FAR WEST - LA LOBBY AMERICANA DELLE ARMI SPARA A ZERO SU OBAMA E BIDEN: “SONO IN MALAFEDE, VOGLIONO LIMITARE IL SECONDO EMENDAMENTO” - LA BATTAGLIA DEI DEMOCRATICI SI STA RIVELANDO CONTROPRODUCENTE, TANT’È CHE DOPO LA STRAGE IN CONNECTICUT LE ISCRIZIONI ALLA NRA, LA POTENTE ASSOCIAZIONE DI POSSESSORI DI ARMI, SONO AUMENTATE DI 100 MILA UNITÀ...

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Maurizio Molinari per "la Stampa"

«Barack Obama e Joe Biden sono in malafede»: la lobby delle armi va all'attacco della Casa Bianca in occasione del debutto del negoziato per definire le nuove leggi su fucili d'assalto e capienza dei caricatori. L'appuntamento è nell'Eisenhower Executive Building, annesso alla Casa Bianca, dove il vicepresidente Biden conduce i colloqui che porteranno martedì prossimo alla definizione delle proposte di Obama per evitare il ripetersi di stragi come il massacro di bambini nella scuola elementare Sandy Hook in Connecticut.

rifle association rifle association

David Keene, presidente della «National Rifle Association» (Nra) che riunisce i portatori di armi in America, parla poco prima a una radio di Brooklyn: «Obama e Biden sono in malafede perché stanno cogliendo questa occasione per fare ciò che vogliono da anni, direi da decenni: limitare il Secondo Emendamento della Costituzione, privando i cittadini dei diritto di avere armi».

ARMI SOTTO LALBEROARMI SOTTO LALBERO

È un affondo che preannuncia battaglia: se la Casa Bianca ricorrerà ai poteri presidenziali per emanare regolamenti restrittivi, al fine di evitare il passaggio al Congresso, la Nra farà ricorso alla Corte Suprema. La sfida a Biden è descritta in un comunicato: «Siamo pronti a considerare proposte ragionevoli, ma ascolteremo anzitutto gli americani che, in ogni angolo della nazione, non vogliono vedersi privare dei propri diritti».

Al fine di ribadire all'Amministrazione Obama che su questo terreno la Nra è assai popolare, Keene fa diffondere i dati sulla «campagna di iscrizioni» iniziata dopo la strage in Connecticut: i contribuenti sono aumentati di 100 mila unità - e ognuno ha versato una quota di 25 dollari - raggiungendo 4,2 milioni, «e prima che il dibattito sia terminato contiamo di arrivare a 5 milioni».

armiarmi armiarmi

Il braccio di ferro sul Secondo Emendamento giova dunque alla Nra. L'ultimo, esplicito, segnale che Keene recapita a Biden è nella composizione della delegazione che lo incontra: non la guida lui nè il super-lobbista Chris Cox, bensì il poco noto James Jim Baker, direttore degli Affari governativi della Nra e amico personale di Biden perché frequentano le stesse spiagge in Delaware. Un modo per far capire alla Casa Bianca che il match è solo all'inizio.

BARACK OBAMA E JOE BIDENBARACK OBAMA E JOE BIDEN

Baker, negli Anni 90, negoziò per la Nra con il Congresso, tentando inutilmente di evitare il bando dei fucili d'assalto che ora i democratici pensano di reintrodurre. È dunque il più ferrato per ostacolare tali piani. Nel tentativo di stemperare gli animi, Biden, aprendo la seduta, definisce le armi «un problema complesso», riferendosi alla necessità di «limitare la capienza dei caricatori» e di «aumentare i controlli sugli acquirenti» senza accennare al bando delle armi d'assalto.

ANDREW cuomoANDREW cuomo

A suggerire però che questa è la direzione dei democratici è il governatore di New York, Andrew Cuomo, che si avvia a presentare una legge su bando totale alle armi d'assalto, caricatori con al massimo 7 proiettili e controlli anche su chi acquista solo munizioni. Bill Clinton parla all'unisono: «Vengo dall'Arkansas, dove amiamo la caccia, ma non ha senso possedere fucili pesanti e caricatori che hanno 100 proiettili».

STRAGE DI DENVERSTRAGE DI DENVER

 

 

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