NON SONO CLEMENTE - MASTELLA HA DICHIARATO DI VOLER “RIFONDARE IL CENTRO” INTANTO IL SUO “UDEUR” VIENE ESPULSO DAL PARTITO POPOLARE EUROPEO PERCHÉ, OLTRE A NON AVERE DEPUTATI ELETTI, DA TEMPO NON PAGA LE QUOTE DI ADESIONE ANNUALI

Il Ppe, si spiega da fonti del partito, si è limitato ad applicare il proprio regolamento, procedura seguita per espellere, sempre ieri, il partito ucraino Rukh. La decisione, proposta della segretaria del Partito popolare europeo, è stata approvata dall'assemblea politica che si è riunita ieri a Bruxelles. Il voto è stato unanime, a parte l' astensione dell' italiano Mario Mauro…

Condividi questo articolo


Clemente Mastella Clemente Mastella

Da “il Fatto Quotidiano”

 

Il partito di Clemente Mastella, l'Udeur, è stato espulso dal Partito popolare europeo. La decisione è stata presa perché l'Udeur, iscritto al Ppe dal 2001, non ha più una rappresentanza politica, non avendo deputati eletti né in Italia né a Strasburgo, e da tempo non paga le quote di adesione annuali.

 

Il Ppe, si spiega da fonti del partito, si è limitato ad applicare il proprio regolamento, procedura seguita per espellere, sempre ieri, il partito ucraino Rukh. La decisione, proposta della segretaria del Partito popolare europeo, è stata approvata dall'assemblea politica che si è riunita ieri a Bruxelles. Il voto è stato unanime, a parte l' astensione dell' italiano Mario Mauro.

CLEMENTE MASTELLA jpeg CLEMENTE MASTELLA jpeg

 

"Pur riconoscendo le ragioni della procedura, ci siamo astenuti per rispetto alle vicende di questo partito", ha spiegato il senatore ed ex ministro della Difesa, specificando che alla votazione non erano presenti esponenti di Ncd, Udc e Forza Italia. Questo il commento di Mastella: "Da alcuni anni l' Udeur non è più un partito e quindi ci sembrava sciocco pagare una quota associativa in mancanza di una partecipazione attiva e politica al Partito popolare europeo".

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…