'DIOSCURI' SINISTRI - BEHA: “ADESSO CHE SONO APPOLLAIATI SULLE DUE SPONDE DEL TEVERE REFERENDARIO, POSSIAMO DARE UN GRAZIE SINCERO A VELTRONI E D’ALEMA, PERCHÉ NON HANNO SOLTANTO DISTRUTTO LA SINISTRA MA CI HANNO ROVINATO LA VITA. GRAZIE A NOME DI TUTTI QUELLI CHE LO PENSANO, DEI POCHI CHE LO SUSSURRANO, DEI MOLTI CHE NON LO DICONO”

Condividi questo articolo


Oliviero Beha per Dagospia

oliviero beha oliviero beha

 

Quando Walter Veltroni, onusto di glorie televisive e più in generale artistiche, ha annunciato il suo “Sì” al prossimo referendum costituzionale mi sono sentito gradevolmente rimpannucciato.

 

In tanti avevano obiettato a chi avrebbe votato contro la riforma Renzi/Boschi che così avrebbero favorito la “casta”, la resistenza al cambiamento, la sopravvivenza di vecchi arnesi, citando all’uopo tra personaggi, figure e figuri per esempio D’Alema. Il discorso era facilmente rovesciabile, ma ora con Veltroni sulla sponda opposta la scomposizione dei due Dioscuri che tanto bene hanno operato per il Paese negli ultimi trent’anni risulta perfezionata.

DALEMA VELTRONI DALEMA VELTRONI

 

Si dice che insieme, anche se contrapposti secondo i momenti ma complessivamente complementari dalla morte di Berlinguer in poi, abbiano polverizzato la sinistra e l’idea di sinistra che il Pci aveva comunque conservato per le decadi precedenti. Sinistra?

 

Mah…se ciò che la distingue dalla destra è un’esigenza di solidarietà e difesa dei più deboli, vorrei capire in che modo abbiano contribuito in questo quadro i summenzionati Dioscuri. C’è chi sostiene che non gliene sia mai fregato un beneamato cazzo di nessuno, se non al massimo della loro cerchia privata e dei loro beni, chi più (D’Alema il pugliese…), chi meno (Veltroni l’intellettuale con le mani in pasta e in pasto).

MUSSI VELTRONI DALEMA jpeg MUSSI VELTRONI DALEMA jpeg

 

Giudizio severo, ammettiamolo, specie se si considera che uno continuava a pulpiteggiare sulla sinistra dall’alto di tutti gli incarichi consentiti, fino all’amato Copasir fonte inesauribile di informazioni non sul panettiere ma sull’intera classe dirigente, militari compresi, e l’altro minacciava - ma dall’Italia - i bambini africani, risparmiati (purtroppo solo da lui) in extremis per il prevalere della sua incomprimibile creatività.

 

Dovendo girare un film come fa lui ma su di lui, un titolo possibile sarebbe “La Grande Doppiezza”, mentre un testo adatto a D’Alema potrebbe intitolarsi “Il cervello al Massimo”. Sul film veltroniano lascio ampia facoltà d’immaginazione. Sul libro dalemiano forse ci vuole un asterisco.

VELTRONI E DALEMA VELTRONI E DALEMA

 

Qualche anno fa sentii raccontare da Staino, attuale Direttore dell’Unità renziana, il seguente aneddoto, in un’occasione pubblica, alla presentazione di un libro: ”Ero seduto al tavolo vicino a Massimo, col quale per tutta la vita ho battagliato e fatto pace, quando lui sospirando mi ha detto: “Certo che per un vignettista perdere la vista come sta accadendo a te deve essere tremendo….”. Io ovviamente ho assentito. Lui ha continuato quasi soprapensiero: “Sarebbe un po’ come se a me venisse un tumore al cervello…”.

 

VELTRONI DALEMA VELTRONI DALEMA

Beh, adesso che sono appollaiati sulle due sponde dello sporchissimo Tevere referendario, possiamo fotografarli ben bene nel nostro presepe personale e generazionale. Un grazie sincero ad entrambi, perché non hanno soltanto distrutto la sinistra (forse c’avrebbe pensato da sola e comunque rimarrebbe sempre la destra, se non fosse un’accozzaglia pressappochista di inventati) ma ci hanno semplicemente rovinato la vita. Grazie anche a nome di tutti quelli che lo pensano, dei pochi che lo sussurrano, dei molti che non lo dicono proprio.

Oliviero Beha

VELTRONI DALEMA VELTRONI DALEMA MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg MASSIMO DALEMA E WALTER VELTRONI jpeg

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...