IL “MARZIANO” IS BACK – L’EX SINDACO DI ROMA MARINO A RULLO SU MAFIA CAPITALE: "IL PROCESSO? NON L’HO SEGUITO. MEGLIO LE CARTELLE CLINICHE. NESSUNO MI HA CONVOCATO COME TESTIMONE. CONTRO DI ME UN’OPACA CONVERGENZA DI INTERESSI. ALTRIMENTI SAREI ANCORA IN CAMPIDOGLIO" – CONTRO RENZI E ORFINI: "DUE PROFESSIONISTI DELLA POLITICA. MA NEL SENSO DETERIORE"

-

Condividi questo articolo


Giuseppe Salvaggiulo per la Stampa

MARINO MARINO

 

«C' è un curioso paradosso: nessuno - Procura, imputati, parti civili, tribunale - ha ritenuto di convocarmi come uno dei cento testimoni. Come in politica, anche nel processo che ha contribuito a cacciarmi dal Campidoglio sono stato "marziano"».

 

Sono trascorsi 21 mesi dalla sua caduta e Ignazio Marino è tornato all' università di Filadelfia, lavora a un progetto su scambi di organi a livello internazionale per aumentare il numero di trapianti.

 

Ha seguito il processo?

«Non ho mai neanche ascoltato le registrazioni su Radio Radicale. Meglio le cartelle cliniche».

MARINO BUZZI NIERI MARINO BUZZI NIERI

 

Che effetto le fa la sentenza?

«Prevalgono un senso di giustizia e la tristezza per l' immagine della città. Non c' è capitale di un Paese del G7 con una classe dirigente così scadente. Anche dal punto di vista criminale, visto che si accontenta di quattro caramelle di tangenti».

 

Saviano ha paragonato la sentenza al negazionismo di antico sapore siciliano. Secondo lei a Roma la mafia c' è?

«Lo dissi all' inizio del mio mandato, c' è il video sul web. Lo confermo. Basta contare i negozi di frutta che diventano sale da slot machine».

 

E la mafia a sfondo politico?

«Situazione ancora più umiliante. Evidentemente il lavoro della giustizia non basta. Bisognerebbe ripristinare una forma di ostracismo, come nell' Atene del V secolo».

 

ignazio marino presenta il suo libro 10 ignazio marino presenta il suo libro 10

La Raggi ha detto in aula: «Hanno ucciso Roma, oggi vincono i cittadini».

«Una frase di circostanza. Almeno avrebbe potuto prepararsene una più originale».

Gotor, molto vicino a Bersani, ha detto che Mafia Capitale servì a Renzi per liquidare Marino. Il renziano Esposito gli ha risposto che non è vero.

«Non ho sufficiente intelligenza per commentare le parole di un senatore, per di più con curriculum studiorum come quello di Esposito».

 

E gli avversari di Renzi? All' epoca la difesero come avrebbero potuto?

«Domanda da rivolgere a loro. Io fui ridicolizzato e umiliato - dalla Panda rossa ai petali dei Casamonica al fantomatico invito del Papa - con una campagna intrisa di malafede. Ma ricordo anche la solidarietà di persone del Pd come Bersani, Delrio e Legnini».

MARINO RIDENS MARINO RIDENS

 

E D' Alema?

«Ah, lui mi ha sempre dimostrato stima. Il nostro rapporto è oltre il Pd».

Ormai anche in senso letterale: ne siete entrambi fuori.

«Ma io sono un fuoriuscito particolare, sottoposto a una rimozione forzata come le auto in divieto di sosta».

Eppure dopo i primi arresti la sua posizione si era rafforzata.

«Sembrava che il Pd volesse affidarmi la rigenerazione del partito. Poi Renzi si rivolse a Orfini, che gli garantiva totale asservimento».

Perché, secondo lei?

«Il mio bisturi sarebbe stato incisivo».

 

ORFINI MARINO RENZI ORFINI MARINO RENZI

Che cosa hanno in comune Renzi e Orfini?

«Sono due professionisti della politica, nel senso deteriore».

 

Che cosa è successo dopo?

«Nemmeno una riga del rapporto Barca, secondo cui 27 circoli del Pd romano su 108 sono "dannosi" e da chiudere, è stato realizzato. Gli attuali dirigenti del Pd hanno voluto impadronirsi del partito piuttosto che riqualificarlo. A costo di consegnare la Capitale alla destra trasfigurata all' ombra dei Cinquestelle».

 

C' è stata una strumentalizzazione della parola "mafia"?

«Non direi, certo non da parte mia. Renzi e Orfini hanno colto l' occasione per allontanare chi stava lavorando con determinazione per sradicare dal Comune le consorterie criminali come quella condannata oggi. Azioni evidentemente non capite o non gradite. Chi era al governo voleva chiudere la mia esperienza "marziana" il più rapidamente possibile».

 

In questa vicenda che ruolo ha avuto la Procura di Roma?

MARINO PAPA FRANCESCO MARINO PAPA FRANCESCO

«Ho per la magistratura un rispetto inscalfibile. Ma obiettivamente, senza Mafia Capitale e l' inchiesta sugli scontrini io sarei ancora in Campidoglio. Contro di me ci fu una convergenza opaca di interessi. Non so se qualcuno abbia voluto o tentato di condizionare la magistratura. Ma so che i giudici non sono condizionabili».

 

Come sta ora Roma oggi?

«Il disastro è sotto gli occhi di tutti. Chi la guida in questo momento non è all' altezza».

 

Qual è il risultato di un anno di giunta Raggi?

«Lasciare Roma senza controllo e così riconsegnarla - non voglio dire se consapevolmente o solo con superficialità - a chi nel vuoto di visione ha sempre fatto buoni affari».

MARINO MARINO

 

Il mondo di mezzo o altri?

«Fossi nei panni della Raggi, mi preoccuperei del fatto che in questi giorni vengono riaffidate - con l' assenso di Comune e Regione - quasi 1000 tonnellate al giorno di rifiuti, valore 175 mila euro, al monopolista privato, l' avvocato Cerroni».

 

Questa sentenza la allontana o la avvicina dalla politica?

«Io non ho mai chiuso con la politica intesa come impegno sociale e intellettuale».

 

Prodi pare aver portato le sue tende fuori dal Pd. Le sue dove sono piantate?

«Nella sinistra e nella democrazia, dunque lontanissime dal Pd di Renzi. Soffro per l' agonia a cui è sottoposto il partito che ho contribuito a fondare. Oggi mi sembra difficile dire che il Pd renziano esista ancora».

 

ignazio marino ignazio marino

Che pensa di quello che si muove fuori dal Pd?

«Comprendo e apprezzo gli sforzi di Pisapia, Speranza, Bersani e D' Alema, come gli interventi di Prodi e Letta».

Lei ci sarà?

«C' e' un tempo per ogni cosa, se sarà richiesto il mio contributo ci penserò».

 

E Renzi? Leggerà il suo libro?

«Perché, Renzi legge?».

Non intendevo questo. Lei leggerà il libro di Renzi?

«Per restare a Firenze, preferisco Dante».

RENZI MARINO RENZI MARINO

 

Che pensa del fatto che Gentiloni, da lei sconfitto alle primarie romane, oggi sia premier?

«Nel Pd renziano arrivare terzi conviene».

 

Esclude di tornare a fare politica a Roma?

«Nei miei brevi periodi in città percepisco affetto. Da bambino ho imparato a non escludere niente».

MARINO ORFINI MARINO ORFINI MARINO MARINO MARINO MARINO buzzi e marino twittati da marcello fiori buzzi e marino twittati da marcello fiori MARINO BUZZI MARINO BUZZI ignazio marino er piu matto ignazio marino er piu matto MARINO ZAINO MARINO ZAINO IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO marino e renzi marino e renzi MARINO BICI MARINO BICI MARINO 3 MARINO 3

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…