CON GIANPI NON ESCORT PIÙ - RINVIO A GIUDIZIO PER LA ‘BANDA DEL PELO’ DI TARANTINI - PER I MAGISTRATI, PROCACCIAVANO SMUTANDATE AL BANANA INFOJATO IN CAMBIO DI D’AFFARI CON LA PROTEZIONE CIVILE E FINMECCANICA - CHIESTO IL PROCESSO ANCHE PER L’“APE REGINA” SABINA BEGAN (CHE PRESENTÒ GIANPI A BERLUSCONI), FRANCESCA LANA E LETIZIA FILIPPI CON L’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE PER LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE (AHO’, NON SE PO’ PIU’ SCOPA’ IN PACE)…

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Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"

BEGAN AL PARTY DI TARANTINI A BARIBEGAN AL PARTY DI TARANTINI A BARI

Tutte quelle intercettazioni e quelle deposizioni sulle ragazze arruolate per andare a Roma, in Sardegna o ad Arcore dove dovevano partecipare alle serate in casa Berlusconi, con tanto di raccomandazioni a indossare un vestito nero su un filo di trucco, sono infine diventate un capo d'imputazione lungo dieci pagine.

L'indagine della Procura di Bari sul favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione a carico dell'imprenditore pugliese Gianpaolo Tarantini s'è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio per lui e altre sette persone, ma a carico dello stesso Tarantini e tre coimputati c'è pure l'accusa di associazione per delinquere.

Secondo i pubblici ministeri, Tarantini con gli amici Massimiliano Verdoscia, Salvatore Castellaneta e a Pierluigi Faraone si erano messi d'accordo per commettere «un numero indeterminato di delitti relativo al reclutamento di donne al fine di farle esercitare la prostituzione con Silvio Berlusconi in occasione degli incontri organizzati presso le sue residenze».

GIANPIERO TARANTINIGIANPIERO TARANTINI

Tarantini, «promotore e organizzatore» del gruppo, lo faceva «al fine di consolidare il suo rapporto con Berlusconi, avviato nell'estate del 2008, e ottenere, per il suo tramite, incarichi istituzionali e allacciare, avvalendosi della sua intermediazione, rapporti di tipo affaristico con i vertici della Protezione civile di Finmeccanica spa e di società a quest'ultima collegate (Sel Proc, Selex Sistemi integrati, Seicos) di Infratel Italia e altre società».

GIAMPAOLO TARANTINIGIAMPAOLO TARANTINI

Donne per il potente in cambio di affari per sé, con istituzioni statali o a partecipazione pubblica. Tornano in scena gli appalti della Protezione civile e Finmeccanica, su cui Tarantini puntava offrendo a sua volta consulenze ad altri imprenditori. L'allora presidente del Consiglio era diventato il suo «capitale sociale», come spiegò un suo cliente che l'aveva assoldato per avere accesso al sottopotere romano.

Compito di Tarantini, accusano i magistrati baresi, era di «ricercare le donne, persuadendole o rafforzando il loro iniziale proposito a prostituirsi, in occasione degli incontri che egli stesso organizzava con Berlusconi»; selezionarle «secondo specifiche caratteristiche (giovane età, corporatura esile, ecc.)»; impartire disposizioni sull'abbigliamento da indossare e sul comportamento da assumere»; sostenere le spese di viaggio e soggiorno per raggiungere le varie residenze dell'ex premier. Gli altri presunti complici «contribuivano consapevolmente al funzionamento del meccanismo criminoso».

SABINA BEGANSABINA BEGAN

Nella richiesta di rinvio a giudizio sono elencate ventuno serate organizzate nelle case di Berlusconi, tra il 2008 e il 2009, a cui hanno partecipato le ragazze reclutate da Tarantini. O si sono rifiutate, com'è successo nel caso dell'attrice Manuela Arcuri; Tarantini ci provò in due occasioni, promettendole la conduzione del festival di Sanremo e una partecipazione del fratello a una trasmissione tv, ma senza successo.

SABINA BEGAN DA VANITY FAIRSABINA BEGAN DA VANITY FAIR

Andò tutto bene invece con altri nomi divenuti famosi, da Patrizia D'Addario a Maria Esther Garcia Polanco, detta Marysthell, una delle ragazze poi ospitate nel residence Olgettina con affitto pagato dai conti correnti dell'ex capo del governo; la stessa coinvolta nell'inchiesta milanese sul «caso Ruby», a suo tempo convivente con un uomo arrestato per un traffico di 12 chili di eroina.

francesca laNAfrancesca laNA

La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata anche per Sabina Began, che portò la prima volta Tarantini da Berlusconi, Francesca Lana e Letizia Filippi. L'accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione per l'imprenditore, con gli stessi obiettivi, è basata su altri episodi che riguardano l'ex vicepresidente della Regione Puglia Frisullo («nei confronti del quale si procede separatamente», avvisano i pm), un ex capo area dell'Azienda sanitaria pugliese e un dirigente della Ssi e della Seicos, società del gruppo Finmeccanica. Un capo area della Banca Carige di Bari, a cui pure Tarantini procurò una ragazza a pagamento per ottenere agevolazioni finanziarie, è rimasto sconosciuto agli inquirenti.

 

 

 

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