DRAGHI VEDE LE (CINQUE) STELLE – GRILLINI ALL’ATTACCO DEL GOVERNATORE DELLA BCE. L’EX STEWARD DI MAIO SENTE IL DOVERE DI SPIEGARE COME FUNZIONANO I MERCATI A SUPER MARIO (AUGURI): “SIAMO IN UN MOMENTO IN CUI BISOGNA TIFARE ITALIA E MI MERAVIGLIO CHE UN ITALIANO SI METTA AD AVVELENARE IL CLIMA. NEL CONTRATTO NON C’È USCITA DALL'EURO” – GLI M5S DELLA COMMISSIONE BILANCIO: “SE I MERCATI STANNO PREZZANDO L'USCITA DALL’EURO È PERCHÉ I COMMISSARI E DRAGHI CI ATTACCANO”

-

Condividi questo articolo


1 – MANOVRA, DI MAIO: DRAGHI AVVELENA IL CLIMA

Estratto dell'articolo di Nicola Barone per www.ilsole24ore.com

 

DI MAIO STEWARD BIBITARO DI MAIO STEWARD BIBITARO

«Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente». Così il vicepremier Luigi Di Maio, durante la registrazione della prima puntata di Nemo, in onda stasera su Rai2 alle 21.20, circa le dichiarazioni del presidente Bce Mario Draghi.

 

«Stiamo facendo una manovra di bilancio che dà alla parte più debole», aggiunge Di Maio che riferisce nel frattempo di non nutrire timori verso il giudizio atteso oggi da parte di Standard& Poor's («abbiamo un debito privato quasi inesistente e questo crea una stabilità economica» per il Paese). In ogni caso «sostenere le banche non significa prendere soldi dagli italiani» secondo il capo politico pentastellato.

(...)

 

2 – I 5 STELLE ALL'ATTACCO DELLA BCE

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

«Non c' è dubbio che la rimanderemo tale e quale». Per Paolo Savona il governo non modificherà di un millimetro la manovra economica. Ed è l' impressione che si coglie anche leggendo le reazioni alle parole del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Anche se l' apparente fermezza delle reazioni non si concilia con i timori di quel che può accadere se lo spread arrivasse a toccare quota 400. Tanto che, dopo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, non esclude una ricapitalizzazione delle banche anche il vicepremier Matteo Salvini: «Se qualcuno ha bisogno noi ci siamo, senza fare gli interventi del passato».

 

GIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONA GIUSEPPE CONTE PAOLO SAVONA

Parole non del tutto condivise da Luigi Di Maio (viste anche le tante campagne dei 5 Stelle sulle banche), che frena: «È tutto sotto controllo. Siamo molto vigili e attenti sulla situazione delle banche. Abbiamo contatti diretti ogni giorno con i vari manager per monitorare la situazione in tempo reale».

 

Su Draghi e la manovra, Savona chiarisce, in un' intervista a SkyTg24: «Noi non riesamineremo la manovra, ma il contesto nel quale ci poniamo. Ognuno si assuma le sue responsabilità». Luigi Di Maio si prende le sue: «Dalla Banca centrale europea vedo che arrivano strali sulla questione del pericolo dell' economia italiana per lo spread. Il governatore Draghi sa però che il problema dello spread non è legato alla manovra ma alla paura dei mercati che il Paese possa uscire dall' euro. Un problema facilmente risolvibile, con il fatto che noi nel contratto abbiamo inserito che non vogliamo uscire dall' euro».

mario draghi mario draghi

 

Parole confermate da una nota congiunta dei parlamentari M5S della Commissione Bilancio, che aggiungono anche un attacco a Draghi: «Non vogliamo uscire dall' euro, né vogliamo uno scontro con la Ue. Se i mercati stanno prezzando la possibile uscita dall' euro è perché ogni giorno da parte dei commissari europei e, ci duole dirlo, anche del governatore della Bce, arrivano attacchi all' Italia. Se smettessero di evocare la nostra uscita dall' Euro i mercati tornerebbero a prezzare i nostri titoli al pari di quelli degli altri paesi membri».

 

DI MAIO KILL PIL DI MAIO KILL PIL

Savona si rivolge alla Banca europea: «Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo, ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche.

 

Se le responsabilità della stabilità del sistema bancario passano nelle mani della Bce, dovrebbe essere lei a intervenire per evitare che il sistema bancario entri in crisi». Secondo l' economista e ministro, «nessun paese vanta la stabilità dell' Italia in un contesto così difficile. Il nostro Paese è solido, non c' è il rischio di insolvenza».

 

DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

In linea anche Matteo Salvini che, in un' intervista al Corriere del Veneto, conferma: «Una cosa è sicura: non si tocca, non si cambia una virgola. Basti pensare che uno dei principali temi di critica della letterina di Bruxelles è la revisione della legge Fornero, che è invece un mio preciso impegno morale. Forse a Bruxelles non hanno capito bene: non faccio marcia indietro nemmeno se me lo chiede Gesù Bambino».

 

E lo spread? «Nella stessa giornata sale e scende di 40 punti, non incide sul piccolo risparmiatore ma su qualche grande speculatore. L' Italia è forte e ha le spalle larghe, ce la faremo». Quanto alla possibilità di un' intesa, auspicata dal presidente Draghi, Salvini risponde così: «Anche io sono per un accordo, ma sulle nostre posizioni».

 

CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI

Una promozione a pieni voti della manovra viene, invece, dal presidente degli Stati Uniti. Dopo un colloquio telefonico con il premier Giuseppe Conte, Donald Trump, con un tweet ha sottolineato che «il primo ministro sta lavorando duramente per l' economia italiana. Avrà successo». In un secondo tweet Trump ha scritto di essere d' accordo con «la linea molto dura che l' Italia sta assumendo sull' immigrazione illegale».

mario draghi carlo azeglio ciampi mario draghi carlo azeglio ciampi LUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO E GIUSEPPE CONTE MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI SALVINI DI MAIO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI SALVINI DI MAIO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT -  SALUTAME ER PAPA! PERCHÉ MELONI HA ORDINATO A GIORGETTI E VALDITARA DI DISERTARE GLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ"? COME MAI LEI, ''DONNA-MADRE-CRISTIANA'', HA RIFIUTATO L’INVITO (GIA' PRIMA DELLA CONTESTAZIONE A ROCCELLA), A UN EVENTO PRESENTE BERGOGLIO? - LA DUCETTA, ACCUSATA DI “DERIVA ORBANIANA SUI DIRITTI DELLE DONNE (PRO-VITA NEI CONSULTORI) HA PREFERITO SMARCARSI DA TEMI DIVISIVI IN VISTA DELLE EUROPEE. MAGARI TEMEVA DI FINIRE CONTESTATA DAI CATTOLICI ANCHE PER L’AFFOSSAMENTO DEL “FAMILY ACT” - L'IRA ECCLESIALE ESPRESSA DALL’ORGANIZZATORE DEGLI "STATI GENERALI DELLA NATALITÀ", GIGI DE PALO. OGGI A ROMA, ACCANTO AL PONTEFICE, NON L'HA TOCCATA PIANO: “CI SIAMO SENTITI ABBANDONATI DALLE ISTITUZIONI. COME SE TOGLIERE LA PAROLA A UN MINISTRO FOSSE PIÙ GRAVE DI TOGLIERLA A UNA MAMMA ALL'OTTAVO MESE DI GRAVIDANZA…” - VIDEO

FLASH! – MAI DIRE RAI: ANDATO A VUOTO IL TENTATIVO CON TAJANI DI ESSERE IN QUOTA FORZA ITALIA, AL FINE DI CONQUISTARE LA POLTRONA DI DIR. GEN., ROBERTO SERGIO HA PROVATO AD ADESCARE I MELONI DI VIALE MAZZINI CON LA RIDICOLA “CENSURA” A SERENA BORTONE – ROSSI, CHE AVEVA ISSATO SERGIO PRO TEMPORE A AD, SI SENTE “TRADITO” PER LE SUE TRAME DI RESTARE AL SUO POSTO – COME DIR. GEN., ACCANTONATO CIANNAMEA, LA LEGA RICICCIA MARANO MEZZOBANANO. TROPPO ESPERTO ED ABILE, NON E’ GRADITO A ROSSI (CHE NE FAREBBE A MENO DEL DIR. GEN.) - COMUNQUE, DA QUI A LUGLIO, TUTTO PUO' CAMBIARE…

DAGOREPORT – ELLY SCHLEIN, UNA DONNA SOLA AL COMANDO DI UN MANICOMIO: NON ASCOLTA PIÙ NESSUNO E HA ESAUTORATO LA SEGRETERIA E DISINNESCATO LE CORRENTI - A SPACCARE IL PD, ALLA SVALVOLATA ELLY SI E' AGGIUNTO IL VANESIO MAURIZIO LANDINI CON IL REFERENDUM SUL JOB ACT: IL SINDACALISTA (A TEMPO PERSO), IN BARBA A CONTE, SOGNA DI DIVENTARE LUI IL FEDERATORE DELLA GRANDE SINISTRA: PD E M5S PIU' AVS (VIA IL CENTRO CATTO-DEM) – GOFFREDO BETTINI AL LAVORO: INVECE DI TROVARE UN BUON DOTTORE, CERCA UN FEDERATORE ALLA PRODI PER UN NUOVO "ULIVO" E DI UN 40ENNE CHE POSSIEDA LA LEADERSHIP PER SGONFIARE LE SMORFIE DELLA MELONA (RICCI, DECARO, NARDELLA, SALA) - GENTILONI-ONI-ONI? ASPIRA AL QUIRINALE! - INSOMMA, PER LA GIOIA DEL ''TRIO DUCIONI”, LA CROCE VERDE NON ARRIVERA' E IL MANICOMIO PD NON CAMBIERA' COPIONE: SCHLEIN RESTERA' AL SUO POSTO A FARE LE SUE INTELLIGENTI CAZZATE DE SINISTRA...