E MO’ SO GAZA AMARI - ISRAELE BOMBARDA I DEPOSITI DI ARMI NELLA STRISCIA, E HAMAS RISPONDE CON I RAZZI - NETANYAHU PENSA A UNA “LUNGA” CAMPAGNA, ANCHE DI TERRA

Sarà un’estate di guerra in Terra Santa: dopo l’uccisione dei tre studenti israeliani il governo richiama i soldati riservisti e il premier minaccia: “Non tratteremo più Hamas con i guanti. Pagherà un prezzo pesante” - Per i palestinesi, l’escalation fa comodo anche a Hamas, perché l’accordo con Abu Mazen è lettera morta”…

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1.MO: NETANYAHU, NON TRATTEREMO PIU' HAMAS CON I GUANTI

 (ANSA) - tratteremo piu' Hamas con i guanti''. Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu riferendosi all'attuale situazione con la Striscia. ''Hamas - ha aggiunto - ha scelto di far salire la situazione e paghera' un prezzo pesante per averlo fatto''.

 

RAZZI DA GAZA VERSO ISRAELE RAZZI DA GAZA VERSO ISRAELE

2.MO:FONTE MILITARE ISRAELE,OPERAZIONE TERRA SUL TAVOLO

 (ANSA) - Il premier Netanyahu ha dato istruzioni all'esercito per un possibile offensiva terrestre nella Striscia. Lo dice Haaretz citando una fonte ufficiale presente ad una riunione a Tel Aviv. "L'offensiva terrestre è sul tavolo e le istruzioni del premier sono prepararsi ad una profonda, lunga, continua e forte campagna a Gaza", ha detto.

 

3.DA GAZA RAZZI SUL NEGHEV, RAID NELLA STRISCIA

 (ANSA) - Nuova fiammata di violenze fra Gaza ed Israele. Nella mattinata una ventina di razzi palestinesi sono stati lanciati verso città del Neghev, fra cui Ashqelon. Più a nord, ad Ashdod, le batterie Iron Dome hanno intercettato quattro razzi Grad. L'aviazione israeliana ha colpito diversi obiettivi nel nord e nel sud della Striscia. Non si ha notizia di perdite umane. Il premier Benyamin Netanyahu ha convocato una consultazione al ministero della difesa.

 

BOMBARDAMENTI SU GAZA LUGLIO 2014 BOMBARDAMENTI SU GAZA LUGLIO 2014

4.ISRAELE, BOMBE SU GAZA - LA RISPOSTA DI HAMAS: “PORTEREMO L’INFERNO”

Maurizio Molinari per “La Stampa” 

 

Escalation militare a Gaza. Droni e israeliani hanno colpito a Rafah, nell’estremo Sud della Striscia, i tunnel dove Hamas celava mortai e lanciatori di razzi usati per colpire Israele. Il blitz su 14 obiettivi è avvenuto nella notte fra domenica e lunedì, facendo crollare un tunnel adoperato come bunker da Hamas, che ha così perso sette miliziani dell’ala militare.

 

Si tratta del bilancio di perdite più pesate per l’organizzazione fondamentalista da quando, nel novembre 2012, Israele terminò l’operazione «Pillar of Defense». A dispetto della nuova tattica militare israeliana contro i «lanciatori di razzi nascosti», come li definisce il portavoce dell’esercito Peter Lerner, sono continuati. Ad aver sorpreso Hamas sono i droni israeliani armati con bombe anti-bunker e guidati dai satelliti che «vedono» il calore sotterraneo.

 

BOMBARDAMENTI SU GAZA LUGLIO 2014 BOMBARDAMENTI SU GAZA LUGLIO 2014

Anche la Jihad islamica subisce vittime: due miliziani vengono uccisi in un attacco mirato. La reazione di Hamas si capisce dal numero di razzi lanciati verso Israele: gli attacchi si intensificano con il passare delle ore, a partire dal pomeriggio di ieri, fino ad arrivare a 60 l’ora - uno al minuto - a notte inoltrata.

 

Mushier al-Masri, alto funzionario di Hamas, promette di «portare l’inferno nelle città d’Israele» suggerendo agli abitanti di Beersheva di «andarsene prima che sia troppo tardi». Beersheva si trova a 40 km da Gaza, i razzi che la investono sono «Grad» con una gittata di 50 km che minaccia potenzialmente Gerusalemme e Tel Aviv.

 

NETANYAHU AL FUNERALE DEI RAGAZZI RAPITI NETANYAHU AL FUNERALE DEI RAGAZZI RAPITI

E dopo il tramonto le ondate di attacchi investono tutte le città del Sud e del Centro, da Ashkelot a Nes Ziona fino a Beit Shemesh, a ben 80 km da Gaza. Hamas mantiene la promessa di «colpire nuove città» confermando di disporre di razzi con raggio più lungo di quelli finora adoperati contro Sderot, la città del Negev più colpita.

 

La reazione del premier Benjamin Netanyahu arriva con una riunione d’emergenza del governo durata tre ore con queste decisioni: apertura dei rifugi pubblici nel Sud, aumento delle batterie anti-missile «Iron Dome» attorno alle città. E richiamo «a ondate» di 1500 ufficiali riservisti ai confini di Gaza, dove vi sono già un imprecisato numero di brigate corazzate e impegno ad «aumentare la pressione militare su Hamas fino a quando non tornerà la quiete».

Avigdor Lieberman Avigdor Lieberman

 

L’intento di Netanyahu è obbligare Hamas a ripristinare la tregua siglata alla fine del 2012 ma Mushier al-Masri ribatte: «Sono stati loro a violarla in ogni modo, ora quell’accordo non c’è più». Israele crede nella possibilità che Egitto e Giordania possano spingere Hamas al cessate il fuoco, ma fonti palestinesi a Gaza ritengono che «oramai l’escalation fa comodo anche a Hamas, perché l’accordo di unità nazionale con Abu Mazen è lettera morta e lo scontro aperto con Israele può servire a spingere l’Egitto a riaprire i tunnel».

 

Ma non è tutto, perché c’è anche un fronte di politica interna israeliana che condiziona Netanyahu: il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, rompe il patto fra il suo partito «Israel-Beitenu» e il Likud del premier con un gesto di sfida accompagnato dal rimprovero di «non fare abbastanza per punire Hamas e proteggere i nostri cittadini».

 

papa francesco riceve abu mazen shimon peres e fouad twal 20 papa francesco riceve abu mazen shimon peres e fouad twal 20

Sebbene Lieberman resti nel governo, il suo è un passo che apre la sfida per la leadership della destra. Spingendo Netanyahu a rivedere la linea della prudenza finora dimostrata a Gaza. Tanto più che l’amministrazione Obama, con la portavoce Jan Psaki, lo sostiene: «Attacchi di razzi inaccettabili, Israele ha il diritto di difendersi 

 

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