IN UN MONDO DI CIECHI ANCHE UN ORBAN È PREMIER: “È FINITA L’ERA - DELLE DEMOCRAZIE LIBERALI, CINA E RUSSIA SONO MODELLI DI SUCCESSO” - POI ATTACCA L’UE: “TROPPI RAPPORTI COMMERCIALI COI PARTNER EUROPEI DANNEGGIANO L’ECONOMIA” -

Il premier ungherese annuncia l’istituzione di una commissione parlamentare per il monitoraggio degli stranieri che tentano di conquistare più influenza in Ungheria e sostiene che sarebbe «più saggio» ridurre il volume degli scambi con la Ue al 50% del totale: silenzi e balbettii dal Partito popolare europeo... -

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Tonia Mastrobuoni per “La Stampa

 

Viktor Orban Viktor Orban

Che il capitalismo non abbia bisogno dei sistemi democratici per funzionare, è una banalità. Ma quando è il premier di un Paese membro della Ue a mettere in discussione la legittimità delle democrazie liberali, forse l’allarme rosso non dovrebbe accendersi solo a Bruxelles (e non si è acceso neanche lì).

 

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Nei giorni scorsi il premier ungherese Viktor Orban ha sostenuto durante una visita in Romania che la Cina, la Russia o la Turchia sarebbero esempi di «sistemi politici che non sono liberali, né occidentali e a volte neanche democratici» ma rappresenterebbero «storie di successo nazionali».
 

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Ai sostenitori romeni del suo partito Fidesz il premier magiaro ha spiegato dunque che «l’era delle democrazie liberali è finita» ed ha annunciato l’istituzione di una commissione parlamentare per il monitoraggio «degli stranieri che tentano di conquistare più influenza in Ungheria». Inoltre ha sostenuto che troppi rapporti commerciali con i partner europei danneggerebbero l’economia e che sarebbe «più saggio» ridurre il volume degli scambi con la Ue al 50% del totale.

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Affermazioni gravi, cui sono seguiti soltanto imbarazzati silenzi e balbettii a Bruxelles, anche nel partito cui Fidesz fa capo nel Parlamento europeo, cioè la il primo partito, quello dei Popolari.
 

Qualcuno ha consegnato deboli commenti ai giornali tedeschi – rigorosamente a microfoni spenti – sostenendo che «forse Orban dovrebbe decidere se condivide ancora i valori delle democrazia europee». L’ungherese però sembra aver già risposto a questo interrogativo da un pezzo. Anche un peso massimo dei conservatori, il tedesco Elmar Brok, si è trincerato dietro un «voglio leggere il testo integrale». Ma le frasi che hanno fatto il giro delle agenzie internazionali forse basterebbero già per un commento più incisivo. 

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