Banana, che vuole prima l’Italicum, già parla di un Renzie che “non mantiene i patti”…

Condividi questo articolo


Francesco Bonazzi per Dagospia

MADIA BOSCHI GIANNINI FIDUCIA AL GOVERNO RENZI IN SENATO FOTO LAPRESSEMADIA BOSCHI GIANNINI FIDUCIA AL GOVERNO RENZI IN SENATO FOTO LAPRESSE

Matteo Renzie tiene a battesimo il governo del "no" e "strappa" ancora sulle riforme, rispetto al Palazzo. Il suo governo approva all'unanimità il disegno di legge di riforma costituzionale ed è il premier stesso a presentarlo così: "Oggi sul Senato diciamo quattro ‘no'. No al voti di di fiducia. No al voto sul bilancio. No all'elezione diretta dei senatori e no all'indennità per i senatori".

L'obiettivo è che il testo sia approvato in prima lettura entro il 25 maggio, giorno delle elezioni europee, "non perché abbia un particolare significato elettorale, ma perché dobbiamo rispondere al populismo e al crescere dell'anti-politica. Se no andiamo tutti a casa".

MATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSEMATTEO RENZI IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI FOTO LAPRESSE

Il Rottam'attore ignora quindi le perplessità di parte del suo partito e del presidente del Senato Grasso, oltre che alcune frenate che sembrano arrivare da Forza Italia, che insiste nel chiedere che la legge elettorale resti in testa alle riforme e non venga sorpassata dall'abolizione del bicameralismo perfetto.

PIETRO GRASSOPIETRO GRASSO

Il voto unanime significa che Stefania Giannini, ministro dell'Istruzione che in mattinata aveva espresso dubbi sull'opportunità che fosse il governo a muoversi per primo, alla fine ha dato il proprio via libera. Ciò non toglie però che il partito di cui è segretario, Sciolta Civica, resti molto freddo sulla riforma del Senato.

renzi e berlusconi italicumrenzi e berlusconi italicum

Ma i problemi più gravi sono nel Pd, ovvero nel partito del premier, perché i capigruppo Speranza e Zanda vogliono che si proceda prima alla riforma del Senato e poi all'approvazione dell'Italicum. Ovvero che si faccia esattamente il contrario di quanto chiede Silvio Berlusconi, il quale già parla di un Renzie che "non mantiene i patti". Anche se all'ex Cavaliere, Pittibimbo ricorda che quando fu fatto l'accordo del Nazareno non c'era solo la legge elettorale, ma anche Senato e Titolo V.

In ogni caso, Renzi ci tiene a chiarire che la bozza di riforma del Senato "era già sul sito internet di Palazzo Chigi" e che è stata discussa con Regioni e comuni. Dopo di che rivendica l'abolizione del Cnel, varata oggi, "perché con tutto il rispetto bisogna ammettere che in questi anni il Cnel non ha mantenuto le aspettative dei costituenti". E ancora sui tempi, il Rottam'attore si difende dall'accusa di fughe in avanti: "Qui la voglia di correre non è il tratto psicosomatico di una persona disturbata, ovvero il sottoscritto, ma è un'esigenza concreta".

PALAZZO MADAMA - SENATO DELLA REPUBBLICAPALAZZO MADAMA - SENATO DELLA REPUBBLICA

E il programma di governo aggiornato adesso è il seguente: a metà della prossima settimana sarà presentato il Def; nella settimana di Pasqua saranno pronti i decreti per i famosi 80 euro in busta paga ed entro fine mese ci sarà la "televendita" (come ha detto Renzie facendo autoironia) su riforma della Pubblica amministrazione, fisco e innovazione tecnologica dello Stato.

Ultimo segnale del premier: "Questo programma vale un'intera carriera politica. Non sono qui per una seggiola, ma per cambiare l'Italia e sono convinto che il Pd manterrà gli impegni dei quali parla Berlusconi".

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...