DITTATURA ALLA TURCA - ERDOGAN FA ARRESTARE ANCHE CHI INDOSSA UNA T-SHIRT SGRADITA - GIÀ 30 PERSONE SONO FINITE IN MANETTE PERCHÉ AVEVANO LA MAGLIETTA CON SU SCRITTO “HERO” (EROE), INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU, UNO DEI GOLPISTI DEL 15 LUGLIO 2016 - IN UN ANNO SONO STATE ARRESTATE OLTRE 50 MILA PERSONE

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TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN

Marta Ottavani per “La Stampa”

 

In Turchia la protesta e relativa repressione ormai passano anche per l'abbigliamento. Da metà luglio sono state arrestate circa 30 persone, ree di indossare tutte la stessa maglietta con su scritto «Hero», ossia eroe. Ancora una volta, alla base di questa operazione, c'è l'ossessione delle autorità di Ankara e in particolare del presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan, per i presunti organizzatori del golpe fallito del 15 luglio 2016.

 

ERDOGAN ERDOGAN

A metà mese, Gokhan Guclu, ex militare, accusato di far parte del gruppo di persone che avrebbe attentato alla vita del Capo di Stato quella drammatica notte, è stato processato nel Sud-Est del Paese. Il comando si trovava a Marmaris e non riuscì ad agire solo perché Erdogan, informato del caos a Istanbul e Ankara, salì per tempo sull'aereo presidenziale.

 

Guclu, come altre migliaia di persone in Turchia, era accusato di fare parte di Feto, la presunta organizzazione terroristica guidata da Fethullah Gülen, in autoesilio negli Stati Uniti, un tempo eminenza grigia della politica turca e grande alleato di Erdogan contro l'élite laica, oggi considerato il nemico numero uno del Paese e accusato di essere il mandante del golpe fallito del 2016.

TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN

 

A pochi giorni dall'udienza, la sorella di Guclu, gli aveva fatto recapitare una maglietta con la scritta «Hero», le autorità avevano autorizzato il giovane a indossarla nella sessione davanti ai giudici.

 

Il problema è che quella semplice maglietta di cotone bianco con una scritta nera a caratteri cubitali sono diventati prima un caso politico-giudiziario, poi una forma di protesta pacifica e solo fino a un certo punto silenziosa e, infine, l'ennesimo motivo per una nuova ondata di repressione. L'udienza di Guclu è stata interrotta e lo sventurato, che aveva appena avuto il tempo di negare tutte le accuse a suo carico, è stato messo sotto inchiesta anche per la maglietta indossata durante la sua comparizione davanti ai giudici. Non solo.

TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN

 

Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti è finita la sorella e quelli che, nei giorni successivi, sono stati colti in flagrante sul territorio della Mezzaluna, mentre indossavano il tanto vituperato indumento, anche se privi di connessioni sia con l' imputato Guclu, sia con il network dell' ex predicatore Gülen.

 

E se ormai in Turchia si finisce in manette o sotto processo anche per una T-shirt, nel Paese l' atmosfera che si respira è quella dell' omologazione, dove la mancanza di reazione è motivata dal timore delle conseguenze. Secondo le stime ufficiali, in un anno sono state arrestate oltre 50 mila persone con l' accusa ad associazione o propaganda di organizzazione terroristica.

 

TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN TURCHIA - MAGLIETTA HERO INNEGGIANTE A GOKHAN GUCLU E AL GOLPE ANTI ERDOGAN

Non solo Feto, ma anche il Pkk, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che lotta per la creazione di uno stato indipendente curdo in territorio turco. A questi, vanno aggiunte altre 150 mila persone sotto inchiesta e 135 mila che hanno perso il loro lavoro o sono state rimosse dal ruolo che ricoprivano nell' amministrazione e della burocrazia statale, fra cui militari, insegnanti, docenti universitari e persino imam. Il presidente Erdogan parla di «Nuova Turchia», finalmente in cammino sulla strada della piena democrazia. Gli oppositori di «contro golpe» e di una deriva autoritaria a stampo religioso.

 

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