Paolo Boccacci e Giovanna Vitale per “la Repubblica”
C’è almeno un elemento di continuità fra Alemanno e Marino: gli affari delle cooperative targate Buzzi, il braccio destro del boss Carminati. Il quale, per aggiudicarsi gli appalti, con la giunta di centrosinistra utilizza più o meno gli stessi metodi sperimentati con quella di centrodestra: i bandi in affidamento diretto per le emergenze. Solo una la differenza: il fattore tempo. Che ha certamente favorito l’amministrazione guidata dal chirurgo dem. Un anno e mezzo, dall’esplosione dell’inchiesta, contro i 5 del suo predecessore.
ALEMANNO
Scrive il gip nell’ordinanza cautelare a proposito dell’ex ad di Ama nominato da Alemanno: «Panzironi prendeva accordi con Buzzi circa il contenuto dei provvedimenti di assegnazione delle gare, prima della loro aggiudicazione ». Fornendo tre esempi di gare aggiustate: la numero 18 del 2011 (importo 21 milioni 450mila euro) per “l’affidamento dei servizi di raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti organici”; la numero 30 del 2013 (12 milioni 800mila euro) per “la raccolta di multimateriale leggero e degli imballaggi in vetro”; un altro bando “per la raccolta foglie e lavori non meglio precisati per 5 milioni”. In cambio arrivano 30 mila euro alla fondazione di Alemanno.
E Claudio Turella, responsabile sotto Alemanno del Servizio gestione Verde Pubblico del Comune? Favoriva, in cambio di 25 mila euro, «l’assegnazione da parte del Comune di lavori a cooperative del gruppo per l’emergenza maltempo e per la manutenzione delle piste ciclabili». Ma tutto questo è una goccia nel mare.
Ecco il lavaggio del parco automezzi dell’Ama (497 mila euro per il 2007, 191 mila per il 2008), parte dei lavori di pulizia degli autobus della Trambus spa nella rimessa di Tor Pagnotta (540 mila euro per 2007, 561 mila per il 2008), il servizio di pulizia dell’Auditorium (208 mila euro per il 2007, 287 mila per il 2008). Però è nella gestione del verde che le coop di Buzzi vanno alla grande. Turella il 12 marzo 2013 chiama Buzzi chiedendogli di passare, l’indomani, per «leggere il bando che abbiamo predisposto», una gara per la sistemazione del verde pubblico del Comune, vinta a discapito di una coop concorrente.
MARINO
Tra Natale e Capodanno del 2013 l’immagine dei maiali che grufolano fra i cassonetti di Roma fa il giro del mondo. Il sindaco Marino è disperato, il 30 dicembre convoca una giunta d’urgenza e approva una delibera per prelevare dal fondo di riserva 5 milioni , da destinare alla raccolta dei rifiuti e alla rimozione delle discariche.
Destinatari delle risorse sono le cooperative 29 Giugno, Formula sociale e Formula ambiente, tutte e tre riconducibili a Buzzi. Storia simile a febbraio 2014: le stazioni della metropolitana sono invase dalla spazzatura per la protesta dei dipendenti delle società di pulizia, sull’onda dell’emergenza Atac chiama la 29 Giugno e Roma Multiservizi per un servizio durato circa due settimane.
Ancora. Con Marino i rifugiati accolti a Roma passano da 250 a 3.000. Il Campidoglio partecipa al bando Sprar per il triennio 2014/2016 per un importo complessivo che supera i 45 milioni. Tra i destinatari delle risorse, i centri gestiti dal consorzio Eriches, che tra Roma e provincia gestisce buona parte delle strutture del circuito Sprar, 8 in totale per circa 500 ospiti, al costo di 35 euro al giorno per persona (vitto, alloggio, abbigliamento, pocket money di 2,50 euro, schede telefoniche).
Ma neppure il verde si sottrae alla regola: a chi va l’appalto per la manutenzione nelle ville storiche da 1,1 milioni di euro aggiudicato il 21 maggio 2014? Ed è solo la protesta dei dipendenti della Multiservizi insieme al no dell’assemblea capitolina che fa saltare l’appalto da 48 milioni per la pulizia delle scuole che l’assessore Cattoi voleva assegnare al CNS, altro consorzio in qualche modo controllato da Buzzi (faceva parte del consiglio di sorveglianza). Il quale, nella relazione al bilancio 2013 della coop 29 giugno, sottolineava: «I nostri rapporti con il Consorzio Nazionale Servizi sono sempre eccellenti».
ROMA SOTTO LA NEVE ALEMANNO NEVE A ROMA