COOPERANTI ALLO SBARAGLIO - UNO SPIRAGLIO PER LE 2 RAGAZZE RAPITE: “NON SONO IN MANO ALL’ISIS” - SCONTRO SUL PAGAMENTO DEL RISCATTO PER LIBERARE GLI OSTAGGI, IL SOTTOSEGRETARIO GIRO: “OGNI PAESE È SOVRANO SULLA SCELTA SE TRATTARE O MENO” (POI LA PARZIALE RETROMARCIA)

La ministra della Difesa Pinotti: “Si lavora in silenzio, tutti e sei i rapiti sono seguiti con particolare attenzione” - Si sa che Washington e Londra non trattano per la liberazione dei loro cittadini presi in ostaggio e dunque sia Cameron che Obama sono piuttosto inquieti verso i governi che seguono altre linee di condotta…

Condividi questo articolo


Maurizio Stefanini per "Libero Quotidiano"

 

Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo

Il cooperante scozzese David Haines ha fatto la fine dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff, l’altro cooperante di Manchester Alan Henning viene indicato come prossima vittima, e peraltro non è solo l’Isis a fare cose atroci, vista la notizia di 42 civili, tra cui donne, bambini e anziani, che sarebbero stati massacrati da milizie curdo-siriane nel nord-est della Siria nella regione di Qamishli, a ridosso della linea del fronte tra curdi e jihadisti dello Stato islamico.

 

Ma una notizia positiva è che Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due ragazze italiane rapite lo scorso 31 luglio, stanno bene, e non stanno in mano ai tagliateste dell’Isis. Lo ha fatto sapere da Aleppo un ufficiale dell’Esercito Siriano Libero, movimento di opposizione moderato a Assad che si presenta come filo-occidentale e ostile ai jihadisti. Ma i motivi di preoccupazione restano.

Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo Greta Ramelli (S) e Vanessa Marzullo

 

Innanzitutto, l’ufficiale non fa sapere quale sia il gruppo che le tiene prigioniere, limitandosi a spiegare che i rapitori oltre a «non essere legati allo Stato islamico», neanche «fanno parte della Rivoluzione Siriana».

 

Anche il sito di informazione Syria Mubasher, che il 6 agosto aveva ricostruito la dinamica del rapimento delle due cooperanti, aveva d’altra parte spiegato che erano state prelevate «da parte di un gruppo armato sconosciuto dall’abitazione del capo del Consiglio rivoluzionario della zona». E poi, la fonte aggiunge che «c’è uno stallo nelle trattive in corso per la loro liberazione», e che se queste non andassero a buon fine «ci sarebbe il rischio che vengano trasferite» a un altro gruppo: non escluso lo stesso Stato Islamico.

 

Pinotti Pinotti

«Da parte nostra cerchiamo di evitare di diffondere notizie che riguardano la trattativa in corso per l’incolumità loro e degli altri ostaggi in mano agli stessi rapitori, che sono più di 20. La maggioranza di questi ostaggi è composta da stranieri», ha aggiunto l’ufficiale in condizioni di anonimato.

 

Chi è che sta trattando? Domenica, proprio mentre l’Isis diffondeva il video sulla decapitazione del cooperante scozzese David Haines, sulla stampa apparivano le dichiarazioni del sottosegretario Mario Giro: «La politica dell’Italia è di riportare a casa tutti gli ostaggi, non importa come. Ogni paese è sovrano per quanto riguarda la scelta se trattare o meno». Subito dopo è arrivata una parziale correzione: «La politica dell’Italia è di non abbandonare nessuno ma utilizzando mezzi leciti e possibili nell’ambito del massimo riserbo». Giro ha precisato di non aver mai detto «non importa come» e neanche di aver mai parlato di «trattative» per liberarli.

 

barack obama health care barack obama health care

«Si lavora in silenzio, è inutile parlare», è stata la chiosa ulteriore del ministro della Difesa Roberta Pinotti, mentre Giro ha detto che «tutti e sei i rapiti sono seguiti con particolare attenzione e in maniera continua».

 

A parte le due ventenni provenienti dalla provincia di Varese, in Siria è tuttora mancante all’appello il gesuita Paolo Dall’Oglio; scomparso a Raqqa il 29 luglio 2013, quando la cittadina ancora non era diventata la roccaforte del califfato di Al Baghdadi. E poi ci sono i due tecnici Marco Vallisa e Gianluca Salviato, che sono stati rapiti in Libia, rispettivamente il 5 luglio e il 22 marzo; e Giovanni Lo Porto, cooperante palermitano scomparso in Pakistan nel 2012.

 

James Wright Foley James Wright Foley

Si sa che Washington e Londra non trattano per la liberazione dei loro cittadini presi in ostaggio, il fatto è stato confermato dalle ultime tre decapitazioni, e dunque sia Cameron che Obama sono piuttosto inquieti verso i governi che seguono altre linee di condotta. Lo stesso Haines era stato rapito lo scorso anno in Siria assieme al cooperante italo-svizzero Federico Motka, ma questi a maggio è tornato libero. Secondo Panorama l’Italia «avrebbe pagato un riscatto di 6 milioni di euro ai boia dei giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff» per salvarlo.

 

SOTLOFF DECAPITAZIONE SOTLOFF DECAPITAZIONE

«I soldi», sempre secondo Panorama, «sono arrivati ai rapitori di Motka attraverso un’operazione segreta che è passata dalla Turchia. Il pagamento dei riscatti per ottenere il rilascio di ostaggi è un modus operandi tipico del nostro paese, che ha irritato spesso i governi alleati di Londra e Washington fedeli alla linea dell’intransigenza contro i terroristi».

 

A colpi di riscatto furono d’altronde salvati non solo le due Simone ma anche tre dei quattro contractor rapiti in Iraq all’inizio del 2004, e Giuliana Sgrena, anche se per riportare a casa quest’ultima ci rimise la pelle Nicola Calipari. Renzi ha comunque scritto a Cameron, rivendicando «l’unità delle forze occidentali che combattono la minaccia terroristica».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – MAI DIRE RAI: ANDATO A VUOTO IL TENTATIVO CON TAJANI DI ESSERE IN QUOTA FORZA ITALIA, AL FINE DI CONQUISTARE LA POLTRONA DI DIR. GEN., ROBERTO SERGIO HA PROVATO AD ADESCARE I MELONI DI VIALE MAZZINI CON LA RIDICOLA “CENSURA” A SERENA BORTONE – ROSSI, CHE AVEVA ISSATO SERGIO PRO TEMPORE A AD, SI SENTE “TRADITO” PER LE SUE TRAME DI RESTARE AL SUO POSTO – COME DIR. GEN., ACCANTONATO CIANNAMEA, LA LEGA RICICCIA MARANO MEZZOBANANO. TROPPO ESPERTO ED ABILE, NON E’ GRADITO A ROSSI (CHE NE FAREBBE A MENO DEL DIR. GEN.) - COMUNQUE, DA QUI A LUGLIO, TUTTO PUO' CAMBIARE…

DAGOREPORT – ELLY SCHLEIN, UNA DONNA SOLA AL COMANDO DI UN MANICOMIO: NON ASCOLTA PIÙ NESSUNO E HA ESAUTORATO LA SEGRETERIA E DISINNESCATO LE CORRENTI - A SPACCARE IL PD, ALLA SVALVOLATA ELLY SI E' AGGIUNTO IL VANESIO MAURIZIO LANDINI CON IL REFERENDUM SUL JOB ACT: IL SINDACALISTA (A TEMPO PERSO), IN BARBA A CONTE, SOGNA DI DIVENTARE LUI IL FEDERATORE DELLA GRANDE SINISTRA: PD E M5S PIU' AVS (VIA IL CENTRO CATTO-DEM) – GOFFREDO BETTINI AL LAVORO: INVECE DI TROVARE UN BUON DOTTORE, CERCA UN FEDERATORE ALLA PRODI PER UN NUOVO "ULIVO" E DI UN 40ENNE CHE POSSIEDA LA LEADERSHIP PER SGONFIARE LE SMORFIE DELLA MELONA (RICCI, DECARO, NARDELLA, SALA) - GENTILONI-ONI-ONI? ASPIRA AL QUIRINALE! - INSOMMA, PER LA GIOIA DEL ''TRIO DUCIONI”, LA CROCE VERDE NON ARRIVERA' E IL MANICOMIO PD NON CAMBIERA' COPIONE: SCHLEIN RESTERA' AL SUO POSTO A FARE LE SUE INTELLIGENTI CAZZATE DE SINISTRA...

DAGOREPORT - LA DOMANDA E': DOVE SONO FINITI I SOLDI DELLA TANGENTOPOLI AL PESTO? C’ENTRANO QUALCOSA TUTTE QUELLE GITARELLE A MONTECARLO, PAESE DAL SISTEMA BANCARIO OPACO? - LEGA SALVA-TOTI: L’INCHIESTA DANNEGGIA LE CORONARIE DI SALVINI CHE VOLEVA IL FEDELISSIMO RIXI SUL TRONO DI PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA (TOTI E' AL SECONDO MANDATO) E GETTA OMBRE SUL DOPPIO PROGETTO DIGA DI GENOVA-PONTE SULLO STRETTO - LE RAGIONI DI NORDIO SULLA TEMPISTICA E LE INTERCETTAZIONI LUNGHE BEN 4 ANNI (SIC!) - MELONI VUOLE LE DIMISSIONI DI TOTI PER PAPPARSI LA LIGURIA, MA IL CARROCCIO SI OPPONE - LA MICCIA DELLE INDAGINI? LA TRASFORMAZIONE DI PORTO VENERE NELLA “CAPRI LIGURE”

FLASH – MENTANA PUÒ STARSENE TRANQUILLO A LA7: A DISCOVERY L'INFORMAZIONE NON INTERESSA. IL "NOVE" NON AVRÀ UN TG: AL MASSIMO, UN NOTIZIARIO IN COLLABORAZIONE CON CNN, UNA SORTA DI “ANSA ILLUSTRATA” (GLI AMERICANI AUMENTERANNO GLI INVESTIMENTI MA IN ALTRI AMBITI) - IN QUESTO CONTESTO, CHE FARA' TV8, IL CANALE SKY SUL DIGITALE? NELLE PROSSIME ORE CI SARÀ UNA RIUNIONE DI ALTO LIVELLO AI VERTICI DI COMCAST, PER CAPIRE SE L’EMITTENTE APRIRÀ UNA VERA COMPETIZIONE CON DISCOVERY. TRADOTTO: TIRARE FUORI I SOLDI O NO…