- IL BUCO DELL’OZON: “MOLTE DONNE SOGNANO DI PROSTITUIRSI” (E LA POLEMICA E’ SERVITA) -

Il regista francese, tra i favoriti a Cannes, alla social-gogna - “Jeune et jolie” è la storia di una 17enne ‘’mignotta per passione” e lui commenta: “Essere pagate per una relazione sessuale e' qualcosa di presente nella sessualità femminile” - Apriti cielo! Accuse, veleni e scuse di Ozon…

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Da Ansa.it

jeune joliejeune jolie

''Molte donne sognano di prostitursi'': sta scatenando reazioni a catena sui social network la frase del regista francese Francois Ozon, in lizza per la Palma d'Oro al Festival di Cannes con 'Jeune et jolie', in un'intervista al magazine americano Hollywood Reporter.

''Tutte puttane. Mister Ozon potrebbe, per favore, tenere per se' le proprie fantasie sessuali e non attribuircele'', ha scritto sul suo profilo Twitter la portavoce del Partito socialista, Laurence Rossignol. Mentre l'associazione femminista Femen propone di insignire Ozon con ''la Palma d'oro dello scemo 2013''. Su internet i commenti impazzano: da ''psicologia da supermercato'', a ''banalita''' e ''luoghi comuni'' o ancora ''opinioni da uomini''.

JEUNE ET JOLIE DI FRANCOIS OZONJEUNE ET JOLIE DI FRANCOIS OZON

Nell'intervista, pubblicata ieri, la giornalista, Rhonda Richford, aveva chiesto al regista di spiegare perche', secondo lui, le donne avessero opinioni cosi' contrastanti sul suo film che parla di una ragazza diciassettenne (interpretata dalla modella Marine Vacth) che si prostituisce per suo piacere.

''Credo che le donne possano davvero essere in sintonia con questa ragazza perche' molte donne sognano di prostituirsi - ha risposto Ozon -. Non vuol dire che lo facciano, ma essere pagate per una relazione sessuale e' qualcosa di presente nella sessualita' femminile''.

E ancora: ''Volere essere un oggetto sessuale, essere desiderata, essere usata, e' qualcosa di molto diffuso. E' il genere di passivita' che le donne cercano''. Per Ozon questa ''e' la realta'. Basta parlare con le donne o con gli psicologi, tutti lo sanno''. Per spegnere la polemica, oggi il regista ha fatto marcia indietro su Twitter: ''Le mie affermazioni - ha spiegato - sono state mal interpretate e mal comprese. Ovviamente non volevo parlare delle donne in generale, ma dei personaggi del mio film''.

 

 

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