“GLI INCENERITORI NON C’ENTRANO UNA BENEAMATA CEPPA” – DI MAIO E SALVINI LITIGANO SUI RIFIUTI IN CAMPANIA. PER IL MINISTRO DELL’INTERNO NE SERVE UNO IN OGNI PROVINCIA: “SE PRODUCI RIFIUTI LI DEVI SMALTIRE” – MA LUIGINO RISPONDE PICCATO (SENZA NOMINARLO): NON SONO NEL CONTRATTO DI GOVERNO”. A CONTRIBUIRE ALL’INNALZAMENTO DEL DIBATTITO ARRIVA DE MAGISTRIS, RANDELLATO DAL TRUCE: "CONTRARIO? SE LI MANGI"

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Da www.ilfattoquotidiano.it

 

matteo salvini luigi di maio matteo salvini luigi di maio

Per uno “occorre il coraggio di dire che serve un termovalorizzatore in ogni provincia”. Per l’altro, che non lo cita ma a lui si riferisce, gli inceneritori “non c’entrano una beneamata ceppa” e “non sono nel contratto di governo”. Matteo Salvini e Luigi Di Maio litigano sui rifiuti della Campania, tema storicamente caro al Movimento Cinque Stelle. Mentre il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per anni impegnato in Campania come generale dei carabinieri, stoppa: “Quando arriva l’inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti è fallito”.

inceneritore inceneritore

 

E definisce l’idea del leader leghista “qualche cosa anche di provocatorio”, probabilmente perché “si è reso conto che è un momento di sofferenza” per la regione con diversi impianti andati a fuoco da luglio ad oggi. La proposta del ministro dell’Interno è bocciata tout court anche dai deputati M5s della commissione Ambiente della Camera che ricordano come il contratto sul quale è nato l’esecutivo “parli chiaro a pagina 11”, dove tra gli obbiettivi viene fissato il “superamento” degli inceneritori.

 

CARTA IGIENICA SALVINI DI MAIO CARTA IGIENICA SALVINI DI MAIO

“Se produci, devi smaltire. Non vorrei doverli imporre” – Ad accendere la miccia dell’ultimo scontro nel governo è la visita del vicepremier a Napoli, dove ha partecipato al comitato per l’ordine e la sicurezza. Ricordando che “a metà gennaio va in manutenzione l’unico termovalorizzatore della regione”, Salvini ha parlato “in pratica una emergenza annunciata”.

 

Quindi la proposta: “Occorre il coraggio di dire che serve un termovalorizzatore per ogni provincia perché se produci rifiuti li devi smaltire”. Rispetto all’emergenza del 2008, secondo il leader della Lega, “si è tornati indietro” e non c’è “nessun miglioramento”. Anzi, “c’è veramente una incapacità folle” nell’affrontare il tema.

inceneritore inceneritore

 

E se qualcuno è contrario ai termovalorizzatori, come il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, “se li mangi, i rifiuti” anche perché “non vorrei doverli imporre”.  Di Maio a muso duro: “Non sono nel contratto” – Le parole del ministro dell’Interno hanno provocato la reazione di Di Maio, che risponde senza citarlo. Ma il pensiero del capo politico dei Cinque Stelle ha un solo destinatario possibile: “Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo”, scrive in un post su Facebook.

 

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“La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici – aggiunge – Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di governo”. Nel quale invece ci sono “lotta alla contraffazione, contrasto alle organizzazioni criminali, video-sorveglianza del territorio, bonifiche ed economia circolare“, elenca Di Maio. Aspetti, questi, che “stiamo affrontando con il ministero dell’Ambiente di questo governo”, sottolinea.

 

CONTE DI MAIO SALVINI CONTE DI MAIO SALVINI

Salvini a De Magistris: “È contrario? Se li mangi” – Salvini, rispondendo a una domanda sulla contrarietà di De Magistris alla costruzione di inceneritori, aveva tra l’altro detto: “Non vorrei doverli imporre, abbiamo sentito tutto. Se c’è di mezzo la salute dei bimbi e c’è incoscienza da parte di pubblici amministratori allora si può anche imporre”. Per il ministro dell’Interno, “stiamo parlando della salute di milioni di persone” e quindi “se trovano una localizzazione bene, altrimenti ci pensiamo noi”. E quindi se il sindaco è contrario “se li mangi, i rifiuti”. Perché, conclude Salvini, “anche se non sono ministro dell’Ambiente e della Salute mi preoccupo e mi arrabbio da padre di famiglia”.

 

DI MAIO SALVINI DI MAIO SALVINI

Costa: “Con inceneritori è fallimento” – Ma il ministro dell’Ambiente non sta con lui: Sergio Costa si schiera infatti apertamente con Di Maio. L’ex generale del Noe dei carabinieri, impegnato per anni proprio nella terra dei fuochi, condivide il post del leader M5s e rilancia: “Stiamo lavorando ogni giorno per portare l’Italia, e non solo la Terra dei Fuochi, fuori dall’ormai cronico ritardo nella gestione del ciclo dei rifiuti. Stiamo completamente ribaltando il paradigma economico, come anche prescritto nel contratto di governo. È l’impegno quotidiano del ministero dell’Ambiente”. Costa, poi, entra nel merito: “Quando arriva l’inceneritore, o termovalorizzatore, il ciclo dei rifiuti è fallito”.

 

Le quattro R di Costa – Ed elenca i paletti attorno ai quali si sta orientando l’azione dell’Ambiente: “Riduzione, riuso, recupero, riciclo, sono le quattro R che devono diventare un mantra per tutti. I rifiuti possono essere una risorsa: per l’ambiente e per l’economia – spiega – Chi non è in sintonia con queste direttrici vive in un’epoca passata”. Per questo, conclude, “abbiamo creato una competenza apposita sull’economia circolare” e “stiamo scrivendo le norme per regolamentare l’end of waste“.

 

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Parlamentari M5s: “Contratto parla chiaro” – Stessa linea dei parlamentari del M5s della commissione Ambiente della Camera: “Sia il contratto di governo che punta al superamento degli inceneritori non a costruirne di nuovi, che i numeri della produzione dei rifiuti in Campania e lo stato d’avanzamento della raccolta differenziata nella Regione, escludono industrialmente la realizzazione di nuovi impianti incenerimento”. L’accordo sul quale è nato il governo Lega-M5s, spiegano, “parla chiaro” a pagina 11 nella quale si legge che l’esecutivo punterà a “una drastica riduzione della quota di rifiuti smaltiti in discarica e incenerimento, fino ad arrivare al graduale superamento di questi impianti”.

 

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