IL GIGANTE BUONO SE NE VA – GUIDO CROSETTO SBATTE LA PORTA E SI DIMETTE DA PARLAMENTARE DI FRATELLI D'ITALIA – “MOTIVI PERSONALI”, DICE. MA BRUCIA IL TRADIMENTO DI SALVINI AL CENTRODESTRA – ''IL PROBLEMA RIMANE BERLUSCONI. DOVREBBE LASCIARE SPAZIO AD UNA NUOVA GENERAZIONE''

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1. MAI IN UN GOVERNO M5S

Pier Francesco Borgia per il Giornale

 

MELONI CROSETTO ALTARE DELLA PATRIA MELONI CROSETTO ALTARE DELLA PATRIA

Nel giorno dell' investitura di Conte i cronisti politici devono registrare un altro fatto enigmatico venuto ad animare la vita politica nostrana. Uno dei volti più rappresentativi di Fratelli d' Italia lascia il parlamento. A soli due mesi dall' investitura a parlamentare della Repubblica, Guido Crosetto lascia. La lettere con le dimissioni era stata presentata la settimana scorsa al presidente Fico. I motivi? «Personali» assicura il diretto interessato.

 

«È con rammarico che lascio - spiega - e di sicuro non lo faccio per dissenso con la linea del partito». La Meloni, insomma, perde uno dei suoi più robusti alfieri. Proprio ora che il partito si appresta a combattere su più fronti. La leader di Fratelli d' Italia infatti ha ribadito la distanza siderale con la coalizione giallo-verde che si appresta a guidare il Paese. E non solo. Rimprovera a Salvini il destino futuro del centro-destra. La coalizione ora rischia di franare.

 

CROSETTO MELONI CROSETTO MELONI

Insomma si tratta di «un' esperienza chiusa». «Quello che sta per nascere è un governo a trazione grillina - dice la Meloni nel suo tour elettorale a Siena in appoggio al candidato Luigi De Mossi, ancora espressione di tutto il centro-destra unito -. Con l' aggravante di avere un premier tecnico con il cuore che batte a sinistra, amico della Boschi e di Napolitano».

 

Il programma poi pubblicizzato in questi giorni non contiene molti dei punti che per Fratelli d' Italia sono irrinunciabili: partite Iva, piccolo commercio, blocco delle frontiere e grandi opere non compaiono mai nelle 40 pagine del programma. Per non parlare poi di quell' attacco proditorio nei confronti della Tav lanciato dalla grillina Castelli. Ora c' è solo da aspettare di vedere questo esecutivo all' opera. E la preclusione non è acritica.

 

guido crosetto guido crosetto

«Se chiedono il voto su cose presenti anche nel programma che abbiamo firmato insieme con Salvini e Berlusconi noi siamo disponibili» commenta la Meloni, cui fa da eco anche lo stesso parlamentare dimissionario, dato nei giorni scorsi persino come possibile ministro. «Bisogna mantenere aperta la porta - spiega Crosetto - quando si tratterà di votare provvedimenti che sono sul nostro programma di governo. Come potrà FI per esempio sottrarsi dal votare la flat tax o gli aiuti alla famiglia e alla maternità?»

 

2. IL PROBLEMA È BERLUSCONI

Emilio Pucci per il Messaggero

 

«M5S-Lega? Una sbandata estiva. FI e FdI hanno la possibilità di far valere la coerenza che hanno dimostrato in questa fase. All' inizio sarà difficile perché molti dei nostri militanti hanno dato un' apertura di credito per questo governo e avrebbero voluto che noi entrassimo, ma la fiducia non la voteremo». Guido Crosetto ritiene conclusa la partita mentre annuncia di aver dato le dimissioni da parlamentare.

 

Divergenze politiche, onorevole Crosetto?

«No, ragioni personali. Ho fatto la richiesta la settimana scorsa ma ho preferito tenerlo riservato. La politica non c' entra»

 

guido crosetto guido crosetto

Lei in un primo momento aveva ipotizzato l' appoggio esterno al governo giallo-verde. E poi?

«Era un modo per non entrare e non opporsi. Nelle ultime settimane però non c' è stato alcun dialogo vero con Lega e M5S e noi, come ha detto Giorgia Meloni, non possiamo accettare un premier di sinistra».

 

Qual è il motivo della chiusura delle trattative?

«Di Maio ha detto a Giorgia che noi siamo sovranisti e nazionalisti e che avremmo potuto mettere in difficoltà la componente interna che fa riferimento a Fico. Salvini ha accettato la chiusura M5S. Non so se non sia riuscito a mediare o se non abbia voluto».

 

Si è fatto anche il suo nome per un ministero.

«Sì, per la Difesa. Mi ha fatto molto piacere sapere del rispetto e dell' amicizia della Lega e di M5S ma io non avrei mai potuto dire sì senza il coinvolgimento di FdI».

 

Considerazioni sui nomi che si fanno per il governo?

guido crosetto guido crosetto

«Savona rappresenterebbe bene quello che penso sull' Europa. Di Giorgetti e di altri esponenti della Lega che dovrebbero entrare mi fido. Spero, tra l' altro, che Salvini al Viminale faccia cose di centrodestra».

 

I numeri al Senato sono risicati per la maggioranza.

«All' inizio balleranno un po' ma non escludo che ci possano essere transfughi, responsabili o facilitatori».

 

Intanto l' alleanza di centrodestra sembra ormai finita?

«Lo ha detto anche Giorgia, ma io non mi arrendo. Ora tra M5S e Lega c' è la luna di miele ma penso che la coalizione possa essere rilanciata, cercherò di fare in modo che non si spacchi».

 

Paola Concia e Guido Crosetto Paola Concia e Guido Crosetto

Anche con il Carroccio?

«Non disconosco i compagni di viaggio. Abbiamo molte più cose in comune noi, FI e FdI piuttosto che grillini e leghisti».

 

C' è in ogni caso la possibilità di un progetto futuro tra FI e FdI?

«Il problema rimane Berlusconi. Ho stima e affetto per lui ma c' è un tempo per tutto. Dovrebbe lasciare spazio ad una nuova generazione».

 

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