“C’È UNA CERTA FREDDEZZA DEL GOVERNO A INTERVENIRE SULLE QUERELE TEMERARIE” – LUANA ZANELLA, CAPOGRUPPO DI ALLEANZA VERDI E SINISTRA ALLA CAMERA, DENUNCIA L'ATTEGGIAMENTO DI MELONI E CAMERATI VERSO LA STAMPA: “LA QUERELA TEMERARIA È UN ATTO DI SUPERBIA, E ANCHE RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO HANNO AGITO IN QUESTO SENSO NEI CONFRONTI DI CHI SVOLGE L’ATTIVITÀ GIORNALISTICA…”

-

Condividi questo articolo


Giornalisti: Zanella, su querele temerarie freddezza del governo

LUANA ZANELLA LUANA ZANELLA

(ANSA) - "Querela temeraria è un atto di superbia, smisurato e fuori della giustizia, esercitato da chi ha il potere.

 

Anche rappresentanti del Governo hanno agito in questo senso nei confronti di chi svolge l'attività giornalistica, espressione della partecipazione democratica e del diritto alla liberta d'espressione.

 

Noi abbiamo voluto sollevare alcuni casi in Aula, ma riscontriamo una certa freddezza da parte del Governo ad intervenire per stroncare questo fenomeno.

 

Ricordo che lo scorso 11 luglio il Parlamento europeo ha approvato il testo negoziale sulle norme a difesa dei giornalisti dalle querele temerarie, che prevede una serie di garanzie per le vittime delle azioni legali, compresa la possibilita di chiedere un rapido respingimento della causa e la responsabilità del ricorrente a dover dimostrare la fondatezza della denuncia e a sostenere l'onere delle spese procedurali. Naturalmente da parte nostra continueremo a difendere chi si batte per la comunità e il bene comune attraverso l'attività di informazione o di organizzazione del dissenso".

 

giorgia meloni agora 4 giorgia meloni agora 4

Lo ha detto Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, dopo la risposta del Governo in Aula, alla presenza del vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, alle interrogazioni presentate insieme ad Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, sui casi di Slapp (Strategic Lawsuits Against Public Participation) o querele temerarie.

 

I casi sollevati riguardano il coordinatore della rete di comitati «Salviamo la Laguna-No acciaieria», Paolo De Toni, querelato dalla Multinazionale Danieli; Gad Lerner e il giornalista Fabrizio Berte, della redazione di Palermo di «Repubblica» per gli articoli su un'inchiesta della Procura di Messina a proposito della regolarita di appalti dell'Universita.

giorgia meloni al sisi giorgia meloni al sisi giorgia meloni giorgia meloni giorgia meloni agora 8 giorgia meloni agora 8 adolfo urso - ministero del made in italy adolfo urso - ministero del made in italy

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

L’EFFETTO VANNACCI È SVANITO? – IL SECONDO LIBRO DEL GENERALE, "IL CORAGGIO VINCE", È UN MEZZO FLOP RISPETTO ALL’ESORDIO: 14MILA COPIE IN UN MESE E MEZZO CONTRO LE 240MILA DI “IL MONDO AL CONTRARIO” – SALVINI, CHE HA CANDIDATO IL GENERALE ALLE EUROPEE, HA SOTTOVALUTATO LE CONSEGUENZE DELLA SOVRAESPOSIZIONE DI VANNACCI: DOPO UN ANNO DI INTERVISTE E OSPITATE TV, IL MILITARE HA PERSO SMALTO. E IL SUO LIBRO VENDE SOPRATTUTTO NEL NORD-EST, BACINO STORICO DELLA LEGA, E POCO O NIENTE AL SUD E AL CENTRO (DOVE VANNACCI È CAPOLISTA)

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...