ELLY, MA CHE STAI A COMBINA’? – SORGI E I DUBBI NEL PD SULLA STRATEGIA DI SCHLEIN DI POLARIZZARE LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE EUROPEE CON UN DUELLO (ANCHE TELEVISIVO) TRA LEI E LA MELONI – LA DUCETTA È SICURA DI VINCERE NEL FACCIA A FACCIA TV. FORSE ELLY AVREBBE DOVUTO INSOSPETTIRSI DELLA PREMIER HA DATO FIN DAL PRIMO MOMENTO ALLA SFIDA A DUE; FORSE AVREBBE DOVUTO RIFLETTERE SUL FATTO CHE…

-

Condividi questo articolo


Marcello Sorgi per "La Stampa" - Estratti

 

ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

Adesso che la trattativa sul faccia a faccia tv Meloni-Schlein è a buon punto, anzi è arrivata a un punto tale che difficilmente una delle sue avversarie potrebbe tirarsi indietro senza fare una figuraccia, nel Pd sottovoce c'è chi comincia a chiedersi se davvero la segretaria stia facendo un buon affare a polarizzare la campagna elettorale così.

 

Forse Schlein avrebbe dovuto insospettirsi della piena disponibilità che la premier ha dato fin dal primo momento alla sfida a due; forse avrebbe dovuto riflettere sul fatto che Fratelli d'Italia è un partito tutto focalizzato su Meloni, non foss'altro che per i meriti elettorali di averlo portato dal 4 al 26 per cento, al governo e forse a giugno anche più avanti.

 

GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN

Mentre il Pd è per sua natura un partito plurale, che esprime diverse personalità anche al di là dei capicorrente, ed è tradizionalmente aperto alle candidature di esterni, che, se accettate e riproposte, non avrebbe senso oscurare all'ombra della corsa solitaria della segretaria. Inoltre Schlein avrebbe dovuto prendere in considerazione le conseguenze che la scelta della "corsa delle due donne" sta già provocando, ora che va già esaurendosi la novità dell'annuncio.

 

(...)

Con buona pace della mancata ricostruzione della coalizione di centrosinistra, a cui Schlein ogni giorno promette di dedicarsi, senza considerare che il primo ostacolo ai buoni rapporti con i 5 stelle sta diventando lei e il suo asse con Meloni. Infine, si sa come vanno i faccia a faccia: da che mondo è mondo è la sfida più imprevedibile che ci sia. Meloni è sicura di vincere, pur potendo inciampare come tanti suoi predecessori. Ma se ha voluto che il faccia a faccia sia solo uno, che insomma non sia previsto negli accordi un girone di ritorno, avrà di certo le sue ragioni.

SCHLEIN MELONI SCHLEIN MELONI MELONI SCHLEIN 1 MELONI SCHLEIN 1

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...