COSA PENSA BEPPE GRILLO DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA? "L'ELEVATO" NON FIATA MENTRE IL SUO M5S SI ATTORCIGLIA IN UNA BATTAGLIA SANGUINOLENTA CONTRO IL TESTO DEL MINISTRO CARTABIA - CONTE È IN TILT: SI OPPONE ALLA RIFORMA CARTABIA E PORTA IL MOVIMENTO FUORI DAL GOVERNO O INGOIA IL ROSPO E PERDE LA FACCIA? BEPPEMAO PUÒ PERMETTERSI DI TACERE, RINTANATO NEL BUEN RETIRO DELLA SUA VILLA DI BIBBONA, IN UN MOMENTO IN CUI IL M5S SI GIOCA IL GOVERNO, L'IDENTITÀ E FORSE IL FUTURO? LASCIA CHE LA BARCA AFFONDI?

Condividi questo articolo


Dagoreport

 

grillo conte grillo conte

Cosa pensa Beppe Grillo della riforma della Giustizia? "L'Elevato" tace mentre il suo Movimento si attorciglia in una battaglia sanguinolenta contro il testo del ministro Cartabia. Conte è in tilt e non sa che fare: opporsi alla riforma Cartabia e uscire dal governo o ingoiare il rospo e perdere la faccia dopo tanto strepitare?

 

Nel primo caso si rischia la scissione dei governisti che fanno capo a Di Maio, nel secondo l'uscita dei duri e puri che vedono nella riforma della prescrizione una trincea ideologica. L'Avvocato di Padre Pio ha mandato avanti Fabiana Dadone a minacciare il governo che ha deciso di chiedere la fiducia sulla riforma Cartabia: “Le dimissioni dei ministri M5s sono una cosa da valutare”.

 

mario draghi giuseppe conte mario draghi giuseppe conte

Grillo può permettersi di tacere, nel buen retiro della sua villa di Bibbona, in un momento in cui il M5s si gioca la faccia, l'identità e forse il futuro? Sulla vicenda giudiziaria del figlio Ciro, su cui pende un'accusa di stupro, non ha esitato a intervenire, da padre, con il video-embolo con cui ha spaccato l'opinione pubblica. Ora, da padre del M5s, incassa e subisce? Lascia le redini del Movimento a quel Conte che lui stesso definì "uno che non ha visione politica né capacità manageriali" e che non è stato ancora incoronato ufficialmente dagli iscritto come nuovo leader del partito?

 

Ha lottato come una fiera per non farsi sfilare il M5s, tra cavilli, minacce e statuti stracciati, e ora che la sua voce potrebbe riportare "equilibrio nella forza" tra i governisti e scissionisti, tra Di Maio e Conte, tra Bonafede e Cartabia, si rintana nel silenzio?

 

MARTA CARTABIA MARTA CARTABIA

1. DRAGHI SBATTE CONTE AL MURO: CHIEDENDO LA FIDUCIA L'HA SCHIACCIATO IN UN CUL DE SAC

2. SE LA POCHETTE DICE NO ALLA RIFORMA CARTABIA, IL M5S DOVRÀ USCIRE DAL GOVERNO, ANDARE ALL'OPPOSIZIONE E ASSISTERE ALLA SCISSIONE DEI ''GOVERNISTI'', ALMENO IL 40% DEI PARLAMENTARI CAPEGGIATI DA DI MAIO CHE NON VOGLIONO ABBANDONARE LA MAGGIORANZA

3. SE CONTE DICESSE SÌ ALLA RIFORMA, OLTRE A PERDERE LA FACCIA, POTREBBE RITROVARSI UNA SPACCATURA UGUALE E CONTRARIA NEL M5S: L'ADDIO DEI GRILLINI DURI E GRULLI SEGUACI  DI BONAFEDE, TRAVAGLIO, DI BATTISTA ETC. INSOMMA: IL PUPO COME FA SBAGLIA, ANZI SPACCA…

3. E DIRE CHE A CONTE DELLA RIFORMA FREGA POCHISSIMO: GLI INTERESSA RESTARE AL POTERE

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/draghi-sbatte-conte-nbsp-muro-nbsp-chiedendo-fiducia-277511.htm

conte di maio conte di maio ciro e beppe grillo ciro e beppe grillo

 

meme su giuseppe conte e beppe grillo meme su giuseppe conte e beppe grillo BEPPE GRILLO NEL 2001 BEPPE GRILLO NEL 2001 fabiana dadone fabiana dadone

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…