MACRON, CHE GRAN FURBON: LA SPARATA DEL PRESIDENTE FRANCESE SULLE TRUPPE IN UCRAINA GLI SERVE PER GARANTIRSI IL RUOLO DI APPARECCHIATORE DEL NEGOZIATO – LA STRATEGIA DEL TOYBOY DELL’ELISEO, CAPO DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE DELL’UE, È L’AMBIGUITÀ STRATEGICA: MOSTRARE OGGI IL PUGNO DURO POTRÀ SERVIRE DOMANI A CONVINCERE KIEV A TRATTARE SENZA PASSARE PER PUTINIANO – L’IPOTESI DI UNA TREGUA OLIMPICA E LA POSIZIONE DI “MAD VLAD”: “LA FRANCIA PUÒ SVOLGERE UN RUOLO”

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”

 

putin zelensky macron putin zelensky macron

«Sembra che la Francia possa svolgere un ruolo. Non tutto è ancora perduto». Le parole di Vladimir Putin disegnano uno scenario su cui ancora nessuno scommette. Tranne, forse in segreto, il destinatario di quel messaggio inviato da Mosca: Emmanuel Macron. Il leader francese ha compiuto nell’ultimo mese una spettacolare trasformazione della sua posizione nei confronti della Russia.

 

Macron ha scosso gli alleati occidentali con le sue dichiarazioni muscolari contro il Cremlino, fino a “non escludere” l’invio di truppe sul territorio ucraino. […] Eppure Macron non ragiona solo su un’escalation militare che […] «dipenderà solo dalla Russia». Da come si muoverà nella linea del fronte, da quale sarà l’offensiva di primavera e da eventuali nuove provocazioni nei confronti della coalizione occidentale che sostiene l’Ucraina.

 

PUTIN MACRON PUTIN MACRON

Su tutti questi rischi Macron rivendica una visione “lucida” […] per mobilitare gli alleati ad ampliare e velocizzare gli aiuti a Kiev. Il leader francese, nella veste di capo delle Forze armate nell’unico Paese Ue che detiene l’arma nucleare, sente di avere la responsabilità di allertare sui nuovi pericoli nella guerra che divampa sul continente.

 

«Tra Strasburgo e Leopoli - ha osservato in tv - ci sono meno di 1500 km». Cominciano a esserci però segnali che Macron non voglia rinunciare a essere anche una «potenza di pace», come ha ribadito nello stesso intervento tv. «Dobbiamo preparare la guerra se vogliamo la pace».

 

EMMANUEL MACRON - DONALD TUSK - OLAF SCHOLZ EMMANUEL MACRON - DONALD TUSK - OLAF SCHOLZ

È il senso dell“ambiguità strategica” che può avere appunto una doppia lettura. E che quindi non prevede solo l’opzione militare. Prova ne è che Macron ha ricominciato a parlare anche la lingua delle diplomazia. A Berlino, con Olaf Scholz e Donald Tusk, non ha più detto che la Russia deve essere «sconfitta per garantire la sicurezza in Europa» ma che «non può e non deve vincere ».

 

voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin

Una sfumatura decisiva, anche se bisognerebbe poi definire cosa sia una “non vittoria” di Putin in Ucraina. E se Parigi si è allineata con gli alleati sul non riconoscimento del voto per le presidenziali della Federazione russa nei territori occupati dell’Ucraina, denunciando un voto truccato e la mancanza di pluralismo nelle urne, Macron ha rilasciato un’intervista a un giornale di Kiev per segnalare che la Francia chiederà alla Russia una “tregua olimpica”.

 

È un dettaglio passato inosservato ma già a novembre la Francia […] ha sottoposto al voto dell’Onu una risoluzione in questo senso. Il testo, adottato con 118 voti favorevoli, nessun contrario e solo 2 astensioni, “esorta” tutti i membri dell’Assemblea generale “a osservare la Tregua Olimpica nello spirito della Carta delle Nazioni Unite” per tutta la durata dei Giochi di Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto.

PUTIN ZELENSKY PUTIN ZELENSKY

 

E se l’Eliseo per ora minimizza questa mano tesa a Mosca, dietro le quinte c’è chi è convinto che sia una carta che Macron potrebbe giocare, se e quando ci fossero le condizioni. A gennaio lo stesso leader aveva confidato ad alcuni interlocutori la sua intenzione di convocare una conferenza di pace sull’Ucraina prima o dopo la rielezione di Putin. L’idea è sembrata poi definitivamente accantonata ma gli stessi interlocutori non escludono che la svolta militarista di Macron serva a preparare un ritorno dell’azione diplomatica.

MACRON - PUTIN - MERKEL MACRON - PUTIN - MERKEL

 

Alzare la posta e i toni per giustificare meglio un suo ruolo a un futuro tavolo dei negoziati. Trasformarsi in falco per ridiventare forse colomba. «L’ho già detto e lo ripeto: siamo favorevoli ai colloqui di pace, ma non se organizzati semplicemente perché il nostro avversario sta finendo le munizioni», ha commentato il leader russo a proposito della proposta francese di una tregua olimpica in Ucraina.

 

[…] Ma è un fatto che Putin sia tornato a indicare un «possibile ruolo» della Francia. «Macron ha smesso di chiamarmi », aveva detto qualche settimana fa, salvo aizzare una propaganda feroce contro la Francia. […] il presidente francese ha ammesso di aver «passato centinaia di ore» a parlare con il capo del Cremlino che però non sente più «da diversi mesi». […]

incontro vladimir putin emmanuel macron meme 1 incontro vladimir putin emmanuel macron meme 1 putin zelensky putin zelensky Macron Scholz Tusk Macron Scholz Tusk EMMANUEL MACRON - OLAF SCHOLZ - DONALD TUSK EMMANUEL MACRON - OLAF SCHOLZ - DONALD TUSK putin e macron 2 putin e macron 2 MEME ZELENSKY PUTIN MEME ZELENSKY PUTIN voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin angela merkel 1 voldymyr zelensky emmanuel macron vladimir putin angela merkel 1 PUTIN MACRON PUTIN MACRON Emmanuel Macron con Zelensky Emmanuel Macron con Zelensky

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...