PICCOLI GRANDI SEGNALI DI DISGREGAZIONE EUROPEA: IL GOVERNO POLACCO MANDA A CASA 1/3 DEI GIUDICI DELLA CORTE SUPREMA CON UNA LEGGE CHE LI OBBLIGA AL PENSIONAMENTO A 65 ANNI. L'UE APRE UN'ALTRA PROCEDURA D'INFRAZIONE, E IL PREMIER MORAWIECKI SE NE SBATTE: ''ABBIAMO RAFFORZATO L'INDIPENDENZA DEI GIUDICI''. PROTESTE IN MOLTE CITTÀ - CHE AUTORITÀ RIMANE A TUSK, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, DI UN PARTITO ALL'OPPOSIZIONE IN POLONIA? NESSUNA

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  1. POLONIA: BRACCIO DI FERRO SU AUTONOMIA CORTE SUPREMA

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 (ANSA) - Braccio di ferro oggi in Polonia fra il capo di stato Andrzej Duda e il primo presidente della Corte suprema Malgorzata Gersdorf sulla nuova legge in vigore da tre mesi che impone l'obbligo alle dimissioni per i giudici over 65 anni, compresa la Gersdorf, nonostante una regola costituzionale le garantisca di restare in carica fino al 2020. La legge in questione è quella contro la quale ieri la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione contro la Polonia.

 

"Non ho intenzione di dimettermi" ha dichiarato Gersdorf e la sua posizione e' stata sostenuta da 63 giudici della Corte suprema che ritengono che la nuova legge violi per l'ennesima volta l'autonomia del settore giustizia in Polonia. "La legge entra in vigore domani e diventa obbligatoria per tutti" ha dichiarato oggi Pawel Mucha della cancelleria del presidente dopo incontro fra Duda e Gersdorf. Mucha ha confermato che da domani Gersdorf non potrà più svolgere il suo incarico. In difesa della dell'autonomia della Corte suprema e della sua presidente stasera sono annunciate manifestazioni a Varsavia e in altre 66 città polacche.

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  1. POLONIA: CORTE SUPREMA, PROTESTE A VARSAVIA E IN ALTRE CITTÀ

(ANSA-AP) - Proteste antigovernative sono scoppiate a Varsavia e in diverse altre città polacche in difesa della Costituzione, dell'autonomia della magistratura e per la legalità. Migliaia di persone si sono raccolte davanti alla sede della Corte Suprema gridando 'Tribunali liberi' e 'Abbasso la dittatura'. Proteste si sono avute anche a Gdansk, Krakow, Lodz, Katowice e Wroclaw.

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A scatenare le proteste è stata una recente legge che obbliga i giudici di più di 65 anni a dimettersi, norma già contestata dalla Commissione europea che ha aperto per questo una procedura di infrazione contro la Polonia, e che di fatto costringerebbe a lasciare il proprio ruolo circa un terzo dei giudiCi della Corte Suprema. e la stessa prima presidente della Corte, Malgorzata Gersdorf. Il governo sostiene di voler rendere in questo modo i tribunali più democratici e i giudici più responsabili verso gli elettori. Gli oppositori ritengono invece che il partito Legge e Giustizia al potere stia distruggendo l'ordine democratico nel Paese attraverso l'imposizione di un eccessivo controllo politico sui tribunali.

 

  1. POLONIA: MORAWIECKI, RAFFORZATO INDIPENDENZA DEI GIUDICI

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 (ANSA) - "Noi abbiamo rafforzato l'obiettività e l'indipendenza dei giudici, quindi prima di parlare guardate più da vicino quello che accade da noi. Oggi i giudici sono molto più indipendenti". Lo ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo replicando alle domande degli europarlamentari. "La Polonia è una Paese orgoglioso.

 

manifestazione davanti alla corte suprema polacca manifestazione davanti alla corte suprema polacca

 Quindi non siate paternalistici, noi sappiamo perfettamente come gestire le nostre istituzioni e grazie al cambiamento delle istituzioni fiscali abbiamo la migliore situazione economica degli ultimi 30 anni, con il debito ed il deficit più basso, la disoccupazione più bassa e una delle più forti crescite del pil". Il premier polacco ha infine sottolineato che "la democrazia in Polonia non è mai stata così viva" ed i "diritti dei cittadini e dei media sono eterogenei e plurali" e la maggioranza dei media sono "critici nei confronti del governo".

 

 

  1. MIGRANTI: MORAWIECKI, POLONIA HA ACCOLTO 1,5 MLN DI UCRAINI

il premier polacco morawiecki il premier polacco morawiecki

 (ANSA) - - "La Polonia è nuova casa per circa un milione e mezzo di ucraini, persone che sono scappate a causa della aggressione russa. Non sono registrati certo come profughi da noi, per via delle procedure, ma certamente lo sono, però potranno cercare lavoro e costruire una vita da noi, stimolando la nostra economia". Lo ha detto il premier polacco Mateusz Morawiecki alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

 

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"La settimana al vertice europeo si è visto quanto l'Europa sia capace di costruire fiducia verso i propri concittadini che vogliono vedere difesi i propri confini dalle migrazioni, l'Ue conosce oggi una forte immigrazione e solo tramite un approccio elastico ed intelligente si può restituire fiducia ai cittadini", ha aggiunto.

 

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