GOVERNO APPESO A SAVONA (E A FRATELLI D’ITALIA) - AL VIA L'INCONTRO TRA SALVINI E DI MAIO: IL PROFESSORE NON SAREBBE DISPONIBILE AD ALTRE IPOTESI SE NON A QUELLA CHE LO VEDREBBE TITOLARE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA – E CIOCCA DECLINA L'OFFERTA PER IL MEF - SULLA PRESENZA DI FRATELLI D’ITALIA NEL GOVERNO E’ SCONTRO NEL M5S...

-

Condividi questo articolo


savonarola by carli savonarola by carli

Giuseppe De Lorenzo per il Giornale

Tutto resta appeso al nome di Paolo Savona. Matteo Salvini da ieri sera si trova di fronte a un bivio: cedere le posizioni sul nome dell'economista e andare al governo, oppure ribaltare il tavolo imbastito da Di Maio e andare al voto a luglio.

 

 

Sono ore frenetiche e il leghista ha annullato tutti gli appuntamenti elettorali per volare a Roma. Arrivato nella Capitale, ai cronisti che gli chiedevano se aveva intenzione di aprire o chiudere la porta al M5S ha chiesto "pazienza". Sarà l'incontro faccia a faccia (in corso in questi minuti) a sbrogliare la matassa.

 

matteo salvini luigi di maio contratto matteo salvini luigi di maio contratto

I problemi, però, rimangono. Certo: ci sono le parole pronunciate al telefono da Salvini a Sestri Levante e catturate delle telecamere dell'Agenzia Vista (guarda il video): "Se va Di Maio a me va bene...", aveva detto il "Capitano". Ma per il momento non ci sono novità. Fonti informate sulla trattativa fanno sapere che è ancora su Savona che il treno giallo-verde rischia di deragliare. E non solo per l'ovvia cautela del segretario del Carroccio, ma anche per quella che sarebbe l'indisponibilità del professore a fare passi indietro o di lato.

 

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Domenica, dopo il "no" di Mattarella a nominare l'economista eurocritico a via XX Settembre, sia M5S che Lega sono saliti sulle barricate per difendere la candidatura di Savona. Di Maio è arrivato addirittura a chiedere l'impeachment del Colle. E il Carroccio, per bocca di Gianmarco Centinaio, ha continuato a considerarlo il suo "candidato", tanto da dirsi pronto a ripresentarne il nome in caso di vittoria alle elezioni anticipate. Ora le cose sono cambiate. Prima la grillina Laura Castelli ha chiesto un passo indietro a Savona. Poi il capo politico ha proposto di piazzarlo in un'altra casella. Salvini ha detto di volerci pensare.

savona savona

 

Le ipotesi in campo sono diverse. Si pensa allo "spacchettamento" del Mef in Tesoro e Finanze. Un'altra idea è quella di dirottare Savona alle Politiche europee, allargare la maggioranza a Fratelli d'Italia e magari consegnare un ministero - la Difesa - a Giorgia Meloni). Bisognerà però trovare un altro nome "con lo stesso profilo di Savona" per la casella economica. Qualcuno ha portato il curriculum di Ciocca, che però stamattina ha smentito. Da giorni poi si rincorrono voci su Giorgetti, che però continua a glissare (per lui è già pronta la poltrona di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio).

 

paola savona villa borghese paola savona villa borghese

Su tutte trattative, tuttavia, pende come una spada di Damocle il volere di Savona. Secondo l'Adnkrons, che cita fondi di via Bellerio, l'economista euroscettico non sarebbe disponile a ipotesi diverse da quella che lo vedrebbero titolare del Mef. A far da contraltare ci sono però le dichiarazioni di Antonio Maria Rinaldi, direttore di Scenari Economici, molto vicino al professore: "Savona è molto tranquillo - ha detto - se lo sposteranno in un altro ministero, per lui non è importante la poltrona ma cosa andrà a fare per essere utile al Paese".

 

Vedremo. Di certo se l'economista non vorrà accettare altri incarichi, toccherà a Salvini sacrificarlo sull'altare del governo giallo-verde. Oppure far saltare tutto.

 

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

 

2. IL NODO FRATELLI D’ITALIA

Da la Repubblica

 

Uno dei nodi - a parte il caso Savona - è appunto quello della presenza di Fratelli d'Italia nel governo. In mattinata, alla Camera, il parlamentare M5S Carlo Sibilia ha detto: "È un momento importante, trovando gli equilibri si può partire". E dice sì a Fratelli d'Italia: "Ok, se rispetta il contratto". Ma su questo è scontro nel Movimento. La presa di posizione di Sibilia viene definita "assolutamente personale". C'è una forte resistenza da parte di un'ala 5Stelle. E alla fine i vertici fanno sapere che una simile proposta, da parte di Salvini, sarebbe considerata  una scusa per far saltare ancora il tavolo.

salvini meloni salvini meloni

 

La trattativa è ripresa in queste ore sull'ennesima proposta di Di Maio. Ovvero: un esecutivo guidato dal professore Giuseppe Conte con Paolo Savona non più all'Economia. C'è chi ipotizza un suo spostamento agli Esteri, chi alle Politiche comunitarie. Chi parla di un passo indietro. La risposta dovrebbe arrivare entro la giornata di oggi. Il presidente Mattarella - che stamattina ha incontrato al Quirinale la presidente del Senato Casellati e ha sentito Fico - ieri aveva concesso ancora tempo. Intanto riparte il totoministri.

luigi di maio berlusconi salvini meloni luigi di maio berlusconi salvini meloni

 

C'è da capire a quale casella sarà ora destinato Savona. Chi andrà al ministero dell'Economia (si fa il nome di Pierluigi Ciocca, che però declina l'offerta). Che spazio avrà Fdi, ormai chiaramente parte integrante della squadra di governo (si parla della Difesa a Meloni o Crosetto). Il professor Carlo Cottarelli, presidente incaricato, era alla Camera ma solo per visitare l'emiciclo.

paolo savona paolo savona meloni tweet meloni tweet SERGIO MATTARELLA SERGIO MATTARELLA Mattarella Mattarella

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…