PAPA FRANCESCO E GRILLOMAO, UNITI NELLA LOTTA! - -

Altro che Curia! Il Papa ha voluto sottolineare il perché della scelta del nome Francesco: “Vorrei una Chiesa povera e per i poveri” – E Grillo applaude alla scelta del conclave - Bergoglio, nella sua prima udienza pubblica, ha ringraziato i giornalisti...

Condividi questo articolo


1. FRANCESCO: "VORREI UNA CHIESA POVERA"
Da "Il Messaggero.it"

«Un ringraziamento speciale rivolgo a voi per il qualificato servizio dei giorni scorsi»: così Papa ha aperto l'incontro di oggi - la sua prima udienza pubblica - con i giornalisti, che lo hanno accolto nell'Aula Paolo VI con un'ovazione. Poi ha esclamato con un sorriso: «Avete lavorato!».

«Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!» ha detto Papa Francesco spiegando la scelta del suo nome, ispirato al santo di Assisi.

PAPA BERGOGLIO FRANCESCO IN METROPAPA BERGOGLIO FRANCESCO IN METRO

Ecco perché ha scelto il nome Francesco. «Molti mi hanno detto ti dovevi chiamare Adriano per essere un vero riformatore - ha detto Il Papa - oppure Clemente per vendicarsi di Clemente XIV che abolì la Compagnia di Gesù». Bergoglio ha però spiegato di essersi ispirato a Francesco d'Assisi per volere una «Chiesa povera tra i poveri».

«La Chiesa esiste per comunicare verità, bontà, bellezza». «La Chiesa esiste per comunicare questo: la verità, la bontà e la bellezza in persona. Siamo chiamati tutti non a comunicare noi stessi ma questa triade esistenziale».

Grilo in macchina dopo la riunione con gli eletti del M S jpegGrilo in macchina dopo la riunione con gli eletti del M S jpeg

Sabato 23 l'incontro con Ratzinger. Sabato 23 marzo Papa Francesco andrà in elicottero a Castel Gandolfo per incontrare Benedetto XVI. Il pontefice e il Papa emerito saranno insieme a pranzo. La partenza dall'eliporto vaticano è prevista intorno alle 12, l'arrivo a Castel Gandolfo un quarto d'ora dopo.

Bersani Direzione nazionale PD jpegBersani Direzione nazionale PD jpeg

Papa Francesco celebrerà domenica mattina alle 10 la messa nella chiesa parrocchiale vaticana di Sant'Anna. Come previsto, celebrerà poi l'Angelus alle 12 dalla consueta finestra del suo studio privato. Tra gli altri impegni segnalati dal Vaticano per Papa Francesco, lunedì l'incontro con il presidente della Repubblica dell'Argentina Cristina Fernandez de Kirchner alla Casa di Santa Marta.

La prima udienza pubblica. Papa Francesco ha voluto dedicare la prima udienza pubblica del suo pontificato proprio agli operatori dei media, che numerosissimi in questi giorni hanno seguito il conclave e la sua elezione. Non è una novità: già Benedetto XVI lo aveva fatto il 23 aprile 2005, quattro giorni dopo dell'elezione al soglio pontificio di Joseph Ratzinger. E prima di lui lo fecero, in un'altra epoca mediatica, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Ma quello di oggi è certo un segnale di attenzione del Papa argentino al mondo della comunicazione.

PAPA BERGOGLIOPAPA BERGOGLIO

«Non sarà una conferenza stampa - aveva precisato ieri padre Federico Lombardi parlando dell'incontro di oggi - non è un dialogo tra il Papa e i giornalisti: è un saluto, un ringraziamento di Jorge Mario Bergoglio». L'incontro di oggi si è svolto nell'aula Paolo VI, proprio dove in questi giorni prima, durante e dopo il conclave è stato allestito il "media center", una sterminata sala stampa realizzata a tempo di record nell'ampio foyer per gli oltre 5.600 operatori dei media accreditati per l'occasione. E dove padre Lombardi e i suoi due collaboratori multilingue, la cosiddetta «trinità», hanno incontrato i giornalisti, rispondendo a tutte le domande, anche a quelle più particolari o, addirittura, improbabili.

Il tam tam dell'incontro si è sparso velocemente nelle redazioni romane, e non solo, anche perché padre Lombardi ha ripetuto che per accedere all'udienza non è necessario essere accreditati ma è sufficiente avere il tesserino professionale da giornalisti. A chi gli ha chiesto come mai proprio ai giornalisti è stata dedicata la prima udienza del pontificato, padre Lombardi ha ricordato «che è una tradizione, lo avevano fatto anche Benedetto XVI e Giovanni Paolo II» anche per salutare i tanti inviati arrivati da tutto il mondo e ringraziarli per il lavoro fatto.

2. L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI FRANCESCO.
www.beppegrillo.it

LA FAMIGLIA BERGOGLIOLA FAMIGLIA BERGOGLIO

Nessun papa ha mai avuto il coraggio, perché di vero coraggio si tratta, di chiamarsi Francesco. Il santo che la Chiesa voleva bruciare come eretico, il poverello di Dio che si scagliò con il solo esempio contro la lussuria dei cardinali del suo tempo. Il M5S è nato, per scelta, il giorno di San Francesco, il 4 ottobre del 2009. Era il santo adatto per un MoVimento senza contributi pubblici, senza sedi, senza tesorieri, senza dirigenti. Un santo ambientalista e animalista.

La politica senza soldi è sublime, così come potrebbe diventare una Chiesa senza soldi, un ritorno al cristianesimo delle origini. I ragazzi del M5S a Woodstock a Cesena nel 2010, si auto definirono i "pazzi della democrazia", così come i francescani erano detti i "pazzi di Dio". Ci sono molte affinità tra il francescanesimo e il M5S.

topo galileo beppe grillo francesco laudadio  dcjttopo galileo beppe grillo francesco laudadio dcjt

C'è qualcosa di nuovo in questa primavera 2013, un terremoto dolce. Il nome Francesco scelto da papa Bergoglio, un gesuita di mamma genovese, è già molto, per ora mi può bastare, poi si vedrà. E' il primo papa "low cost". Stanno già scavando nel suo passato, dalle letterine di scuola delle compagne, alla sua vita prima di diventare prete, ai rapporti con la dittatura argentina, per trovare ogni più piccola ombra e questo me lo rende simpatico. Quali papi sono stati crocifissi dalla stampa mezz'ora dopo essere stati eletti?

Beppe Grillo AlassioBeppe Grillo Alassio

Nel libro "Il Grillo canta sempre al tramonto" scritto lo scorso dicembre con Fo e Casaleggio quest'ultimo diceva "Non deve essere un caso che non esista un papa che si sia fatto chiamare Francesco. Noi abbiamo scelto appositamente la data di San Francesco per la creazione del MoVimento. Politica senza soldi. Rispetto degli animali e dell'ambiente. Siamo i pazzi della democrazia, forse molti non ci capiscono proprio per questo e continuano a chiedersi chi c'è dietro". Habemus papam. Per il momento il suo nome ci rallegra, speriamo che ci rallegrino presto anche le sue opere.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VANNACCI, MA LI MORTACCI! - È BUFERA NELLA LEGA PER LE CONTINUE MINCHIATE DEL GENERALE AL CONTRARIO, CHE LA DISPERAZIONE DI SALVINI HA CANDIDATO ALLE EUROPEE. OGGI L’INCURSORE PARACADUTATO È ARRIVATO A PROPORRE LE CLASSI SEPARATI PER I DISABILI (FREGANDOSENE CHE IL MINISTRO DELLA DISABILITÀ È LEGHISTA). UNA PROPOSTA TALMENTE ALLUCINANTE DA FAR SBIANCARE PURE CEI E FDI. MA IL PEGGIO DEVE ANCORA ARRIVARE: I LEGHISTI SONO INFATTI CONVINTI CHE UNA VOLTA ELETTO… - ANCHE QUEL SEMOLINO DI GIANCARLO GIORGETTI PRENDE POSIZIONE: "VANNACCI NON È DELLA LEGA. NON CONDIVIDO LE SUE AFFERMAZIONI"

DAGOREPORT - BUM! QUANDO LA PITONESSA STRIZZAVA I CERVELLI! - SU UN ANTICO NUMERO DEL RINOMATO MENSILE DI ARREDAMENTO "AD", SPICCA UN SERVIZIO NEL QUALE SI LEGGE: "DANIELA E PAOLO SANTANCHÈ […] LEI È UNA PSICHIATRA CHE LAVORA NELLA COMUNICAZIONE, LUI È UN CHIRURGO DELLE DIVE" - PARE CHE PER UN CERTO PERIODO, VANTANDO UN’INESISTENTE LAUREA IN PSICOLOGIA, DANIELONA ABBIA RICEVUTO, NELLO STESSO STUDIO MILANESE DELL’ALLORA ANCORA MARITO PAOLO SANTANCHE’, PAZIENTI CHE NON ACCETTAVANO IL PROPRIO ASPETTO - SAREBBE ANCHE L’UNICO PERIODO IN CUI LA PITONESSA AVREBBE USATO IL PROPRIO COGNOME CON TANTO DI TARGA SULLA PORTA, ''DOTTORESSA GARNERO, PSICOLOGA''...