DOPO IL NAZARENO, GRANDE FUGA ANCHE DALLA FIORENTINA TANTO CARA AL DUCETTO RENZI – NELLA CITTA’ DI DANTE L’ABBANDONO DEL CLUB DEL PATRON DIEGO DELLA VALLE CON I SUOI MIGLIORI CALCIATORI (BERNARDESCHI, KALINIC, BORJA VALERIO) CHE SE LA DANNO A GAMBE, E’ LETTA COME UN ALTRO SEGNALE DELLA DECADENZA DEL SEGRETARIO DEL PD

-

Condividi questo articolo


renzi della valle renzi della valle

DAGONOTA

Peggio che al Nazareno! Così la pensano i tifosi-militanti (e non soltanto) della Fiorentina dopo l’annuncio dei fratelli Della Valle di mettere in vendita la squadra con la conseguente fuga dei suoi migliori calciatori: Borja Valerio, Bernardeschi, Kalinic...

 

della valle renzi franceschini colosseo della valle renzi franceschini colosseo

Già, al mercato della politica, i tre assi viola non valgono un Bersani o un D’Alema scappati a suo tempo dal Pd del cazzaro Renzi, ma per la città del sindaco Nardella, compagno di merende del Ducetto di Rignano, la grande fuga dei suoi migliori pezzi pallonari viene letta come un altro segnale della decadenza del Giglio Magico e del suo capo.

 

della valle renzi colosseo della valle renzi colosseo

Del resto, sosteneva Pier Paolo Pasolini, “Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci”. Ma a quanto si legge, a Firenze anche questo culto ludico rischia il declino se dal suo club, alla pari del circolo politico del Nazareno, tutti vogliano darsela a gambe: dai proprietari ai calciatori non ultimo l’allenatore.

andrea e diego della valle pranzo milano con renzi andrea e diego della valle pranzo milano con renzi

 

Anche nell’ultima direzione del partito finito senza un voto unanime sulle proposte del segretario, sono l’ultimo effetto nefando della politica messa in scena nell’ultimo anno dal Pd di Renzi. Un leader dimezzato ormai sopraffatto - anche psicologicamente -, dalla bastonata subita il 4 dicembre sul referendum per cambiare la costituzione. E annichilito dai successivi insuccessi alle amministrative.

della valle e renzi al colosseo della valle e renzi al colosseo

 

Da quel maledetto giorno in poi il Ducetto di Rignano sembra covare solamente una rivincita (impensabile) con qualsiasi sistema elettorale in vigore. Diceva Emil Cioran quanto sia difficile dialogare con chi si rifiuta di comprendere le ragioni altrui e sembra più votato al martirio. O, meglio, all’autogol per restare nel campo calcistico occupato dal segretario fatto viola dagli elettori. 

renzi e della valle mani in tasca renzi e della valle mani in tasca renzi mani in tasca con andrea della valle renzi mani in tasca con andrea della valle dellavalle RENZI resize dellavalle RENZI resize RENZI E DELLA VALLE RENZI E DELLA VALLE Matteo Renzi e Andrea Della Valle Matteo Renzi e Andrea Della Valle MATTEO RENZI E ANDREA DELLA VALLE ALLO STADIO MATTEO RENZI E ANDREA DELLA VALLE ALLO STADIO renzi della valle renzi della valle RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE RENZI E I FRATELLI DELLA VALLE ALLO STADIO FOTO LAPRESSE RENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSA RENZI E DELLA VALLE A FIRENZE FOTO ANSA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…