DALLA MANINA ALLO SCHIAFFONE/2 - IL LEGHISTA SIRI: ''DI MAIO ERA PRESENTE, IL TESTO NON SI È SCRITTO DA SOLO. LO STAFF? FORSE SI È DISTRATTO. NON VEDO COMPLOTTI, PIUTTOSTO UNA SCARSA FIDUCIA DEGLI ALLEATI'' - ''VISTO CHE I 5STELLE HANNO INSISTITO TANTO PER IL CONTRATTO DI GOVERNO, VORREI CHE FOSSE RISPETTATO. C'È SCRITTO CHE AVREMMO CHIUSO A SALDO E STRALCIO, GRAZIE ALLA PACE FISCALE, LA POSIZIONE DI MILIONI DI CONTRIBUENTI''

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DI MAIO IL COMPLOTTO DELLA MANINA DI MAIO IL COMPLOTTO DELLA MANINA

Monica Guerzoni per il Corriere della Sera

 

Il momento per il governo gialloverde è critico e il sottosegretario leghista alle Infrastrutture, Armando Siri, propone ai pentastellati un accordo sulla pace fiscale da cercare in Parlamento: «Noi, pur di avere il saldo e stralcio dei contribuenti in difficoltà economica, siamo pronti a discutere su tutto».

 

E cosa è disposto a sacrificare, senatore? Il maxi condono sugli evasori incalliti?

«Non c' è nessun maxi condono per gli evasori e comunque tutto è discutibile. Ricordo però che il testo del decreto è frutto di una concertazione, avvenuta nel corso di una riunione a Palazzo Chigi».

 

Di Maio era presente?

«Certo».

 

Ha approvato i condoni?

LA MANINA DI DI MAIO LA MANINA DI DI MAIO

«Le cose erano lì. Io ho chiesto più volte che venisse messo all' ordine del giorno il provvedimento per le persone in difficoltà economica, in regola con la dichiarazione. Ma quello che interessa alla Lega purtroppo nel testo non c' è».

 

Lo scontro tra Lega e M5S può portare alla rottura?

«Visto che i 5stelle hanno insistito tanto perché ci fosse il contratto di governo, vorrei che fosse rispettato. C' è scritto che avremmo chiuso a saldo e stralcio, grazie alla pace fiscale, la posizione di tutti quei milioni di contribuenti che si trovano in conclamate difficoltà economiche. L' ho ripetuto almeno mille volte, ma evidentemente da un orecchio entra e dall' altro esce».

 

Sarà crisi di governo?

«Noi cerchiamo di lavorare fino in fondo per realizzare gli impegni presi con i nostri elettori, nella cornice del contratto di governo. E ci aspettiamo che ci sia la giusta razionalità che si richiede in casi di turbolenza».

Genova - applausi a Di Maio e Salvini Genova - applausi a Di Maio e Salvini

 

Perché Di Maio non si fida di voi e grida al complotto?

«È una diffidenza ingiustificata ed è un peccato. Siamo in un momento in cui il Paese e il governo devono essere uniti per potere essere forti, anche di fronte agli interlocutori internazionali».

 

Giancarlo Giorgetti pesa troppo a Palazzo Chigi?

«Giorgetti fa bene il suo lavoro, nell' interesse del Paese e nell' ambito di un confronto continuo con il premier e con i leader della maggioranza. Bisogna evitare equivoci e non detti, perché questi generano il 97% dei conflitti».

armando siri armando siri

 

Di chi è la «manina» che avrebbe modificato il testo?

«Io non so se ci sono state una, due o tre manine. Mi pare paradossale che si possa pensare che, nell' ambito delle stanze del livello istituzionale tra i più alti del Paese, possa avvenire qualcosa di non concordato. Temo più gli equivoci».

 

Pensa anche lei che nello staff di Di Maio abbiano qualche difficoltà di comprensione dei testi?

ARMANDO SIRI GIUSEPPE CONTE ARMANDO SIRI GIUSEPPE CONTE

«Più che incomprensione può essere distrazione, io non lo so. Ma non è che il testo si scrive da solo».

 

Conte ha convocato il Cdm smentendo Salvini. Il leader della Lega ci andrà?

«È nelle prerogative del premier convocare formalmente il Cdm, che però è anche un organo di concertazione politica. Mi auguro che da qui a domani ci sia un chiarimento, perché il Paese ha bisogno di stabilità e certezze. Il governo deve essere unito».

 

La Lega userà l' incidente a pretesto per strappare?

«Assolutamente no, non siamo alla ricerca di nessun pretesto, vogliamo solo realizzare il nostro programma nell' interesse degli italiani».

 

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