ECCO PERCHÉ BERLUSCONI NON È ANDATO ALLE CONSULTAZIONI CON DRAGHI - IL LEADER DI FORZA ITALIA HA DOVUTO RINUNCIARE ALL’INCONTRO CON IL PREMIER INCARICATO A CAUSA DEL SOLITO PROBLEMA AL CUORE (FIBRILLAZIONE ATRIALE) – L’ASSENZA NON E’ DOVUTA A UN  NUOVO EPISODIO, MA ALLA NECESSITÀ DI MANTENERE IL RIPOSO ASSOLUTO PRESCRITTOGLI DOPO IL RICOVERO A MONACO. IL PERIODO DI "CONVALESCENZA" NON È ANCORA TRASCORSO. IL FISICO DI SILVIO, 84 ANNI, E’ STATO MESSO A DURA PROVA ANCHE DAL COVID: “UNA BATTAGLIA DURISSIMA…”

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Simona Ravizza per corriere.it

 

BERLUSCONI DRAGHI BERLUSCONI DRAGHI

Il problema è sempre lo stesso: la fibrillazione atriale parossistica, ossia un’alterazione del ritmo del cuore che l’ex premier Silvio Berlusconi si trascina da tempo e si riacutizza di tanto in tanto (per tenerla sotto controllo da anni ha il pacemaker).

 

L’assenza del leader all’incontro con Mario Draghi, però, assicura chi gli è più vicino, non è dovuta a un nuovo episodio, bensì alla necessità di mantenere il «riposo assoluto» che gli è stato prescritto dal medico di fiducia Alberto Zangrillo in occasione dell’ultimo attacco: è il 14 gennaio quando Berlusconi viene ricoverato al Centro cardiotoracico del Principato di Monaco per un paio di giorni proprio per questo problema. Quel periodo di «convalescenza» non è ancora trascorso. Così niente incontro.

 

silvio berlusconi mario draghi silvio berlusconi mario draghi

Berlusconi, 84 anni, era risultato positivo al Sars-CoV-2 nel settembre dello scorso anno, e aveva sviluppato i sintomi del Covid-19, tra cui una polmonite bilaterale. Anche i figli Luigi, Barbara e Marina erano in seguito risultati positivi al virus. Uscito dal ricovero, Berlusconi aveva parlato della malattia come di una battaglia durissima, aveva precisato di essere stato in angoscia per figli e nipoti, e aveva invitato i malati a «non lasciarsi andare».

 

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