A CHE GIOCHI GIOCHIAMO? “AUTORIBALTONE” A TORINO: I GRILLINI BOCCIANO LA MOZIONE PER L’OLIMPIADE INVERNALE DEL 2026 – ANCHE LA SINDACA APPENDINO FRENA: "PARLIAMO DI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE E NON DI CANDIDATURA" – IN SALITA LE QUOTAZIONI DI MILANO, IERI L’INCONTRO SALA-MALAGO’…

-

Condividi questo articolo


torino 2026 torino 2026

Lorenzo De Cicco per il Messaggero

 

Il tweet di Luigi Di Maio arriva quando il contro-ribaltone dei Cinquestelle torinesi è completato. E sembra una toppa in extremis alle mosse della maggioranza di Chiara Appendino. Le Olimpiadi invernali del 2026 sono «un’opportunità che ilM5S deve cogliere», «approviamo la decisione del sindaco di Torino di inviare al Coni la manifestazione d’interesse», cinguetta il capo politico del M5S proprio mentre nel Consiglio comunale sabaudo tutti gli esponenti pentastellati sembrano muoversi in direzione opposta, bocciando compatti lamozione pro-Giochi, presentata dal Pd. Mozione identica - parola per parola - a quella approvata mercoledì scorso dal Consigliometropolitano, l’ex Provincia. Un atto che era passato all’unanimità, col parere favorevole dei grillini, Appendino compresa.

 

grillo appendino grillo appendino

Ieri, invece, la “Sala Rossa” del Comune ha respinto lo stesso testo con 23 voti contrari (tutti delM5S) e 13 a favore, tra Pd e centrodestra. Un «controsenso», ha rimarcato il capogruppodemStefanoLoRusso. L’inversione a U della sindaca serve a nascondere le crepe della maggioranza. Dopo una settimana di trattative, infatti, i quattro consiglieri “dissidenti”, che non hanno digerito il voltafaccia dei vertici del M5S sui grandi eventi dopo la stroncatura di Roma 2024, hanno confermato che non avrebbero fatto passi indietro. Per questo, alla fine, la pattuglia pentastellata ha deviato sull’unica soluzione possibile per evitare strappi: schiacciare sui pulsanti rossi.

 

Mozione bocciata, «tanto era superata dalla manifestazione d’interesse che Appendino ha spedito venerdì», viene spiegato. Lo stesso ripete la sindaca, molto più cauta, ieri, rispetto ai giorni scorsi: «Non si può dire sì o no a una scatola chiusa, oggi parliamo di manifestazione di interesse e non di candidatura». In realtà il «no» di ieri indebolisce le chance di Torino.

MALAGO' SALA MARONI MALAGO' SALA MARONI

 

Il Coni ha sempre detto che l’unico voto che conta è quello del Consiglio comunale -non del Consiglio metropolitano - e agli atti ora c’è una bocciatura. Ecco perché salgono le quotazioni di Milano. Giovanni Malagò ieri ha incontrato il sindaco meneghino Beppe Sala, ribadendo che «Milano è interessata e disponibile», anche se ogni discussione è prematura fino a quando non sarà insediato il nuovo governo. Oggi il numero uno dello sport italiano sarà a Losanna, per incontrare il presidente del Cio, Thomas Bach, e chiedere una deroga per l’Italia, che in teoria non potrebbe correre per i giochi del 2026, perché ospiterà proprio a Milano il summit del 2019 in cui verrà assegnata l’edizione. È un cavillo del regolamento che può essere aggirato,ma serve il disco verde del Comitato internazionale.

APPENDINO JUVE APPENDINO JUVE CHIARA APPENDINO CHIARA APPENDINO

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…