CINQUESTELLE E MOLTE STALLE - NEL M5S SI APRE IL PROCESSO A DI MAIO DOPO LA SCONFITTA IN SARDEGNA - BEPPE GRILLO, DURANTE IL SUO SHOW A CATANIA, LANCIA STILETTATE: “SIETE IN DISSESTO, ANCHE ROMA È IN DISSESTO. CON CHI DEVO PRENDERMELA, CON DI MAIO? FORSE NON SIAMO ALL'ALTEZZA, SIAMO PRINCIPIANTI COME DICONO…” - LA FRONDA ANTI-LUIGINO PREPARA L’AGGUATO SULLA LEGITTIMA DIFESA

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1 - L'IRA DI GRILLO: «ME LA DEVO PRENDERE CON LUIGI?»

Da “il Messaggero”

 

grillo di maio casaleggio grillo di maio casaleggio

Clima incandescente nel Movimento 5 Stelle dopo la debacle elettorale in Sardegna. Da Catania, dove Beppe Grillo ha tenuto ieri sera il suo show, si parla di tensioni tra il Garante dei pentastellati e il leader politico, Di Maio. E da quel palco il fondatore del movimento accusa i suoi, ironizzando ma in realtà lanciando una stilettata: «Siete in dissesto, anche Roma è in dissesto. Con chi devo prendermela, con Di Maio?».

 

«Luigi deve fare un passo indietro», dicono i detrattori. E chiedono a Grillo di intervenire. Ricordando al comico che i suoi poteri di Garante dei pentastellati prevedono anche la possibilità di sfiduciare il capo politico. «Il garante - dicono - come si legge nello Statuto varato a fine 2017 è il custode dei valori fondanti dell' azione politica».

 

beppe grillo no tav beppe grillo no tav

Ma in realtà il ruolo di Di Maio - fanno notare alcuni esponenti del movimento - più che in discussione è sotto osservazione, anche agli occhi del Garante Grillo. Il prossimo appuntamento è tra un mese, con le Regionali in Basilicata. Intanto Grillo ironizza anche su altri: «Salvini? Leale e furbo, sfrutta le piazze. Il Pd? Muore perché è noioso».

 

2 - SI APRE IL PROCESSO A DI MAIO FRONDA SULLA LEGITTIMA DIFESA LUI RILANCIA: CONTA ON LINE

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

A concludere una giornata all' insegna della tempesta perfetta arrivano in serata le parole un po' sconnesse di Beppe Grillo: «Ormai sono un comico governativo». «Mi contestano - aggiunge il Garante - mi gridano Grillo ritorna. Non sono mai andato, siete voi che siete cambiati, avete i debiti, ma anche i crediti. Voi siete tutto e il contrario di tutto...». Dal palco di Catania, dove è in tour con il suo show, Beppe prova, a modo suo, a fare chiarezza nella giornata della disfatta sarda: «Forse non siamo all' altezza, siamo principianti come dicono».

grillo di maio grillo di maio

 

«Pensavamo di arrivare al 15%», confessa Francesco Silvestri, vicecapogruppo alla Camera del M5S, in tour con Di Maio lo scorso weekend per chiudere la campagna elettorale sull'isola. La sconfitta era un colpo in fondo previsto (anche se non con queste dimensioni), dalle parti del M5S, che però ripiomba nel caos ad una manciata di giorni dal ko in Abruzzo.

 

E il malumore della base ormai si trattiene a fatica laddove Luigi Di Maio tenta di rilanciare la sua leadership accelerando su alcune svolte epocali che vuole imprimere al Movimento: su Rousseau, forse già a partire da oggi, gli iscritti voteranno l'istituzione dei referenti locali fulcro della nuova organizzazione, l'apertura a liste civiche e la deroga ai due mandati per i consiglieri comunali.

 

GRILLO DI MAIO GRILLO DI MAIO

Il flop facilita la riforma del Movimento, o meglio la reazione. La senatrice dissidente Paola Nugnes torna alla carica per «mettere in discussione la leadership» del Capo politico. L'abbraccio con la Lega fa male. E alla Camera una decina di parlamentari critici sono pronti a giocare brutti scherzi alla Legittima difesa, provvedimento chiave di Salvini, pronta a essere incardinata. Tanto che circola voce di un possibile slittamento di una settimana. Roberto Fico, presidente della Camera e leader dell' ala ortodossa, si trincera dietro un meditabondo silenzio. Ascolta i dubbi e le perplessità dei tanti che lo cercano. Ma al momento preferisce non mettere in difficoltà «Luigi» anche perché la situazione è più che mai critica.

 

E già questa sera potrebbe uscire allo scoperto con la riunione del gruppo-Camera. Che rischia di diventare un piccolo (o grande) processo a Di Maio. O al massimo il classico sfogatoio. Ecco perché il vicepremier è intenzionato, per placare gli animi dei suoi, ad annunciare fin da stasera una serie di novità per rilanciare il movimento: dall' accordo con altre liste civiche fino a un' organizzazione più capillare sui territori.

grillo di maio casaleggio grillo di maio casaleggio

 

«Questa riorganizzazione non è una cosa per il M5s - dice il vicepremier - servirà agli italiani perché noi siamo al governo ed abbiamo decine di istanze che arrivano dal territorio nazionale». Le prime svolte? Forse già dalle regionali in Piemonte o, al massimo, da quelle in autunno in Emilia Romagna, feudo di Max Bugani.

 

A differenza di quanto avvenuto in Abruzzo, questa volta la disfatta sarda apre una vera e propria faida all' interno dei parlamentari sardi. Il candidato governatore Francesco Desogus ammette: «Non è il risultato aspettato». Luca Piras, docente universitario escluso dalle primarie online, attacca: «Serve una riflessione profonda, che porti a decisioni importanti: questo è evidente e necessario, soprattutto in vista delle elezioni europee. Nel M5S questa riflessione non può che passare dal coinvolgimento della base, degli attivisti, che manifestano malumore per essere stati messi da parte».

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

 

Dalla Sardegna è atteso un documento di fuoco contro i vertici. E c' è chi è pronto a chiedere la testa di Mario Puddu: a molti, infatti, non è andato giù l' attivismo dell' ex sindaco di Assemini - vincitore delle prime regionarie, ritiratosi dalla corsa a causa di una condanna per abuso d' ufficio - durante la campagna elettorale stellata. Nel mirino finisce anche lo stato maggiore del M5S in Sardegna: da Emanuela Corda (deputata, capogruppo 5 Stelle in Commissione Difesa) a Pino Cabras. Il capo politico parla solo in tarda mattinata. Per rassicurare che il «M5S è vivo e vegeto».

 

Intanto, anche Matteo Salvini decide di non infierire. Anzi, in maniera abbastanza spietata assicura: «Il governo non rischia, non voglio diventare premier». E se in mattinata il vicepremier pentastellato aveva annunciato un vertice con l' omologo del Carroccio, la risposta che riceve è: «Se il Milan va bene magari il vertice lo faccio domani sera».

L' appuntamento è per oggi pomeriggio.

 

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