NO TAV, LUCA ABBÀ IN COMA FARMACOLOGICO, MA I MEDICI DEL CTO SONO CAUTAMENTE OTTIMISTI: “SOLO TRA 6-8 ORE SAPREMO I DANNI DELLA FOLGORAZIONE” - “LIBERO” LANCIA IL SONDAGGIO: “SE L’È MERITATA?” (E LA MAGGIORANZA DEI LETTORI DI BELPIETRO DICE ‘SÌ’) - PRESIDI IN OLTRE 50 CITTÀ, ROMA TERMINI BLOCCATA DAI MANIFESTANTI - POLIZIA: DISPIACIUTI MA NON STRUMENTALIZZIAMO - CHI È ABBÀ, AGRICOLTORE ANARCHICO - IL TESTO E L’AUDIO DELLA TELEFONATA PRIMA DI CADERE: “ORA MI APPENDO AI FILI”…

Condividi questo articolo


1 - TAV, AL CTO ATTESO AGGIORNAMENTO SU CONDIZIONI DI LUCA ABBÀ
(LaPresse) - A momenti saranno forniti gli aggiornamenti sulle condizioni di salute del leader No Tav Luca Abbà, ricoverato al pronto soccorso dopo essere stato fulminato su un traliccio dell'alta tensione. Per ora ancora non è stata sciolta la prognosi. A fornire le informazioni mediche sarà Maurizio Berardino, responsabile Dea dell'ospedale Cto di Torino.

LUCA ABBA DEI NO TAVLUCA ABBA DEI NO TAV

2 - CTO: SERVE TEMPO PER VALUTARE DANNI DA FOLGORAZIONE
(TMNews) - Ci vorranno 6-8 ore per capire il grosso dell'impatto clinico che la folgorazione ha avuto su Luca Abbà, ma i medici sono ottimisti, anche se precisano che serve ancora tempo. Il primario del reparto di Rianimazione del'ospedale Cto di Torino, Maurizio Berardino, ha diramato il primo bollettino medico sulle condizioni di Luca Abbà, l'attivista No Tav folgorato in Val Susa durante una manifestazione di protesta.

In una intervista al quotidiano La Stampa il primario spiega: "Siamo in grado di dare un primo bilancio delle lesioni, soprattutto per quanto riguarda quelle traumatiche. È un trauma da precipitazione con contusione cerebrale, piccola ma presente, trauma toracico bilaterale e una contusione renale. Resta - ha aggiunto - l'incognita del danno da folgorazione di cui ci sono i segni esterni, ma il grosso dell'impatto clinico si avrà nelle prossime 6 o 8 ore, e là capiremo i segni sia dell'insufficienza renale sia della folgorazione".

PROTESTE VAL DI SUSAPROTESTE VAL DI SUSA

Abbà, aggiunge il primario, è "stato trattato sul posto, dove già manifestava segni perdita coscienza, era vigile e agitato ed è stato trattato con sedazione e intubato". Quanto al pericolo di vita, il primario ha spiegato: "Tutte le volte che ho bisogno di terapia intensiva vuole dire che le funzioni vitali devono essere aiutate: con riserva dell'incognita del danno di folgorazione abbiamo del lavoro da fare, ma siamo ottimisti", ha concluso.

3 - PERINO: BLOCCO A OLTRANZA A BUSSOLENO E IN ALTA VALLE SUSA
(TMNews) - Blocco ad oltranza allo svincolo di Chianocco (Torino) e presidi anche in Alta Valle di Susa, per ostacolare i cambi di turno delle forze dell'ordine al cantiere della Maddalena di Chiomonte. L'assemblea del movimento No Tav, con centinaia di persone sulla rampa di ingresso all'autostrada, non e' ancora finita, ma quando Alberto Perino, leader del movimento che si oppone alla Torino-Lione, parla di blocco a oltranza dell'autostrada e degli anziani che devono salire fino in Alta Val Susa per allargare la protesta scattano ovazioni e applausi.

TAV CANTIERE DI CHIOMONTETAV CANTIERE DI CHIOMONTE

A Bussoleno sta per imbrunire, ma la mobilitazione sembra appena all'inizio. La gente sta portando viveri e si sta attrezzando per trascorrere la notte sull'autostrada A32, chiusa al traffico. "Luca e' un eroe" ha urlato Perino alla folla, contestando la ricostruzione fatta dai Tg, di quanto avvenuto questa mattina. "Luca e' caduto non per colpa sua, lo hanno fatto cadere le forze dell'ordine" ha detto Perino di Abba', che versa in condizioni, stabili, ma sempre gravissime, al Cto di Torino.

Poi l'appello al governo, "il peggiore di questa repubblica". "Ci vogliono a 90 gradi davanti alle lobby del cemento, infiltrate di camorristi. Questo e' un insulto ai cittadini onesti, che lavorano. Ma noi non ce ne andremo fin quando non se ne andranno loro" e' l'ultimo avvertimento di Perino, mentre sul palco si alternano gli interventi di diversi militanti.

NO TAVNO TAV

4 - PRESIDI IN OLTRE 50 CITTA' ITALIANE
(ANSA) - Sono oltre 50 le città italiane in cui si sono radunati (o dove si annunciano) presidi di solidarietà a Luca Abbà, l'attivista No Tav rimasto gravemente ferito oggi in Val Susa dopo essere caduto da un traliccio dell'alta tensione su cui era salito per protestare contro l'allargamento del cantiere della ferrovia ad alta velocità. Iniziative sono annunciate o in corso, fra l'altro, a Roma, Milano, Torino e in ogni regione italiana, da Trieste a Cagliari, da Trento a Palermo.

5 - ROMA TERMINI BLOCCATA
I No Tav hanno occupato i binari dall'1 all'11 della stazione Termini a Roma

6 - MOVIMENTO NO TAV, MANIFESTANTE INVESTITA DA AUTO
(ANSA) - Una manifestante No Tav é stata investita - secondo fonti del movimento - da un
automobilista che avrebbe cercato di forzare il blocco stradale a valle di Bussoleno. La manifestante - stando sempre a fonti del movimento No Tav - non è grave ma è stata portata in ospedale.

7 - E LIBERO LANCIA IL SONDAGGIO: 'ABBÀ SE L'È MERITATA?'
(TMNews) - "Luca Abbà, il 37enne no-Tav, fulminato su un traliccio mentre protestava se l'è meritata?". La domanda spunta sul sito del quotidiano Libero che, dopo l'incidente di questa mattina in Val di Susa, decide appunto di lanciare un sondaggio sul tema. Sul portale del quotidiano rispondono in massa di sì, Abbà se l'è meritata, il 25 per cento non è d'accordo. E scoppia la polemica sui social network, dove al tripudio di appelli a manifestare, commenti e slogan esploso già da questa mattina, si aggiunge la rabbia per la scelta del giornale diretto da Maurizio Belpietro.

CANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSACANTIERE TORINO LIONE TAV VAL DI SUSA

"Il sondaggio della vergogna", lo definisce qualcuno, "incredibile", fa eco un altro militante. "Vergognatevi per il sondaggio che avete proposto", si sottolinea ancora, mentre in varie città d'Italia prendono il via i presidi di protesta indetti per Abbà. Sempre su twitter però più di qualcuno si lamenta del fatto che da qualche ora l'hashtag '#notav' non figura più nell'elenco proposto dal portale a ogni iscritto, come invece avveniva fino alla tarda mattinata di oggi. Si moltiplicano le voci di chi grida alla "censura" da parte di Twitter.

8 - CHI È LUCA ABBA',ANARCHICO CHE AMA LA TERRA
DOLCE E GENEROSO PER GLI AMICI; ESTREMISTA PER LA QUESTURA
Mauro Barletta per l'ANSA - Per qualche analista dell'antiterrorismo è l'agricoltore che, da solo, ha composto una cellula anarco-insurrezionalista nel minuscolo paesino di Cels. Per gli esperti della Questura di Torino, che conoscono a fondo il territorio, Luca Abbà, l'attivista caduto oggi da un traliccio durante una protesta, è più semplicemente "il leader anarchico dei No Tav in Valle di Susa".

belpietro liberobelpietro libero

Ma Luca, per i suoi tanti amici e compagni, "é un ragazzo generoso, determinato, coraggioso, pacifista, non violento". Abbà, 37 anni, fidanzato, vive a Ruinas di Cels, una frazione del Comune di Exilles, lavorando la terra e svolgendo saltuariamente dei servizi di giardinaggio. Ha aderito ai No Tav fin dai primi vagiti del movimento e, complice il fatto di essere un valsusino purosangue, ne è diventato molto presto uno dei leader grazie al carisma, alla capacità di suscitare simpatia, ai suoi seguitissimi articoli sul web.

La Questura lo considera "il punto di riferimento dell'ala estremista" che calamita gli autonomi e gli attivisti dei centri sociali. Il suo spirito di iniziativa lo ha portato a intraprendere azioni simboliche strappa-applausi ma anche a collezionare le denunce: ha in corso un processo per i tafferugli scoppiati a Torino in occasione dello sgombero di una casa occupata, ma non è coinvolto nelle inchieste sui gravi scontri con le forze dell'ordine scoppiati l'estate scorsa, quelle sfociate nei 26 arresti di gennaio. Luca - racconta una persona che lo conosce bene - è un uomo straordinariamente dolce e straordinariamente generoso. Gli vogliono tutti bene e tutti lo seguono perché ne ammirano le profonde convinzioni.

In Valle di Susa, del resto, ha la sua casa, la sua terra, la sua vita: lui - aggiunge - si batte per difenderle. Luca è anche una delle centinaia di persone che hanno acquistato uno dei minuscoli appezzamenti in Valle Clarea divorati stamani dalle ruspe e dalle reti del cantiere Tav. "Abito - ha scritto Luca - nella casa dove nacque mio padre e dove hanno vissuto fino alla morte i miei nonni. Vivo del reddito che mi fornisce la Terra tramite i suoi prodotti. E il tempo che dedico (volentieri) alla lotta No Tav lo ritaglio tra il lavoro e le mille faccende della vita di campagna. L'amore per la Terra e per questa valle mi spinge a difenderla fino in fondo dalle mani avide degli speculatori".

susa bigsusa big

9 - SAP, DISPIACIUTI PER ABBA' MA NO STRUMENTALIZZAZIONI
(ANSA) - Il Sap-Sindacato autonomo di Polizia, è dispiciuto "sul piano umano per quel che è accaduto all'attivista Luca Abbà" ma - dice Massimo Montebove, consigliere nazionale per il Piemonte del sindacato - "nessuno cerchi di strumentalizzare l'accaduto". Montebove ricorda che "Abbà è salito volontariamente su di un traliccio dell'alta tensione e - aggiunge - i miei colleghi hanno immediatamente e ripetutamente invitato l'attivista a desistere dall'iniziativa e a scendere, senza purtroppo essere ascoltati".

10 - LA TELEFONATA FATTA DA LUCA ABBA' A RADIO BLACK OUT POCO PRIMA DI CADERE - AUDIO
DaL sito Notav.info - http://bit.ly/xicHlG

11 - LA TRASCRIZIONE DELLA TELEFONATA ALLA RADIO: "MI APPENDO AI FILI - 'ORA RIATTACCO, DEVO DIFENDERMI'; 'OK! NON TI FARE MALE'
(ANSA) - "Adesso attacco perché sta
salendo un rocciatore: devo attrezzarmi per difendermi" e la risposta "Ok! Non ti fare male": sono le ultime parole della telefonata fra Radio Blackout e Luca Abbà, il leader del Movimento No Tav caduto da un traliccio sul quale era salito per protestare contro l'allargamento del cantiere della Tav in Val Susa. Nella telefonata Luca dice di essere pronto ad appendersi ai fili della corrente; poco dopo è stato folgorato da una scarica elettrica ed è caduto al suolo; ora è in coma farmacologico al Cto di Torino.

CANTIERE TAV CHIOMONTECANTIERE TAV CHIOMONTE

Questo il testo della telefonata trasmessa in diretta alla radio.
SPEAKERS - Andiamo in diretta dalla Clarea, sentiamo cosa sta accadendo. Si andiamo con Luca. Ciao Luca. Come va?
LUCA - E guarda... io sono appena arrivato ora. C'é un dispiegamento di poliziotti in assetto antisommossa intorno alla baita. Una ventina di persone fermate e io mi sono arrampicato sul traliccio. Adesso stanno salendo per venirmi a prendere. Io sono sul traliccio proprio di fronte alla baita. Sono riuscito a sfuggire ai controlli e mi sto arrampicando.

- Sì, Luca...
- Si stanno organizzando per salire con le corde e quindi...boh... cerchiamo di fargliela trovare lunga anche in questa maniera qua. Io sono qua. Sono pronto e disponibile ad appendermi ai fili della corrente, se non la smettete, ok? adesso vediamo come si evolve...
- Sì, Luca ma... scusa...
- La zona è tranquilla. Non ci sono tensioni. Non vedo violenze, però c'é ovviamente un dispiegamento eccezionale. Io sono qua aggrappato e sono riuscito a svicolare da decine di poliziotti che mi guardavano attoniti. Ce l'ho fatta a fargliela sotto il naso un'altra volta. Adesso vediamo come si sviluppa.

STAZIONE TAXI DESERTA ALLA STAZIONE TERMINI jpegSTAZIONE TAXI DESERTA ALLA STAZIONE TERMINI jpeg

- Quello che ci dicevano i compagni, che sono stati allontanati, portati via dalla baita da... o almeno dalle dichiarazioni degli sbirri che li hanno allontanati, è che, oltre a prendersi la baita, si vogliono prendere anche tutti i terreni che stanno intorno, insomma che l'allargamento, visto che fino a ieri non si capiva bene quale sarebbe stato il nuovo confine, diciamo così, si capisce da quello che vedi?

- Adesso io non so dirti di questi dettagli perché non ho parlato con nessuno. Sono arrivato, mi sono fiondato sul traliccio. Sono qua a dieci metri d'altezza, all'altezza dei cavi elettrici. Vedo sotto i rocciatori che si stanno preparando con le corde. Vediamo un po' quanto riesco a resistere. In qualche modo cercherò di fargliela trovare lunga, io spero. Adesso l'invito, io direi, è quello di venire qui a far pressione, perché è ancora gestibile, quindi se dovessero, potessero venire qua decine, centinaia di persone... E' chiaro che gli spazi sono minimi, però magari ancora un po' di pressione in giornata gliela facciamo e poi vediamo.

twittertwitter

- Scusami Luca, sì Luca... ma il traliccio io almeno non lo ricordo...a anche altezza è?...insomma...per la strada....
- Di fronte alla baita, per la stradina che va su alle vasche...
- Ah... ho capito, va bene.
- A trenta metri dalla baita, esattamente.

- Ascolta Luca, per dare indicazioni a chi volesse venire lì, perché abbiamo sentito adesso dei compagni che sono a Genio, dove c'é il ristorante a Giaglione, e ci hanno chiesto di dare indicazioni di ritrovarsi per compattarsi lì per evitare di essere fermati sulla strada, tu che hai fatto la strada da li ad arrivare dove sei adesso, hai trovato dei posti di blocco? Giusto per farlo sapere

- Io... io non ho fatto la strada, quindi non so dirti, ho fatto un sentiero tutto mio e...
- Quindi, boh... l'indicazione... va bene...
- Invito ad organizzarsi diversamente... magari... insomma la montagna è grande ci sono un sacco di spazi.
- Quindi... va bene d'accordo, noi rilanciamo il tuo invito mentre prima avevamo detto di... stare insomma a Giaglione in attesa di compattarsi, lanciamo l'invito a tutti... chi può, chi riuscisse di venire lì sotto.

- Si... adesso attacco perché sta salendo un rocciatore devo attrezzarmi per difendermi.
- Ok non ti fare male...ciao Luca!

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…